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Trattato di Costantinopoli (1897)

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Il trattato di Costantinopoli del 1897 venne concluso il 4 dicembre tra Impero ottomano e Grecia al termine della Guerra greco-turca del 1897.

A seguito della Guerra d'indipendenza greca l'isola di Creta rimase sotto il controllo ottomano nonostante fosse abitata principalmente da una popolazione di religione cristiano-ortodossa e si fosse più volte ribellata al controllo del Sultano.

A seguito di un'ennesima insurrezione, il 2 febbraio 1897, l'esercito greco sbarcò sull'isola per annetterla scatenando la cosiddetta “guerra dei 30 giorni”. Nonostante una rapida vittoria, l'Impero Ottomano fu costretto dall'intervento delle potenze europee a concedere condizioni molto favorevoli alla Grecia che ottenne l'autonomia di Creta.

Lo stesso argomento in dettaglio: Creta (stato).

I negoziati tra le due parti iniziarono il 21 ottobre 1897 e si conclusero due mesi dopo. Ai sensi dell'accordo la Tessaglia (che durante la guerra era stata quasi interamente occupata dagli ottomani) venne restituita alla Grecia tranne alcune minime modifiche.

La Grecia si impegnava a pagare pesanti riparazioni di guerra, l'Impero Ottomano non avrebbe ritirato le proprie truppe sin quando queste sarebbero state pagate. Creta, pur rimanendo sotto sovranità ottomana, avrebbe costituito uno Stato autonomo.

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