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Partito di Centro Tedesco

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Partito di Centro Tedesco
(DE) Deutsche Zentrumspartei
PresidenteChristian Otte
StatoGermania (bandiera) Germania
Fondazione13 dicembre 1870 (storico)
1945 (attuale)
Dissoluzione5 luglio 1933
IdeologiaCattolicesimo politico
Conservatorismo sociale
CollocazioneCentro-destra
Gruppo parl. europeoNon iscritti
Seggi massimi Bundestag
0 / 736
Seggi massimi Parlamento europeo
1 / 96
Iscritti300 (gennaio 2022)
Sito webwww.zentrumspartei.de
Campagna elettorale del Centro Cattolico

Il Partito di Centro Tedesco (in tedesco: Deutsche Zentrumspartei, noto anche semplicemente come Zentrum, Centro) è un partito politico tedesco centrista di dichiarata ispirazione cattolica. Molto attivo soprattutto sotto il regime imperiale e parte del governo di numerose coalizioni durante la Repubblica di Weimar, è poi diventato un partito sempre meno importante nella politica tedesca dopo la seconda guerra mondiale, quando la maggior parte dei suoi esponenti confluì nel nuovo partito dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania.

Deputati del Centro al Reichstag (prima fila seduti da sinistra a destra): Paul Letocha, Dr. Ludwig Windthorst, Graf v. Johann Anton von Chamaré, Anton von Dejanicz-Gliszczynski, Albert Horn, (seconda fila in piedi da sinistra a destra) Graf v. Friedrich von Praschma, Philipp Schmieder (non del Partito di Centro), Dr. Felix Porsch, Dr. Frhr. Clemens Heereman von Zuydwyck, Julius Szmula)

Fondato nel 1871 per proteggere i diritti dei cattolici, che erano numericamente in minoranza rispetto ai protestanti nella nuova Germania, il partito assunse una posizione contraria alla nuova strategia del Cancelliere Otto von Bismarck chiamata Kulturkampf: essa mirava a creare uno stato centralista e a ledere i diritti dei cattolici, chiamati in maniera dispregiativa papisti.

Dopo la fine del Kulturkampf, il Centro cattolico riprese la sua normale attività politica e partecipò spesso, con ministri e deputati, alla formazione di governi di coalizione. A causa della non trascurabile massa che si proponeva di rappresentare nel Parlamento, poté sempre arrivare ad un numero consistente di voti.

Fu favorevole alla partecipazione tedesca nella prima guerra mondiale, anche se non mancarono personalità pacifiste, come ad esempio Matthias Erzberger, che cercarono sempre la via della pace e del dialogo. Erzberger propose al Reichstag un trattato di pace da inviare a Francia, Regno d'Italia e Regno Unito, ma il parere del governo fu negativo.

Questo movimento centrista, i cui principii generalmente pragmatici lo hanno reso disponibile a sostenere una forma di governo sia monarchica sia repubblicana, sostenne con vigore tutti i governi della Repubblica di Weimar composti tra il 1919 e il 1932, compreso quello del socialdemocratico Friedrich Ebert, nonostante il forte calo di consensi in Baviera, dove i cittadini si distaccarono in massa dal Centro Cattolico per formare una lista regionale.

L'elettorato del Centro Cattolico non si lasciò inizialmente attrarre dal Partito Nazista, in quanto il movimento guidato da Adolf Hitler si dichiarava contrario ai privilegi di cui la Chiesa cattolica disponeva in Germania. Tuttavia, l'appartenenza borghese e l'ideologia capitalista dei suoi uomini politici permise un notevole numero di collusioni programmatiche con i nazisti.

Il Centro Cattolico supportò il governo guidato dal moderato Heinrich Brüning ma la debolezza dell'azione dell'esecutivo nella risoluzione dei gravi problemi che soffocavano la popolazione tedesca in quel periodo (disoccupazione, inflazione, fiscalismo, mancanza di stabilità politica, ecc.), indussero lo stesso presidente Hindenburg a nominare cancelliere, nel maggio del 1932, Franz von Papen. Tuttavia von Papen, che guidava l'ala destra del partito, fu costretto a dimettersi poco dopo, favorendo la nomina di Adolf Hitler.

Il Centro Cattolico si è dimostrato inefficace nell'opporre resistenza al governo nazista, come la maggior parte degli altri partiti. I suoi delegati votarono sì alla Legge dei pieni poteri di Hitler, approvata nel marzo del 1933. In seguito a questa legge furono dichiarati illegali tutti i partiti tranne quello nazista, quindi, da quel momento in poi, il Centro fu dissolto e fino al 1945 non poté godere delle libertà fondamentali.

Al termine della seconda guerra mondiale, il partito fu ricostruito, tuttavia non riuscì a riacquistare il ruolo che aveva prima della guerra a causa dell'emergere dell'Unione Cristiano-Democratica. Il partito fu rappresentato nel Bundestag fino al 1957. Oggi esiste come partito marginale, radicato soprattutto nel land Renania Settentrionale-Vestfalia.

A gennaio 2022 L'ex parlamentare di AFD, Uwe Witt ha annunciato che entrerà nello storico partito Zentrum. Zentrum torna quindi nel Bundestag per la prima volta dal 1957.

Personalità importanti

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Presidenti del partito dal dopoguerra

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Risultati elettorali

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Anno Voti % Seggi
Federali 1871 724.000 18,6
61 / 382
Federali 1874 1.446.000 27,9
91 / 397
Federali 1877 1.341.300 24,8
93 / 397
Federali 1878 1.328.100 23,1
94 / 397
Federali 1881 1.182.900 23,2
100 / 397
Federali 1884 1.282.000 22,6
99 / 397
Federali 1887 1.516.200 22,3
98 / 397
Federali 1890 1.342.100 18,6
106 / 397
Federali 1893 1.468.500 19,1
96 / 397
Federali 1898 1.455.100 18,8
102 / 397
Federali 1903 1.875.300 19,8
100 / 397
Federali 1907 2.179.800 19,4
105 / 397
Federali 1912 1.996.800 16,4
91 / 397
Anno Voti % Seggi Status
Federali 1919 5.980.216 19,7 (2.º)
91 / 421
Governo
Federali 1920 3.845.001 13,6 (5.º)
64 / 459
Governo
Federali V-1924 3.914.379 13,4 (3.º)
65 / 472
Governo
Federali XII-1924 4.118.849 13,6 (3.º)
69 / 493
Governo
Federali 1928 3.712.152 12,1 (2.º)
61 / 491
Governo
Federali 1930 4.127.000 11,81 (4.º)
68 / 577
Governo
Federali VII-1932 4.589.430 12,44 (4.º)
75 / 608
Opposizione
Federali XI-1932 4.230.545 11,93 (4.º)
70 / 584
Opposizione
Federali III-1933 4.424.905 11,25 (4.º)
73 / 647
Opposizione
Anno Candidato Voti 1º turno % 1º turno Voti 2º turno % 2º turno Risultato
1925 Wilhelm Marx 3.887.734 14,50 13.751.605 45,30 non eletto
Elezione Voti % Seggi
Federali 1949 727.505 3,1
10 / 402
Federali 1953 217.078 0,8
3 / 487
Federali 1957[1] 254.322 0,9
0 / 497
Federali 1961 Non partecipa
Federali 1965[2] 19.832 0,1
0 / 496
Federali 1969 15.933 0,0
0 / 496
Federali 1972 Non partecipa
Federali 1976 Non partecipa
Europee 1979 31.367 0,1
0 / 81
Federali 1980 Non partecipa
Federali 1983 Non partecipa
Europee 1984 93.921 0,4
0 / 81
Federali 1987 19.035 0,1
0 / 497
Europee 1989 41.190 0,1
0 / 81
Federali 1990 Non partecipa
Europee 1994 Non partecipa
Federali 1994 3.757 0,0
0 / 672
Federali 1998 2.076 0,0
0 / 669
Europee 1999 7.080 0,0
0 / 99
Federali 2002 3.127 0,0
0 / 603
Europee 2004 26.803 0,1
0 / 99
Federali 2005 4.010 0,0
0 / 614
Federali 2009 6.087 0,0
0 / 622
Federali 2013 Non partecipa
Federali 2017
Federali 2021
  1. ^ Föderalistische Union, in lista comune con il Partito Bavarese
  2. ^ Christliche Volkspartei, in lista comune con il Saarländische Volkspartei

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN145961713 · ISNI (EN0000 0001 0944 2540 · LCCN (ENn50005220 · GND (DE2008369-5 · BNF (FRcb12081858v (data) · J9U (ENHE987007260488005171
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