Dieser Benutzer beherrscht Deutschnicht (oder versteht es nur mit beträchtlichen Schwierigkeiten).
Questo utente è un fervente sostenitore del Comunismo, che non ritiene più un'utopia da quando ha letto Karl Marx e da quando si è accostato alle tesi di...
...Enrico Berlinguer, l'ultimo uomo politico vero, comunista e italiano...
...di cui è rimasto rapito e affascinato per il compromesso storico e l'Eurocomunismo, di cui si ritiene un fanatico sostenitore...
Gli atri idoli di questo utente sono Che Guevara...
Questo utente è un PERICOLOSISSIMO WikiKraken!! [1]
Benvenuto chiunque tu sia, l'importante è che tu venga in pace!
Inutile dirti chi io sia, forse più sotto troverai dei cenni autobiografici, ma se vuoi conoscermi consulta il Babelfish o Babel o Babelbox... insomma quel coso colorato che vedi alla tua destra!!
«[...] finché il colore della pelle di un uomo non sarà più significativo del colore dei suoi occhi [...] il sogno della pace durevole e della cittadinanza del mondo e del dominio della moralità internazionale resterà solo una pia illusione, da ricercare senza mai poterla raggiungere.»
«Il comunismo viene da sé anche senza Berlinguer. Il comunismo è come prima di farsi la prima sega che si viene a letto da sé. Si fa: "Dio bono, che cosa m'è successo?" "Niente, o fanciullo, sei venuto! Quello che non funzionava ora funziona. Godi!" Ecco, il comunismo così il popolo sì... è come un ragazzo prima di farsi la prima sega. Arriverà la mattina da sé, si dice: "Che cosa ci è successo?" "Niente, popolo! Sei venuto! Quello che non funzionava ora funziona! E godi!" Ecco, il comunismo è la sega prima di farsi la prima sega. Si viene da sé spontaneo...»
«Roma è il nemico, l'anticristo. Non mi piacciono i papi, loro vengono e ti dicono "Vivi in pace, vivi in questo, vivi in quello". Sì, certo, vivi in pace nella loro società! Il Papa ha benedetto Mussolini che ha invaso l'Etiopia, la culla della Cristianità mentre Roma è nata l'altro ieri, Roma non è nulla.»
«And until the ignoble and unhappy regime that now
hold our brothers in Siria, in Gaza Strip,
in Afghanistan, in subhuman bondage,
have been toppled utterly destroyed...»
(War (editata da me per sostenere ben altre rivoluzioni))
«One love
One heart
Let's get together and feel alright»
(Scritti, discorsi e diari di guerriglia, 1959-1967)
«Il guerrigliero è un riformatore sociale, che prende le armi rispondendo alla protesta carica d'ira del popolo contro i suoi oppressori, e lotta per mutare il regime sociale che mantiene nell'umiliazione e nella miseria tutti i suoi fratelli disarmati»
(Scritti, discorsi e diari di guerriglia, 1959-1967)
«Non credo che siamo stretti parenti, ma se Lei è capace di tremare d'indignazione ogni qualvolta si commetta un'ingiustizia nel mondo, siamo compagni, il che è più importante.»
(Lettera a Marìa Rosario Guevara)
«Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso...»
«Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.»
«Io e i miei compagni siamo coscienti degli enormi rischi a cui andiamo incontro, questa notte più delle altre; ma siamo certo più a nostro agio qui, nel centro dell'inferno di Gaza, di quanto lo saremmo mai stati nei paradisi metropolitani europei o americani, dove la gente festeggia il nuovo anno e non capisce quanto in realtà sia complice di tutte queste morti di civili innocenti.»
(Gaza. Restiamo umani)
«Non esistono operazioni militari chirurgiche: quando si mettono a bombardare l'aviazione militare e la marina, le uniche operazioni chirurgiche sono quelle dei medici che amputano arti maciullati alle vittime senza un attimo di ripensamento, anche se spesso braccia e gambe sarebbero salvabili.»
«Il PCI italiano si batte per un socialismo che garantisca l'esistenza di diversi partiti, il pluralismo e tutte le libertà. Una nuova società, con tutte le libertà personali, civili, religiose e il carattere non ideologico dello Stato.»
(Enrico Berlinguer, 2 Novembre 1977, discorso in occasione del 60° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, Mosca)
«Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.»
«Noi pensiamo che gli insegnamenti fondamentali che ci ha trasmesso prima di tutto Marx e alcune delle lezioni di Lenin conservino una loro vitalità, e che vi sia poi, d'altra parte, tutto un patrimonio e tutta una parte di questo insegnamento che sono ormai caduti, che debbono essere abbandonati e che, del resto, sono stati da noi stessi abbandonati con gli sviluppi nuovi che abbiamo dato alla nostra elaborazione, che si concentra su un tema che non era il tema centrale dell'opera di Lenin.»
«La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico.»
«E' assai significativo che alcuni altri partiti comunisti e operai dell'Europa Occidentale siano pervenuti, attraverso una loro autonoma ricerca, a elaborazioni analoghe circa la via da seguire per giungere al socialismo e circa i caratteri della società socialista da costruire nei loro paesi. Queste convergenze e questi tratti comuni si sono espressi recentemente nelle dichiarazioni che abbiamo concordato con i compagni del PCE, PCF e del PC di Gran Bretagna. E' a queste elaborazioni e ricerche di tipo nuovo che taluni danno il nome di Eurocomunismo.»
«Per lunghi anni Mosca fu la nostra Roma e la grande rivoluzione socialista d'Ottobre il nostro Natale. Era il periodo della nostra infanzia. Oggi siamo diventati adulti... la nostra vocazione è essere una forza che esce fuori dalle catacombe, e che aspira ad arrivare al governo là dove non c'è ancora riuscita...»
Giovanni Minoli: Senta, ma lei pensa che l'avvento delle televisioni private, abbia migliorato o peggiorato, complessivamente, la qualità dei programmi esposti al pubblico? Enrico Berlinguer: Dal punto di vista spettacolare, migliorato. Dal punto di vista culturale non direi, o meglio non ancora. [un profeta!]
Giovanni Minoli: Ecco ma, la cosa che le da più fastidio sentir dire di lei? Enrico Berlinguer: Che... uh... sarei triste! Perché non è vero! (ridendo)
Giovanni Minoli: Ma per lei cosa è il potere? Enrico Berlinguer: Il potere è uno strumento insufficiente ma necessario per realizzare gli ideali in cui credo io e in cui credono i miei compagni.
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