Romano R.15
Romano R-15 | |
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Descrizione | |
Tipo | Aereo anfibio da turismo |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Chantiers aéronavals Étienne Romano |
Data primo volo | 1933 |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 14,15 m |
Apertura alare | 9,06 m |
Altezza | 3,47 m |
Superficie alare | 26,30 m² |
Carico alare | 48,20 kg/m² |
Peso a vuoto | 928 kg |
Peso max al decollo | 1268 kg |
Propulsione | |
Motore | treradiali Salmson 9Aer |
Potenza | 75 CV |
Prestazioni | |
Velocità max | 186 km/h |
Velocità di crociera | 160 km/h |
Autonomia | 500 km |
Tangenza | 6500 m |
i dati sono estratti da Romano R-15[1] | |
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Il Romano R-15 un aereo anfibio francese da turismo, caratterizzato dalla costruzione interamente metallica, rimasto allo stato di prototipo.[2]
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1932 il Ministère de l'Air emise un requisito relativo ad un aereo anfibio per uso trasporto civile e da turismo.[2] In risposta a tale requisito vennero presentati i progetti Romano R-15, Blériot 290, Loire 50, Schrek FBA-310 e Caudron P.V. 200.[2] I Chantiers aéronavals Étienne Romano, diretti da Étienne Romano, elaborarono su progetto di Albert Waldmann un aereo anfibio multiuso, trimotore, ad ala alta a balzo, di costruzione interamente metallica designato R-15.[3] Il prototipo fu terminato a Cannes all'inizio del 1933.[3]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La fusoliera, così come l'ala, era costruita in tubi d'alluminio e acciaio saldati a stagno, e ricoperta di tela.[3] Pilota e passeggero erano sistemati in una cabina di pilotaggio chiusa, con posti in tandem, accessibili da una porta vetrata sita sul lato sinistro.[3] I piani fissi orizzontali erano regolabili in volo.[3] La propulsione era assicurata da tre motori radiali Salmson 9Aer, raffreddati ad aria, eroganti la potenza di 75 CV ed azionanti un'elica bipala.[3] Il carrello di atterraggio era costituito da due galleggianti per uso marittimo, realizzati in vedal e caratterizzati dalla forma a catamarano.[3] Ciascuno disponeva di una ruota estraibile da utilizzare sulla terraferma, e che durante il volo rientravano nei propri alloggiamenti che venivano rinchiusi da due pannelli laterali.[3]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il prototipo andò in volo per la prima volta nel 1933, e durante i collaudi l'aereo mostrò buone caratteristiche di volo.[3] L'aereo venne consegnato da Boulic al Centre d'Aviation Maritime di Saint Raphael nel 1934 per effettuare le prove ufficiali.[3] L'aereo fece registrare un carico utile di 450 kg.[3] Nonostante le buone prove di volo dimostrate, dato l'alto prezzo di vendita non si registrarono acquirenti e il velivolo rimase un unico esemplare.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
- (DE) Oskar Ursinus, Luftfahrt Zeitschrift Flugsport - Jahr 1932 - Deutsche Luftfahrtgeschichte Zeitschrift fu das Gesamte Flugwesen, Frankfurt am Main, Verlag Flugsport, 1932.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Bruno Parmentier, Romano R-15, su Aviafrance.
- (RU) PV-102, su Airwar.
- (FR) Jean Liron, Etienne Romano. Le drame d'un homme seul (PDF), su Cannes Aero Patrimoine.