René Monory
René Monory | |
---|---|
René Monory nel 1986 | |
Presidente del Senato francese | |
Durata mandato | 2 ottobre 1992 – 30 settembre 1998 |
Predecessore | Alain Poher |
Successore | Christian Poncelet |
Ministro dell'educazione nazionale | |
Durata mandato | 20 marzo 1986 – 10 maggio 1988 |
Presidente | Francois Mitterrand |
Capo del governo | Jacques Chirac |
Predecessore | Jean-Pierre Chevenément |
Successore | Lionel Jospin |
Presidente del Consiglio regionale del Poitou-Charentes | |
Durata mandato | 25 marzo 1985 – 21 marzo 1986 |
Predecessore | Raoul Cartraud |
Successore | Louis Fruchard |
Sindaco di Loudun | |
Durata mandato | 20 marzo 1959 – 20 marzo 1999 |
Predecessore | Marc Godrie |
Successore | Jean-Pierre Fredaigue |
Senatore francese | |
Durata mandato | 2 ottobre 1968 – 29 aprile 1977 |
Successore | Guy Robert |
Durata mandato | 3 ottobre 1977 – 1º novembre 1977 |
Predecessore | Guy Robert |
Successore | Guy Robert |
Durata mandato | 19 settembre 1981 – 19 aprile 1986 |
Predecessore | Guy Robert |
Successore | Jacques Grandon |
Durata mandato | 2 ottobre 1986 – 1º novembre 1986 |
Predecessore | Guy Robert |
Successore | Jacques Grandon |
Durata mandato | 4 ottobre 1988 – 30 settembre 2004 |
Predecessore | Jacques Grandon |
Successore | Alain Fouché |
Gruppo parlamentare | UCDP (1968-1977; 1977) poi UC (1981-1986) UC poi UMP (1988-2004) |
Circoscrizione | Vienne |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | UMP (2002-2004) In precedenza: MRP (1959-1966) CD (1966-1976) CDS (1976-1995) UDF (1978-2002) FD (1995-1998) |
Professione | Proprietario d'autorimessa |
René Claude Aristide Monory (Loudun, 6 giugno 1923 – Loudun, 11 aprile 2009) è stato un politico francese gollista.
Di umili origini, formatosi come meccanico d'auto, divenne commerciante di automobili e prodotti agricoli.
In seguito impegnato in politica, fu in particolare sindaco di Loudun, presidente del consiglio generale della Vienne e presidente del Consiglio regionale del Poitou-Charentes. In quanto tale, è stato uno dei fondatori del Futuroscope a Poitiers.
Il presidente Valéry Giscard d'Estaing lo nominò ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato nel 1977 e poi ministro dell'economia nel 1978. Durante la prima coabitazione, dal 1986 al 1988, fu ministro dell'educazione nazionale nel secondo governo di Jacques Chirac, dove dovette affrontare grandi manifestazioni studentesche in occasione della presentazione del disegno di legge Devaquet.
Dal 2 ottobre 1992 al 30 settembre 1998 è stato presidente del Senato, il terzo dalla fondazione della Quinta Repubblica francese nel 1958.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Interrompe il suo percorso scolastico a 15 anni per andare a lavorare presso l'autofficina di suo padre, che negli anni successivi potenzierà fino a farla diventare una delle concessionarie più redditizie della regione Poitou-Charentes.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Primi incarichi politici locali, dipartimentali e regionali
[modifica | modifica wikitesto]Centrista, è consigliere comunale di Loudun dal 1955. Eletto sindaco nel 1959, incarico che mantiene ininterrottamente fino al 1999. Consigliere generale della Vienne dal 1961 al 2004. Nel 1977 è eletto presidente del consiglio generale, carica che conserverà fino al 2004. È il promotore del parco Futuroscope di Poitiers inaugurato nel 1987. Dal 1985 al 1986 è presidente della regione Poitou-Charentes.
Presidente del CDS e senatore
[modifica | modifica wikitesto]Membro dell'UDF fin dalla sua fondazione nel 1978, è primo vice presidente del Centro dei Democratici Sociali (CDS) dal 1984 al 1995.
Eletto senatore della Vienne il 22 settembre 1968, aderisce al gruppo centrista. Uomo dotato di un eccezionale buon senso, pur essendo dotato di un curriculum scolastico modestissimo dimostra di possedere la piena padronanza dei dossier più complessi.[1]
Ministro con Giscard e con Mitterrand
[modifica | modifica wikitesto]Con l'elezione di Valéry Giscard d'Estaing alla presidenza della Repubblica nel 1974, la personalità equilibrata e consensuale di Monory assume un maggiore peso politico. Essendo stato nominato il 29 marzo 1977 ministro dell'Industria, commercio e artigianato nel governo di Raymond Barre, deve lasciare il Senato per rispetto delle regole sull'incompatibilità. Il 31 marzo 1978 passa al ministero dell'Economia e delle finanze, incarico che mantiene ininterrottamente fino al 22 maggio 1981. Rieletto senatore il 19 settembre 1981, il 20 marzo 1986 è nominato ministro dell'Educazione nazionale nel governo di coabitazione di Jacques Chirac e, di conseguenza, il mese successivo lascia il Senato.
Mantiene l'incarico fino al 10 maggio 1988 allorquando Chirac, battuto alle elezioni presidenziali, deve rassegnare le dimissioni del suo governo a François Mitterrand rieletto presidente della Repubblica. Torna quindi al Senato il 4 settembre 1988. Rieletto il 24 settembre 1995 per un mandato di nove anni, non si ripresenta alle elezioni per il rinnovo parziale del Senato del 30 settembre 2004.
Presidente del Senato
[modifica | modifica wikitesto]Con 200 voti contro 76 per il candidato socialista Claude Estier è eletto presidente del Senato il 2 ottobre 1992, succedendo ad Alain Poher da tempo non più in grado di svolgere il suo incarico a causa delle conseguenze della malattia di Alzheimer. La sua elezione rappresenta uno smacco per l'allora capogruppo del RPR Charles Pasqua, che è battuto al primo scrutinio.
Il 2 ottobre 1995 Monory è rieletto per un altro triennio. Visibilmente invecchiato,[2] in quel periodo incominciano a manifestarsi i primi sintomi della malattia di Parkinson, che in seguito sarà la causa della sua morte. Il 1º ottobre 1998, al primo scrutinio delle elezioni per il rinnovo della presidenza del Senato, il suo principale contendente, il candidato dell'Unione per un Movimento Popolare (UMP) Christian Poncelet, riesce inaspettatamente a superarlo di 16 voti, con la conseguenza di costringerlo al ritiro.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ « René Monory, un humaniste en politique », La Croix 13 aprile 2009
- ^ « "Ils m'ont trouvé trop vieux" », « René Monory rattrapé par l'âge », Le Monde 3 ottobre 1998; « René Monory », Le Monde 15 aprile 2009
- ^ (FR) Décret du 31 décembre 2004 portant promotion et nomination, su legifrance.gouv.fr, 1º gennaio 2005.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su René Monory
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Pubblicazioni di René Monory, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- (FR) René Monory, su senat.fr, Senato francese.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 115531236 · ISNI (EN) 0000 0001 0938 2592 · LCCN (EN) n81057911 · GND (DE) 129616702 · BNF (FR) cb11916566t (data) · J9U (EN, HE) 987007449465905171 |
---|
- Politici francesi del XX secolo
- Politici francesi del XXI secolo
- Nati nel 1923
- Morti nel 2009
- Nati il 6 giugno
- Morti l'11 aprile
- Nati a Loudun
- Morti a Loudun
- Politici del Centro dei Democratici Sociali
- Politici dell'Unione per la Democrazia Francese
- Politici dell'Unione per un Movimento Popolare
- Senatori francesi
- Presidenti del Consiglio regionale del Poitou-Charentes
- Presidenti del Senato francese
- Ministri dell'Economia e delle Finanze della V Repubblica francese
- Cavalieri della Legion d'onore