Un grido

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Un grido
AutoreGiovanni Rizzi
1ª ed. originale1878
Generepoesia
Lingua originaleitaliano

Un grido è un'opera di Giovanni Rizzi, uscita in prima edizione nel 1878 per la casa editrice Brigola in cui l'autore difendeva «una poesia per certi versi borghese e filistea» [1]

Il libriccino ebbe un notevole successo, visto che fino al 1880 ebbe ben 5 edizioni. In esso il Rizzi polemizzava aspramente con i poeti veristi e i loro capiscuola (Lorenzo Stecchetti e Giosuè Carducci) ritenendosi l'ultimo difensore dell'ideale. In particolare, visto che Carducci celebrava nelle sue poesie l'arte ellenica, gli obiettò che «altro è avere il senso dell'arte greca, ed altro avere il senso greco dell'arte» [2]

Nell'operetta, il Rizzi faceva paladino dei santi affetti, della fede, della virtù, dell'amore per la patria, che a suo dire gli scrittori veristi che stampavano presso lo Zanichelli Editore i loro libri in caratteri elzeviriani avevano negato e vilipeso. Alle critiche del Rizzi, risposero Olindo Guerrini con il Prologo di Nova polemica e Pier Enea Guarnerio con il libretto Auxilium.

All'opuscolo del Guarnerio, Rizzi rispose in una recensione accusandolo di oscenità: stando a quel che dice il Guerrini in Nova polemica a causa di questa denuncia il Guarnerio ebbe delle noie.[3]

Una lirica di questo libretto ebbe particolarmente successo (fu compresa in alcune antologie): si tratta del sonetto Agli uccelletti del mio giardino che fu parodiato dal Olindo Guerrini in Nova Polemica[4] e nel Giobbe[5] e da Felice Cavallotti nelle sue Anticaglie.

Edizioni critiche

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Polemiche veriste del Secondo Ottocento: "Un grido" di Giovanni Rizzi, in "Studi Medievali e Moderni", a. XXVII, n. 1/2023.

  1. ^ Pietro Ardito, Artista e critico, a c. di Raffaello Gaetano, Rubbettino, 2004, p. 408.
  2. ^ F. Flora, Storia della letteratura italiana, Milano, Mondadori, 1947, p. 564.
  3. ^ L. Stecchetti (O. Guerrini), Nova polemica, a c. di C. Mariotti, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2011, p. 102: Intanto il professor Guarnerio per le conseguenze di quell'articolo morale ha avuto tali tribolazioni da dover buttar via il pane.
  4. ^ Nello specifico con la lirica n. XVI
  5. ^ Si tratta del sonetto che inizia O colombelle bianche come neve
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