Play Media Company

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Play Lifestyle Media
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazioneanni ottanta
Chiusura2013
Sede principaleMilano
SettoreEditoria
Prodotti
Sito webwww.edizioniplaypress.it

La Play Media Company, precedentemente conosciuta come Play Press Publishing (dal 2013 Play Lifestyle Media) era una scissione della Edizioni Play Press; era una casa editrice italiana che pubblicava riviste specializzate di vario genere (informatica, videogiochi, home entertainment e altro), fumetti, manga ed anime. All'azienda restava un'unica sede a Milano dopo la chiusura di quella di Formello, un tempo la principale, a causa dello scioglimento dell'ultima redazione che ancora vi lavorava, operante nel settore videogiochi (in parte trasferita anch'essa a Milano).

I comics e i manga

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Attiva fin dagli anni ottanta come editore in Italia di alcuni fumetti Marvel Comics e DC Comics, la Play Press si è poi concentrata su questi ultimi quando perse nel 1994 i diritti della "Casa delle Meraviglie" a favore della Marvel Italia; dopo aver lanciato numerose serie mensili dedicate ai supereroi DC, nel 1996 cominciò a pubblicare anche dei lussuosi volumi solo per le librerie specializzate. Per qualche tempo mise sul mercato "Balboa", un fumetto incentrato sulle storie di un giovane avvocato di San Francisco, alle prese con casi che lo vedono anche nella veste di detective. Nel corso degli anni a causa della crisi del settore si vide costretta a ridurre drasticamente il numero delle serie da edicola per passare definitivamente alle sole librerie nel 2000. Nel 2005 ha riportato nelle edicole Batman e Superman, rispettivamente con Batman Magazine e Superman Magazine. Nel giugno 2006 ha annunciato di aver rinunciato definitivamente ai diritti dei supereroi DC.[1]

Le pubblicazioni di fumetti statunitensi si sono estese anche a fumetti della Dark Horse e indipendenti come Sin City, Bad Boy (di Frank Miller e Simon Bisley), Il Massacratore e Virgo, Magic o prodotti Valiant come Turok, X-O il guerriero e Solar.

Oltre ai fumetti americani, la Play Press si è dedicata anche al Giappone con le storiche riviste Play X e soprattutto Benkyo![2] (oggi entrambe chiuse) e con la pubblicazione di manga, dapprima di genere erotico (ad esempio La clinica dell'amore o Ranmaru XXX) e successivamente allargando la proposta a diversi generi, proponendo soprattutto commedie brillanti per il target adolescenziale, come UFO Baby o Love Hina, e dal 2004 al 2006 i mensili Yatta! e Shogun, riviste-contenitore su modello delle riviste giapponesi di manga. Dal 2006 si è dedicata anche all'animazione (il primo titolo è stata la serie in 8 DVD Princess Tutu; seguono Le fiabe di Hello Kitty, Tweeny Witches, Fantasmi a scuola, Magister Negi Magi).

Nel 2007 la Play Press Publishing cambia nome in Play Media Company.

Nel corso del 2008 la Play Media Company ha interrotto senza una spiegazione ufficiale la pubblicazione di manga ed anime, lasciando incompiute varie serie, tra le quali ad esempio Negima e Gacha Gacha in ambito fumettistico e Magister Negi Magi in ambito animato, chiudendo di fatto il proprio interesse verso i prodotti giapponesi e limitandosi alla vendita per qualche tempo di arretrati di serie spesso incomplete.

Dal 2013 la Play Media Company trasferisce la totalità delle sue pubblicazioni alla Play Lifestyle Media, di fatto il ramo aziendale che già si occupava di riviste di motori e nautica, dopo la procedura amministrativa alla quale è stata sottoposta. Oggi Play Press si dedica solo al ramo delle edicole, per cui pubblica materiale per bambini e periodici di enigmistica.

Altri settori

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La Play Media era l'editore ufficiale di Sony Computer Entertainment e l'unica licenziataria in Italia di brand di successo come World Wrestling Entertainment.

Numerose erano le sue riviste specializzate disponibili in edicola: 3 di videogame (PS Mania, Game Republic, XBox 360 Magazine Ufficiale), 5 di informatica (Chip, Android Magazine, PCWorld, MacWorld, iPad e iPhone Magazine), 2 per ragazzi (Pokémon Mania, precedentemente conosciuto come Pokémon World, Pokémon Mania Enigma), 4 di "lifestyle" (Playboy, Playboy Limited Edition, T3, Cafe Racer), 3 di motori (Gente Motori, Gente Motori Classic, Auto&Fuoristrada) e 4 nautici (Yacht Design, Yacht Capital, Crociere, Traghetti).

  1. ^ ComicUS.it: La Play Press ufficializza: via la DC, su comicus.it. URL consultato il 17 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  2. ^ Benkyo della Play Press Publishing chiude, in AnimeClick.it, 30 agosto 2005. URL consultato il 10 maggio 2019.

Collegamenti esterni

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