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Nux (poema)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nux
Passanti percuotono il noce, stampa dall'Emblema 193 di Andrea Alciato (1584)
AutoreOvidio (attribuzione tradizionale)
1ª ed. originale9-14 d.C. (datazione tradizionale)
GenereElegia
Lingua originaleLatino

La Nux (in latino albero di noce) è un'elegia latina, in passato attribuita a Ovidio.

Contenuto e interpretazione

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L'opera si presenta come monologo in distici elegiaci (182 versi): un albero di noce parla in prima persona, lamentandosi dell'ingrato trattamento riservatogli dai passanti; tale tema di base è ripreso da una delle Favole di Esopo (Chambry 250). In aggiunta vengono descritti anche cinque giochi praticati dai fanciulli con i frutti dell'albero.[1]

Nel Rinascimento, Erasmo da Rotterdam scrisse un commento al poemetto e lo considerò una satira contro i vizi contemporanei all'autore. Altri vi hanno visto un'allegoria in cui Ovidio, durante il suo esilio a Tomi sul Mar Nero comminatogli da Augusto, avrebbe voluto criticare in forma velata l'ingratitudine che l'imperatore gli avrebbe mostrato.

Nei manoscritti più antichi, datati dall'XI al XVI secolo, l'elegia veniva attribuita senz'altro ad Ovidio. Solo dal XIX secolo in poi la paternità ovidiana fu messa in discussione, in particolare dal filologo tedesco Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff nel 1877.[2] Nel 1910, con una dettagliata analisi linguistica, Carl Ganzenmüller tentò di difendere l'attribuzione tradizionale.[3] La questione, pertanto, rimane aperta.[4]

Edizioni critiche
  • Publii Ovidii Nasonis Halieutica, Fragmenta, Nux. Incerti Consolatio ad Liviam, edidit F. W. Lenz, Paravia, Torino 1937.
  • Publii Ovidi Nasonis Nux elegia, edidit recognovitque R. M. Pulbrook, Maynooth University Press 1985.
  1. ^ Il Tempo delle noci, su Agricorti, 13 novembre 2017. URL consultato il 3 marzo 2024.
  2. ^ Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff, "Liber Nucis", in Commentationes philologae in honorem Theodori Mommseni scripserunt amici, pp. 390–401, Berlini Apud Weidmannos, 1877. URL consultato il 3 marzo 2024.
  3. ^ Carl Ganzenmüller, Die Elegie Nux und ihr Verfasser, Tübingen, J.J. Heckenhauer, 1910. URL consultato il 3 marzo 2024.
  4. ^ Roger Beck, Ovid, Augustus, and a Nut Tree, in Phoenix, vol. 19, n. 2, 1965, pp. 146–152, DOI:10.2307/1087021. URL consultato il 3 marzo 2024.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN301257825 · LCCN (ENn85254996 · GND (DE4475600-8