Pedro Eugenio Aramburu
Pedro Eugenio Aramburu | |
---|---|
31º Presidente dell'Argentina | |
Durata mandato | 13 novembre 1955 – 1º maggio 1958 |
Vice presidente | Isaac Rojas |
Predecessore | Eduardo Lonardi |
Successore | Arturo Frondizi |
Dati generali | |
Partito politico | Unione del Popolo Argentino (UDELPA) |
Professione | politico, generale |
Firma |
Pedro Eugenio Aramburu Silveti | |
---|---|
Aramburu in uniforme | |
Nascita | Río Cuarto, 21 marzo 1905 |
Morte | Carlos Tejedor, 1º giugno 1970 |
Cause della morte | assassinio |
Luogo di sepoltura | Cimitero della Recoleta di Buenos Aires |
Dati militari | |
Paese servito | Argentina |
Forza armata | Esercito argentino |
Anni di servizio | 1922 - 1958 |
Grado | Tenente generale |
Altre cariche | politico |
fonti nel corpo del testo | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Pedro Eugenio Aramburu Silveti (Río Cuarto, 21 marzo 1905 – Carlos Tejedor, 1º giugno 1970) è stato un politico e generale argentino.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pedro Eugenio Aramburu nacque a Río Cuarto, nella provincia di Córdoba, il 21 marzo 1905; fu iscritto al Colegio Militar de la Nación dove ottenne il grado di sottotenente nel 1922 e di maggiore nel 1939; fu docente presso la Escuela Superior de Guerra nel 1943 e, dopo la fine della seconda guerra mondiale, raggiunse il grado di generale di brigata nel 1951 e, nel 1955, divenne Capo di Stato Maggiore dell'Esercito con il grado di tenente generale.
Nello stesso anno fu tra gli organizzatori del colpo di Stato, la cosiddetta Rivoluzione Liberatrice, che il 16 settembre rovesciò il governo del presidente Juan Domingo Perón, costringendolo all'esilio, ed assunse la presidenza dell'Argentina dal 13 novembre 1955 al 1º maggio 1958 quando fu sostituito da Arturo Frondizi.
Aramburu fu assassinato il 1º giugno 1970 con un colpo di rivoltella, due giorni dopo essere stato rapito dal gruppo filo peronista Montoneros[1]; le sue spoglie riposano al cimitero monumentale della Recoleta a Buenos Aires.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Clarín.com.ar, su clarin.com. URL consultato il 23 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2008).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Pedro Eugenio Aramburu
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pedro Eugenio Aramburu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Aramburu, Pedro Eugenio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Aramburu, Pedro Eugenio, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Opere di Pedro Eugenio Aramburu, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 55056393 · ISNI (EN) 0000 0000 2927 8760 · SBN SBLV303026 · LCCN (EN) n88611932 · GND (DE) 123488761 · BNE (ES) XX1326896 (data) · BNF (FR) cb15073546q (data) · J9U (EN, HE) 987007278593505171 |
---|