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Romano R.15

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Romano R-15
Descrizione
TipoAereo anfibio da turismo
Equipaggio2
CostruttoreFrancia (bandiera) Chantiers aéronavals Étienne Romano
Data primo volo1933
Esemplari1
Dimensioni e pesi
Lunghezza14,15 m
Apertura alare9,06 m
Altezza3,47 m
Superficie alare26,30
Carico alare48,20 kg/m²
Peso a vuoto928 kg
Peso max al decollo1268 kg
Propulsione
Motoretreradiali Salmson 9Aer
Potenza75 CV
Prestazioni
Velocità max186 km/h
Velocità di crociera160 km/h
Autonomia500 km
Tangenza6500 m

i dati sono estratti da Romano R-15[1]

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Il Romano R-15 un aereo anfibio francese da turismo, caratterizzato dalla costruzione interamente metallica, rimasto allo stato di prototipo.[2]

Storia del progetto

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Nel 1932 il Ministère de l'Air emise un requisito relativo ad un aereo anfibio per uso trasporto civile e da turismo.[2] In risposta a tale requisito vennero presentati i progetti Romano R-15, Blériot 290, Loire 50, Schrek FBA-310 e Caudron P.V. 200.[2] I Chantiers aéronavals Étienne Romano, diretti da Étienne Romano, elaborarono su progetto di Albert Waldmann un aereo anfibio multiuso, trimotore, ad ala alta a balzo, di costruzione interamente metallica designato R-15.[3] Il prototipo fu terminato a Cannes all'inizio del 1933.[3]

Descrizione tecnica

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La fusoliera, così come l'ala, era costruita in tubi d'alluminio e acciaio saldati a stagno, e ricoperta di tela.[3] Pilota e passeggero erano sistemati in una cabina di pilotaggio chiusa, con posti in tandem, accessibili da una porta vetrata sita sul lato sinistro.[3] I piani fissi orizzontali erano regolabili in volo.[3] La propulsione era assicurata da tre motori radiali Salmson 9Aer, raffreddati ad aria, eroganti la potenza di 75 CV ed azionanti un'elica bipala.[3] Il carrello di atterraggio era costituito da due galleggianti per uso marittimo, realizzati in vedal e caratterizzati dalla forma a catamarano.[3] Ciascuno disponeva di una ruota estraibile da utilizzare sulla terraferma, e che durante il volo rientravano nei propri alloggiamenti che venivano rinchiusi da due pannelli laterali.[3]

Impiego operativo

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Il prototipo andò in volo per la prima volta nel 1933, e durante i collaudi l'aereo mostrò buone caratteristiche di volo.[3] L'aereo venne consegnato da Boulic al Centre d'Aviation Maritime di Saint Raphael nel 1934 per effettuare le prove ufficiali.[3] L'aereo fece registrare un carico utile di 450 kg.[3] Nonostante le buone prove di volo dimostrate, dato l'alto prezzo di vendita non si registrarono acquirenti e il velivolo rimase un unico esemplare.[3]

  • Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
  • (DE) Oskar Ursinus, Luftfahrt Zeitschrift Flugsport - Jahr 1932 - Deutsche Luftfahrtgeschichte Zeitschrift fu das Gesamte Flugwesen, Frankfurt am Main, Verlag Flugsport, 1932.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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