Zendo
Zen-dō (禅堂?) (Cinese: Chántáng) oppure senbutsu-jō(選仏場) è un termine giapponese che significa: sala di meditazione. Nel Buddhismo Zen, lo zen-dō è un Dojo spirituale dove viene praticato lo zazen (ovvero la meditazione seduta).
Un tempio Buddista Zen in grandezza naturale avrà tipicamente almeno uno zen-dō, ed un hon-dō (Sala principale - a volte tradotto come la sala di Buddha)- che viene usato per le cerimonie rituali; oltre a questi due edifici, vi è una varietà di altri edifici con diversi scopi. Comunque, qualsiasi luogo dove si va a praticare Zen può essere chiamato zen-dō.
Ora dei pasti Zen-dō
[modifica | modifica wikitesto]I pasti in alcuni templi vengono consumati nello Zen-dō durante la sesshin; vengono serviti tre pasti al giorno. La colazione viene servita ad inizio mattinata, prima dell'alba. Normalmente consiste di riso di farina d'avena e vegetali sottaceti. Due pasti sono fatti più tardi; a mezzogiorno e nel tardo pomeriggio. Il pasto di mezzogiorno è il pasto principale. Questi pasti di solito consistono di riso, zuppa di verdure e vegetali sottaceti. Il pasto del (tardo) pomeriggio consiste di avanzi del pasto di mezzogiorno.
Il Sūtra Hridaya, ovvero il Sūtra del Cuore Spirituale (meditazione) , e le cinque meditazioni vengono recitiate prima della colazione e prima del pranzo. Durante il pranzo i monaci offriranno un po' del loro pasto ai Preta o ai fantasmi affamati. I monaci restano in silenzio durante il pasto e communicano attraverso gesti di mani e braccia.[1]
Etichetta nello Zen-dō
[modifica | modifica wikitesto]Le norme di etichetta possono variare tra differenti templi e le seguenti regole non potrebbero essere applicabili in determinati Zen-dō.
Se si sta in un zendo Sōtō si gira (o ci si muove) girando sempre in senso orario; nello stile Rinzai si gira in senso anti-orario.
Per entrare
[modifica | modifica wikitesto]Se lo Zen-dō è sprovvisto di Zafu portarli dentro: ognuno il proprio.
- Prima di entrare, poggiare alla porta l'eventuale zafu (per poi riprenderlo successivamente).
- Lasciare scarpe, calzini o altro all'ingresso ed entrare a piedi nudi nello Zen-dō dalla porta di sinistra dell'entrata, prima col piede sinistro.
- Con le mani facendo gasshō, fare un inchino all'altare, dove vi è una murti di Buddha.
- Riprendere l'eventuale zafu ed attraversare la stanza, passando per l'altare ed andandosi a sedere ad un posto seguendo il perimetro dello Zen-dō.
- Posare l'eventuale Zafu al posto nel quale si desidera sedersi per praticare lo zazen.
- Con le mani facendo gasshō, fare un inchino verso il posto, ovvero un saluto alle persone che praticano a fianco a noi, ad entrambi i lati; quest'ultime rispondono al saluto.
- Davanti al proprio posto, che si è scelto per praticare, girarsi in senso orario di 180° verso il centro (con la parete alle spalle).
- Con le mani facendo gasshō, fare un inchino, ovvero un altro saluto, stavolta verso l'altare e coloro che sono di fronte, che risponderanno al saluto con un inchino.
- Rigirarsi in senso anti-orario di 180° (verso la parete) e sedersi sullo Zafu con le gambe incrociate, lasciando fuori (dello stesso) le ginocchia.
- Dondolarsi, da seduti, un poco a destra e a sinistra, per sistemarsi sullo Zafu. Questo passaggio è obbligatorio.
- Fermarsi ed inspirare appena e respirare profondamente, concentrandosi ad occhi aperti sul proprio respiro.
Per uscire
[modifica | modifica wikitesto]- Con le mani facendo gasshō, fare un inchino da seduti.
- Dondolarsi, sempre da seduti, un poco a destra e a sinistra, per sistemarsi sullo Zafu. Questo passaggio è obbligatorio.
- Alzarsi e davanti al proprio posto, che si è scelto per praticare, girarsi in senso orario di 180° verso il centro (con la parete alle spalle).
- Con le mani facendo gasshō, fare un inchino, ovvero un altro saluto, stavolta verso l'altare e coloro che sono di fronte, che risponderanno al saluto con un inchino.
- Girarsi in senso anti-orario di 180°, sempre davanti al proprio posto e, con le mani facendo gasshō, fare un inchino verso il posto, ovvero un saluto alle persone che praticano a fianco a noi, ad entrambi i lati; quest'ultime rispondono al saluto.
- Riprendere l'eventuale zafu, girarsi a sinistra di 90° (il volto verso l'uscita, con alle spalle l'altare) ed attraversare la stanza, passando per l'altare ed andando verso l'uscita seguendo il perimetro dello Zen-dō.
- Rigirarsi in senso orario di 180°(il volto verso l'altare, con alle spalle l'uscita); poco prima di uscire poggiare alla porta l'eventuale zafu (per poi riprenderlo successivamente) e con le mani facendo gasshō, fare un inchino all'altare, dove vi è una murti di Buddha.
- Riprendere l'eventuale zafu ed uscire dalla porta di sinistra dell'entrata, prima col piede destro e poi col sinistro, riprendendo le proprie eventuali calzature lasciate all'ingresso (ciabatte/calzini/ecc.).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Daisetz Teitaro Suzuki, The Meditation Hall and the Monk's Life, in An Introduction to Zen Buddhism, The Random House Group, pp. 118-132.