STS-88

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
STS-88
Emblema missione
Dati della missione
OperatoreNASA
NSSDC ID1998-069A
SCN25549
ShuttleEndeavour
Lancio4 dicembre 1998 3:35:34 a.m. EST (8:35:34 GMT)
Luogo lancioRampa 39A
Atterraggio15 dicembre 1998
Sito atterraggioJohn F. Kennedy Space Center, Shuttle Landing Facility (pista 15)
Durata11 giorni, 19 ore e 18 minuti
Parametri orbitali
Orbitaorbita terrestre bassa
Numero orbite186
Apoapside401 km
Periapside388 km
Apogeo401 km
Perigeo388 km
Periodo92.4 min
Inclinazione51,6°
Distanza percorsa7,600,000 km
Equipaggio
Numero6
MembriRobert Cabana
Frederick Sturckow
Jerry Ross
Nancy Currie
James H. Newman
Sergej Konstantinovič Krikalëv
Programma Space Shuttle
Missione precedenteMissione successiva
STS-95 STS-96

La STS-88 è stata una missione spaziale del Programma Space Shuttle.

È stata la prima missione di assemblaggio della Stazione spaziale internazionale. Lo scopo è stato quello di portare in orbita il modulo statunitense Unity e di agganciarlo al modulo russo Zarja che era già in orbita.

Tra parentesi il numero di voli spaziali completati da ogni membro dell'equipaggio, inclusa questa missione.

Il modulo Unity unito al modulo Zarja.

Il presunto satellite alieno

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Satellite Black Knight.

Durante una dell'attività extraveicolari che furono necessarie per completare l'unione e la connessione tra i due moduli, l'astronauta Jerry Ross perse una coperta termica che avrebbe dovuto installare sul modulo Unity per isolare termicamente alcuni elementi di metallo (dei perni) che erano stati utilizzati per ancorare il modulo stesso durante il trasporto nella stiva dello Shuttle. Gli astronauti della NASA scattarono in due minuti una sequenza fotografica dell'oggetto in allontanamento. Alcune immagini di quella sequenza hanno contribuito a rinfocolare la credenza ufologica che attorno alla Terra ci sia un satellite alieno di cui le agenzie spaziali terrebbero all'oscuro l'opinione pubblica.[1]

  1. ^ (EN) James Oberg, Phantom satellite? What IS it? What ISN’T it? WHY the confusion? (PDF), su jamesoberg.com, 21 ottobre 2014. URL consultato il 10 settembre 2018.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]


  Portale Astronautica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di astronautica