Stefano Paolicchi
Stefano Paolicchi | |
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Nascita | Massa, 2 maggio 1963 |
Morte | Mogadiscio, 2 luglio 1993 (30 anni) |
Cause della morte | colpo d'arma da fuoco alla milza |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Esercito Italiano |
Arma | Esercito |
Corpo | 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" |
Specialità | Incursore paracadutista |
Anni di servizio | 1983 - 1993 |
Grado | Sergente maggiore |
Guerre | Guerra civile in Somalia |
Campagne | UNOSOM II |
Battaglie | Battaglia del pastificio |
Decorazioni | 1 Medaglia d'oro al valore militare |
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Stefano Paolicchi (Massa, 2 maggio 1963 – Mogadiscio, 2 luglio 1993) è stato un militare italiano, Sergente Maggiore nel 9º Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin", insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Paolicchi, militare di carriera per dieci anni, aveva partecipato a varie missioni di pace all'estero (fra cui Iraq e Libano)[1] prima di partire alla volta della Somalia per l'operazione UNOSOM II (o Missione Ibis II) coordinata dalle Nazioni Unite[2].
Incursore paracadutista, con il grado di sergente maggiore, il 2 luglio 1993 cadde in combattimento a Mogadiscio durante la battaglia del pastificio colpito alla milza, in uno dei pochi punti non protetti dal giubbotto antiproiettile. Pur ferito, continuò il combattimento mirato a liberare dall'accerchiamento alcuni militari italiani, caduti in un'imboscata tesa da centinaia di miliziani somali, che reagirono imprevedibilmente e violentemente a un rastrellamento di armi. Persa conoscenza, venne trasportato all'ospedale di Mogadiscio dove spirò.
Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria, e ai funerali di Stato[3] dei 3 militari uccisi (gli altri due caduti furono il sottotenente Andrea Millevoi e il caporale Pasquale Baccaro), tenutisi nella basilica di Santa Maria degli Angeli, oltre ai familiari e a migliaia di persone presenziò anche il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro[4].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Mogadiscio, 2 luglio 1993.[5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Morire cosi' giovani in missione di pace" di Vulpio Carlo, Haver Flavio, Prayer Vittorio, (3 luglio 1993) - Corriere della Sera
- ^ "Storia di Stefano promesso sposo..." — Repubblica, 3 luglio 1993, pagina 4
- ^ "L'Italia ritrova il lutto di guerra" Corriere della Sera, (5 luglio 1993)
- ^ "In lacrime davanti a quelle 3 bare" — Di Alessandro Oppes 6 luglio 1993 pagina 5, La Repubblica
- ^ Motivazione della medaglia dal sito del Quirinale
- ^ Data del conferimento: 24- 2- 1995 D.P.R