Truffa (ordinamento italiano)
Delitto di Truffa | |
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Fonte | Codice penale italiano Libro II, Titolo XIII, Capo II |
Disposizioni | art. 640 |
Competenza | tribunale monocratico |
Procedibilità | |
Arresto | facoltativo |
Fermo | non consentito |
Pena |
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La truffa, nel diritto italiano, è l'ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ordinamento giuridico italiano la truffa è un reato previsto dall'art. 640 del codice penale ed è un esempio di reato a forma vincolata. È definita come attività ingannatoria capace di indurre la parte offesa in errore attraverso artifici e raggiri per indurla a effettuare atti di disposizione patrimoniale che la danneggiano e favoriscono il truffatore o altri soggetti, procurando per questi ultimi un profitto corrispondente al danno inferto alla vittima. "Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a milletrentadue euro. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecentoquarantanove euro:
- se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare [c.p.m.p. 162, 32quater];
- se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'Autorità [649].
Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un'altra circostanza aggravante"
È un reato a dolo generico e di evento, cioè si consuma nel momento della verifica dell'evento dannoso per la vittima e proficuo per il reo.
È normalmente perseguibile a querela di parte.
È perseguibile d'ufficio in presenza delle seguenti aggravanti:
- l'avere profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all'eta', tali da ostacolare la pubblica o privata difesa (art.61 n.5 CP);
- l'aver cagionato danno patrimoniale di rilevante entità (art.61 n.7 CP);
- se la truffa è a danno dello Stato o di altro ente pubblico
- se è commessa facendo nascere nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dover eseguire un ordine dell'autorità.
Sono previste inoltre speciali fattispecie di reato autonome, ovvero la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis C.P.), la frode informatica (art. 640-ter C.P.) e la frode assicurativa (art. 642 C.P.).
Secondo il codice del consumo è inoltre possibile intentare un'azione collettiva (class action) in caso di truffa che coinvolga una pluralità di individui che abbiano un diritto leso comune[1].
In dottrina e giurisprudenza si è posto il problema della configurazione del concorso formale fra il delitto di truffa e quello di millantato credito[2]; con la riforma dell'art. 346 bis c.p., effettuata nel 2019, tale concorso formale sembrerebbe ancora ammissibile.
I possibili danni alle persone
[modifica | modifica wikitesto]La truffa ai danni dei singoli, come quelle che colpiscono le società, consistono in primo luogo nell'individuare le vulnerabilità della vittima (stato di salute fisico, psicologico, economico, gusti e preferenze personali) operando in tre fasi:
- raccolta illegale di informazioni personali (dati anagrafici, medici, abitudini quotidiane, età), con telefonate, pedinamento o interrogazione di vicini di casa impersonando pubblici ufficiali, amici, tecnici riparatori.
- uso delle informazioni per scegliere la truffa che meglio si adatta alla vittima.
- scelta del momento e del luogo ideale, spesso un orario in cui un condominio o un vicinato sono meno frequentati o in cui la vittima è sola in casa, o se in piena strada, simulando una situazione di emergenza (es. un incidente).
Le truffe più diffuse sono più spesso a danno di persone sole, spesso anziani ma anche coloro che soffrono di una situazione di disagio, malattia o che non sono in grado di intendere e di volere (circonvenzione di incapace), perciò meno attente ai pericoli esterni.
Strumenti e tecniche utilizzate
[modifica | modifica wikitesto]Il truffatore può carpire la buona fede di una persona per diversi scopi:
- raccogliere dati sensibili senza il consenso dell'interessato (violazione della privacy) per vendere i dati ricavati a terzi.
- farsi dare soldi in cambio di beni o servizi inesistenti.
- fare firmare un contratto-capestro con la scusa di raccogliere delle firme per una petizione.
- introdursi in casa altrui e portare via beni di valore distraendo la vittima con l'aiuto di un complice.
- richiedere un congruo anticipo su un'eredità (finte tasse o spese postali), un premio, un posto di lavoro fittizio.
- richiedere una partecipazione azionaria a una società fittizia dietro promessa di ingenti guadagni.
- assumere un rappresentante o un artigiano chiedendogli però di anticipare le spese per l'acquisto dei materiali di lavorazione.
- fare lavorare gratis una persona spacciando la propria società per ente senza scopo di lucro.
- usare illegalmente i diritti di autore di una persona per le proprie pubblicazioni.
- indurre con l'inganno un utente internet a fare una connessione (cfr. dialer, malware) particolarmente costosa.
- indurre con l'inganno a telefonare a un numero a tariffa elevata (spesso un numero con 899.. o prefisso estero 00..).
- vendere un prodotto con pubblicità ingannevole, descrivendolo o ritraendolo come migliore (talvolta diverso) o meno costoso di quanto non sia in realtà.
- indurre con l'inganno a firmare un contratto di assunzione per un impiego/prestazione diverse da quelle specificate o diversamente retribuito rispetto a quanto specificato o con mansioni o orari extra rispetto al contratto (cfr. diritto del lavoro, sindacato).
Il truffatore può sollecitare con l'inganno via telefono, e-mail o finte televendite inducendo a:
- acquisti di beni inesistenti o di valore inferiore a quello dichiarato,
- richiedendo numeri di carte di credito o debito con vari stratagemmi, ad esempio una donazione per false associazioni benefiche.
- indurre dolosamente la vittima ad attivare contratti per servizi non richiesti.
In tutti i casi però la sola telefonata o l'invio di e-mail (spam) senza previo consenso della persona costituisce da solo (anche in assenza di dolo) estremo di reato (violazione della privacy).
Frequenti sono anche le richieste di compensi elevati a immigrati dietro promessa di rilascio del permesso di soggiorno o della cittadinanza italiana. Molte sono oggi le donne straniere che lasciano il loro paese dietro promessa di un lavoro, ma che sono poi costrette con la forza a prostituirsi o esercitare delle attività illecite.
Alcune sette e presunti "maghi" con falso proselitismo o dietro promessa di guarigioni miracolose mettono in pericolo la vita stessa della persona, spesso inducendolo all'alienazione dai propri beni, dalla propria famiglia e/o alla rinuncia delle cure mediche indispensabili alla guarigione. Pur essendo stato abolito il reato di plagio, il reato di circonvenzione di incapace può essere invocato a difesa della vittima se la perizia psichiatrica ne accerti la incapacità temporanea o permanente per avvenute pressioni psicologiche sulla persona.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Casi di applicabilità di una azione collettiva in caso di truffa, su communityclassaction.it. URL consultato il 24 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2010).
- ^ Pietro Semeraro, I delitti di millantato credito e traffico di influenza, Milano, 2000, pp. 127-129.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Albrecht S.W., Albrecht C.C., Albrecht C.O., Zimbelman M. (2009), Fraud Examination - 3rd Edition, South-Western Cengage Learning, Mason, Usa.
- Giovannini Roberto, Orecchio Davide, La piramide d'oro. Realtà e miti del multilevel marketing, Roma, Avverbi, 2002
- Rapetto Umberto, Lamberti M. Teresa, Truffe.com. Cellulari, internet, bancomat e carte di credito: come difendersi dalle frodi telematiche, Roma, Cairo Publishing, 2006
- Matteo Rampin, Ruben Caris, Fraudologia. Teoria e Tecniche della truffa, Milano, Scuola di Palo Alto, 2010
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sulla frode
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «truffa»