VARTA
VARTA | |
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Stato | Germania |
Forma societaria | Aktiengesellschaft |
ISIN | DE000A0TGJ55 |
Fondazione | 1887 a Hagen |
Sede principale | Hannover |
Gruppo | Johnson Controls Inc |
Persone chiave | Burkhard Wollschläger |
Settore | |
Prodotti | Batterie |
Sito web | www.varta-ag.com/ |
La VARTA AG (pronuncia: farta, acronimo di Vertrieb, Aufladung, Reparatur Transportabler Akkumulatoren, in italiano Distribuzione, Ricarica e riparazione di accumulatori portatili) è un'azienda tedesca specializzata nella produzione di batterie e accumulatori.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Adolph Müller e Paul Büsche, due commercianti tedeschi attivi nel campo dell'elettrotecnica, con il sostegno di un gruppo di industriali e di uomini di affari[N 1] fondarono nel dicembre 1887 ad Hagen una fabbrica di accumulatori al piombo, la Accumulatoren-Fabrik Tudorschen Systems Büsche & Müller OHG, chiamata anche, per semplicità, "Büsche & Müller"[1]. Lo stabilimento venne collocato in una fabbrica di martelli riadattata e impiegava circa 40 fra operai e impiegati; inoltre collaborava con essi, in qualità di consulente tecnico, Henri Tudor, lo sviluppatore della prima batteria al piombo commerciale. Nel 1889 Paul Büsche abbandonò l'impresa e al suo posto subentrò il tecnico Johannes Einbeck, insegnante privato presso la Technische Hochschule Charlottenburg, così che l'azienda divenne nota come Müller & Einbeck. Nel 1890 la fabbrica venne incorporata all'interno della Accumulatorenfabrik Aktiengesellschaft (AFA), conglomerato creato insieme alle due aziende elettriche berlinesi AEG e Siemens & Halske con il sostegno economico della Deutsche Bank[2].Nel 1897, la sede fu trasferita a Berlino. Già al cambio del secolo, l'azienda era leader di mercato per le batterie in Germania. Nel 1904 l'AFA crea il sottomarchio VARTA sotto il quale commercializzava piccoli accumulatori al piombo portatili usati per l’avviamento dei motori[2].
L'AFA venne in seguito acquistata dall'industriale tedesco Günther Quandt dopo la prima guerra mondiale, riuscendo così ad ampliare il proprio mercato. La compagnia divenne poi la fornitrice ufficiale di batterie e accumulatori della Heer (l'esercito tedesco), e della Luftwaffe (l'aeronautica militare tedesca) durante la seconda guerra mondiale.[3]
Dopo la seconda guerra mondiale, la maggior parte delle azioni VARTA passò da Günther Quandt a suo figlio, Herbert Quandt. La filiale di Berlino Est fu in seguito occupata dall'Unione Sovietica, e fu chiamata BAE Batterien.
Nel 1977, le attività della VARTA AG furono divise da Herbert Quandt; le operazioni di batterie e materie plastiche sono state mantenute in VARTA AG, ma le attività farmaceutiche e chimiche speciali sono state trasferite a una nuova società chiamata Altana e il business elettrico è stato trasformato in una società chiamata CEAG. Herbert Quandt lasciò le azioni della società ai suoi figli.
Nel 2002, le attività delle batterie di consumo (escluse le celle a bottone) sono state vendute a Rayovac. Il settore delle batterie automobilistiche è stato acquisito da Johnson Controls. Le attività di stoccaggio di celle a bottone e di energia domestica sono state acquisite da Montana Tech Components.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il finanziatore principale fu Wilheilm Post, gli altri partecipanti furono Hagen Ernst, Gustav Osthaus, Hermann Harkort e Theodor Müllensiefen.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Explore more than 130 year history of the VARTA AG Group, su varta-ag.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
- ^ a b Storia del marchio VARTA® (1887-1909), su varta-automotive.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
- ^ (DE) L'AFA (Accumulatoren Fabrik AG Berlin-Hagen) in www.historisches-centrum.de
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su VARTA
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN) Sito ufficiale, su varta-ag.com.
- VARTA Microbattery GmbH (canale), su YouTube.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 131638393 · ISNI (EN) 0000 0001 0687 5471 · LCCN (EN) no93008777 · GND (DE) 5267165-3 |
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