Nino D'Angelo

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Nino D'Angelo
Nino D'Angelo nel 1992
NazionalitàNapoli
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GenereCanzone napoletana
Pop
Periodo di attività musicale1976 – in attività
EtichettaEdizioni Musicali Biondo, Vis Radio, Sony Music, Dischi Ricordi, Zeus Record, RTI Music, Phonotype
Album pubblicati41
Studio34
Live2
Raccolte5
Sito ufficiale

Gaetano D'Angelo, detto Nino (Napoli, 21 giugno 1957), è un cantautore, attore, regista e sceneggiatore italiano.

L'infanzia e gli inizi (1957-1980)

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Primo di sei figli: a lui sono seguiti Giuseppe, Gennaro, Concetta, Dora e Milena D'Angelo. Di padre operaio (Antonio) e madre casalinga (Emilia), nasce a Napoli, nel quartiere di San Pietro a Patierno, quartiere della periferia nordorientale della città, ma cresce nella confinante Casoria; ebbe un'infanzia molto difficile e, a causa delle condizioni economiche della sua famiglia, lasciò presto la scuola e iniziò a lavorare come commesso in un negozio di scarpe. Subito dopo saltuariamente come cantante ai matrimoni e come gelataio alla stazione di Napoli Centrale.

Durante questo periodo, oltre il lavoro, partecipò alla manifestazione Voci Nuove di Napoli e frequentò spesso la Galleria Umberto, così, dopo una breve gavetta musicale, nel 1976 giunse a un immediato successo in ambito regionale col suo primo 45 giri, 'A storia mia ('O scippo), pubblicato grazie a fondi familiari. Il singolo diventa poi un album con lo stesso titolo che ebbe notorietà anche nelle altre regioni meridionali sfiorando le 50 000 copie vendute.

Si sposò in giovane età il 25 luglio 1979 con Annamaria Gallo, nata a Napoli l'8 agosto 1963[1] e cresciuta a Casavatore, dalla quale ebbe due figli: Antonio (1979) e Vincenzo (1983). In questo periodo cominciò anche a lavorare in teatro nelle cosiddette sceneggiate, tipica forma teatrale napoletana. Le più note sono 'A storia mia; Esposito Teresa; L'Onorevole; 'A parturente. Mentre la sua prima sceneggiata alla fine degli anni settanta porta il titolo di Monaca e Mamma, scritta e diretta dal suocero di D'Angelo, un noto autore di musica napoletana dell'epoca, il maestro Vincenzo Gallo.

I tempi del caschetto (1981-1988)

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Nino D'Angelo al suo debutto cinematografico nel ruolo di Pasqualino Capece in Celebrità (1981)

Nel 1981 esordì nel cinema, con Celebrità (ispirato all'album omonimo uscito nel 1980) al fianco di Regina Bianchi e con la regia di Ninì Grassia; seguiti da L'ave Maria del 1982 e Lo studente, anch'esso del 1982. Sempre nel 1982 interpreta Tradimento e Giuramento in coppia con Mario Merola e nel 1983 interpreta L'ammiratrice, in coppia con Annie Belle, Nicola Pignataro e Mariolina De Fano. Sempre nel biennio 1982 - 1983 si realizzò l'abbinamento disco e film con 'Nu jeans e 'na maglietta. L'album vendette più di un milione di copie, e il film, che ha per protagonisti tra gli altri Bombolo, Enzo Cannavale e Roberta Olivieri (che interpreterà altri film insieme a D'Angelo), pur avendo aspettative molto basse, tenne invece testa negli incassi a Flashdance. Da questo momento cominciò il "fenomeno Nino D'Angelo" inconfondibile col suo caschetto biondo, il più famoso in Italia dopo quelli di Raffaella Carrà e Caterina Caselli.

Nel 1983 pubblica in successione due album che lo proiettano verso il successo nazionale: Sotto 'e stelle e Forza campione. Gli arrangiamenti sono curati da Franco Chiaravalle. In questo periodo interpretò anche alcuni film che sbancano al botteghino tra cui: La discoteca; Uno scugnizzo a New York e Popcorn e patatine. Si aprono le porte anche del piccolo schermo le trasmissioni televisive lo invitano come ospite su diverse reti nazionali da Pippo Baudo a Raffaella Carrà a Sandra Milo; apparve anche in televisione con uno spettacolo concerto nel 1982 su Rai 1 dal Teatro Delle Palme di Napoli.

Nel 1985 raggiunse la Top Ten delle classifiche nazionali con l'album Eccomi qua, che creò le premesse per il suo esordio dell'anno seguente al Festival di Sanremo, dove presentò Vai, dove solo il singolo vendette più di 80 000 copie. Fu ignorato dai critici ma il suo album Cantautore fu uno dei più venduti tra quelli del festival. Il successo su vasta scala gli permise di ottenere il passaggio dalla casa discografica Vis Radio alla Dischi Ricordi, per la quale pubblicò nell'autunno del 1986 l'album Fotografando l'amore, che si confermò come Disco d'oro.

In questi anni cominciò a girare il mondo, facendo tappa in Belgio, in Germania, negli Stati Uniti e in Francia, dove nel 1986 esordisce all'Olympia, prima di lui in Italia solo Adriano Celentano. Incide anche un album con 10 dei suoi più grandi successi dell'epoca in versione ispanica, Grandes Éxitos en Español. Nel 1986 scrive anche il suo primo libro dal titolo Scugnizzo Biondo.[2] La canzone Napoli tratta dal film Quel ragazzo della curva B, divenne un inno per i tifosi di calcio napoletani che accompagnò la squadra azzurra negli anni del primo scudetto di Diego Armando Maradona. Nel 1988 pubblica l'album Il cammino dell'amore e gira La ragazza del metrò anch'esso campione d'incassi al botteghino.

Il cambiamento radicale (1989-1997)

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Nino D'Angelo, Alberto Amato e Mario Trevi ritratti nel 1992

Nel 1989, dopo la scomparsa dei suoi genitori, D'Angelo entrò in un periodo di depressione. Provò a smettere i panni del cantante che vendeva album, cercando in sé stesso "le emozioni più profonde per scrivere i brani". Da allora, dopo un tentativo di suicidio, si professa cattolico e si sente legato a san Gennaro.[3] Si ricorda, in questo periodo, il cambio totale di look, che lo vide eliminare del tutto il caratteristico caschetto biondo per un taglio più casual. Così vengono pubblicati album con canzoni non più basate solo su storie d'amore, ma anche di socialità e di vita quotidiana come: Amo l'estate (1990), ...e la vita continua (1991); Bravo ragazzo (1992) e Tiempo (1993), che riuscì a convincere anche la critica (si ricordano gli apprezzamenti del critico del cinema Goffredo Fofi). Sempre nel 1991 ritorna al cinema col film Fatalità (in cui Nino, a differenza di altri film è doppiato), con Nina Soldano e Francesco Paolantoni, diretto da Ninì Grassia, ed è ospite nell'album dei Bisca col brano Note Sconosciute.

Nel 1994 insieme a Fabrizio Bracconeri interpreta Attenti a noi due, diretto da Mariano Laurenti e sceneggiato da Ninì Grassia. Nel 1996 arrivano i primi riconoscimenti del nuovo percorso artistico come l'incontro con la regista Roberta Torre, che gli propose di girare un cortometraggio, Vita a volo d'angelo, che fu poi presentato al Festival di Venezia, dove riscosse molti apprezzamenti e un inedito con la grande interprete della canzone napoletana Giulietta Sacco dal titolo A Regina de canzone. L'anno dopo la stessa Torre gli propose di realizzare la colonna sonora al suo primo lungometraggio, Tano da morire, col quale D'Angelo ha vinto, tra altri premi, il David di Donatello come miglior musicista[4] e il Nastro d'argento per la miglior musica[5] assegnato dal SNGCI.

Nel 1997 D'Angelo scrisse il suo primo musical, Core pazzo, che ottenne molto successo. Sempre nello stesso anno pubblicò l'album A nu passo d' 'a città, dove opera l'ennesima svolta artistica, tra jazz e musica etnica; il 21 giugno dello stesso anno nel giorno del suo 40º compleanno tiene un concerto nel quartiere periferico Scampia con oltre 10.000 persone.[6]

Tra etnie e cinema (1998-2005)

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Nel 1998 fu tra i conduttori del Dopofestival con Piero Chiambretti. Nel 1999 pubblica il libro L'ignorante intelligente, un'autobiografia che racconta le sue umili origini.

Sempre nel 1999 ritornò a gareggiare al Festival di Sanremo con Senza giacca e cravatta, cantata insieme a Brunella Selo, raggiungendo l'ottavo posto. Nell'album successivo, Stella 'e matina, fu incluso tra i brani il singolo 'A muntagna è caduta, dedicato alle vittime dell'alluvione a Sarno del 1998. Intanto, nel cinema arrivano alcuni ruoli (Paparazzi; Vacanze di Natale 2000; Tifosi e Aitanic, parodia del famoso kolossal, in qualità di regista) e a teatro. Nel 2001 riceve il "Premio Gassman" per lo spettacolo L'ultimo scugnizzo di Raffaele Viviani e nell'autunno esce l'album Terranera disco totalmente etnico che riceve il Disco d'oro per le oltre 50.000 copie vendute.

D'Angelo tornò a Sanremo nel 2002 con Marì che verrà inserita nella compilation La festa per festeggiare i suoi 25 anni di carriera, e nel 2003 con 'A storia 'e nisciuno contenuta nell'album 'O schiavo e 'o rre, sempre nel 2003 è nel cast del film Il cuore altrove per la regia di Pupi Avati. Nel febbraio 2005 viene pubblicato il singolo Brava Gente tratta da Il ragù con la guerra (2005) album ispirato alla musica di Peter Gabriel. Sono tante le trasmissioni televisive sulle reti nazionali che iniziano a occuparsi di lui, come il Maurizio Costanzo show, Domenica in, La vita in diretta e Scherzi a parte, dove ne è la vittima per ben due volte. Partecipa anche come regalo a un fan nella trasmissione C'è posta per te di Maria De Filippi.

La svolta artistica (dal 2006 a oggi)

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Dal 2006 al 2010, per nomina diretta di Antonio Bassolino, è stato il direttore artistico del Teatro Trianon Viviani di Napoli. Grazie al comune di Napoli nelle scuole della Campania vengono distribuiti libriccini che portano il titolo dello spettacolo Core Pazzo, dove si ripercorre l'arte di D'Angelo come insegnamento della cultura anche se si viene dal niente. Nel settembre del 2006 lavorò sul set del film per il cinema dal titolo Una notte per la regia di Toni D'Angelo. Nel maggio del 2007 D'Angelo fu invitato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli per tenere una lezione sul tema "La musica come strumento di recupero sociale". Sempre in maggio 2007 l'artista entrò in studio per registrare il nuovo CD, Gioia Nova, e cominciò una tournée durata fino ad agosto.

Il 28 settembre 2007 il CD è stato pubblicato e il primo singolo estratto è Nu napulitano. L'8 luglio 2008 ha partecipato al concerto per festeggiare i 30 anni di carriera di Pino Daniele, con cui ha cantato Napule è (insieme con altri artisti come Giorgia, Irene Grandi, Gigi D'Alessio, Chiara Civello e Peppe Servillo) e Donna Cuncetta.[7]

Successivamente invece è stato nominato direttore artistico della festa di Piedigrotta a Napoli organizzata il per 14 settembre 2008.

Nel 2008 pubblica l'album D'Angelo canta Bruni, CD dedicato al cantante partenopeo Sergio Bruni, dove D'Angelo ripercorre i suoi più grandi successi. Nello stesso anno propone al teatro Trianon lo spettacolo omonimo del disco, avendo grandissimo successo di critica e di pubblico; il CD dopo un mese è entrato anche nella classifica dei cento CD più venduti in Italia. Nel marzo del 2009 una sua vecchia canzone Pop corn e patatine insieme con Ogni volta di Vasco Rossi fa parte della colonna sonora di Fortapàsc, film che narra gli ultimi quattro mesi di vita di Giancarlo Siani.

Partecipa al Festival di Sanremo 2010 insieme a Maria Nazionale con Jammo jà, canzone sulla Questione Meridionale, presentata interamente in lingua napoletana: la canzone non accede alla finale. Contemporaneamente verrà pubblicata anche una nuova compilation dal titolo Jammo jà dove verranno ripercorsi i suoi 35 anni di carriera e scrive il suo terzo libro autobiografico Core pazzo.[2]

Il 4 dicembre 2011 esce il singolo Italia bella che anticipa l'uscita, nel gennaio 2012, dell'album Tra terra e stelle. Nell'inverno 2011-2012 porta nei teatri il suo nuovo spettacolo C'era una volta un jeans e una maglietta; l'esordio è avvenuto al Teatro Bellini di Napoli il 23 dicembre 2011.[8] Lo spettacolo è stato riproposto nella stagione teatrale 2012-2013.

Il 21 ottobre 2013 per Nino D'angelo si aprono le porte del Teatro Real San Carlo di Napoli per omaggiare Sergio Bruni. Il 1º novembre 2014 è iniziato il tour Nino D'Angelo Concerto Anni 80 ...e non solo, riscuotendo un notevole successo nei teatri, palazzetti e arene di tutta Italia e parte della Germania e America.

Il 24 giugno 2017 Nino D'Angelo ha festeggiato i suoi sessant'anni con un concerto allo stadio San Paolo di Napoli, dinanzi a circa 20.000 fans. Hanno partecipato come ospiti a questo concerto: Sal Da Vinci, Gigi Finizio, Maria Nazionale, Brunella Selo, Stefania Lay, Clementino, Franco Ricciardi, Luchè, Rocco Hunt, Raiz, Monica Sarnelli e altri ancora.

L'8 dicembre esce il nuovo album Nino D'Angelo 6.0. Tale album contiene un disco di inediti, un disco intitolato I miei più grandi insuccessi e un altro relativo al Live del mega concerto dello stadio San Paolo. Il 21 dicembre 2018 viene annunciata da Pippo Baudo e da Fabio Rovazzi durante Sanremo Giovani 2018 la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2019 col brano Un'altra luce in coppia col rapper Livio Cori, col quale si classifica al 24º e ultimo posto.

Dopo Sanremo, insieme a Gigi D'Alessio tiene vari concerti per l'Italia e all'estero con il nuovo progetto Figli di un Re minore.

Nell'ottobre 2020 l'artista urbano Jorit lo omaggia con un murales tributo a San Pietro a Patierno.

Il 2021 per D'Angelo si apre con un videoclip dove porta con sé in duetto la cantante partenopea Maria Nazionale e l'attore siciliano Sergio Friscia. Il brano è quello del 2003 'O schiavo e 'o rre dall'omonimo album. A settembre 2021 D'Angelo esce con un singolo nuovo, che precede il nuovo progetto album-libro-tour dall'unico titolo Il Poeta che non sa parlare. Il relativo tour ha inizio a Pescara il 3 marzo 2022.

Il 16 marzo 2022, in occasione dei 130 anni del quotidiano Il Mattino, partecipa con Gigi D'Alessio,[9] Tony Tammaro, Serena Autieri, Gino Rivieccio, Enzo Gragnaniello, Peppino di Capri, Enzo Avitabile, Peppe Servillo, Peppino Gagliardi, Mario Trevi, e tanti altri artisti napoletani al video di auguri pubblicato online dal giornale.[10] Proseguirà l'anno con il ritorno sul grande schermo dopo ben 16 anni, in un film del pittore Mimmo Paladino dal titolo La divina cometa, l'opera è stata presentata al Festival del Cinema di Roma ed è uscita nelle sale cinematografiche l'11 maggio 2023.

Il 30 ottobre 2022 omaggia Diego Armando Maradona per il suo compleanno con un video ufficiale del brano Campiò, tratto dal suo ultimo lavoro discografico. Il videoclip è interamente girato nella bottega del maestro Sepe, che ha realizzato la statua in onore del calciatore argentino e sarà la protagonista del video insieme al cantautore.[senza fonte]

Il 26 maggio 2023, ospite ad una delle cinque serate concerto di Gigi D'Alessio in Piazza del Plebiscito avrà occasione di incontrare, oltre che alcuni giocatori della squadra di calcio del Napoli, anche il presidente Aurelio De Laurentiis che proclamerà la canzone "Napoli" come inno ufficiale della squadra.

Colonna sonora

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Sceneggiatore

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Programmi televisivi

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Album in studio

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Album dal vivo

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Colonna sonora

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Partecipazioni al Festival di Sanremo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Festival di Sanremo.

Riconoscimenti

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  1. ^ Vip: Nino D'Angelo, il cardinale Sepe risposera' me e mia moglie, in la Repubblica, 13 luglio 2012. URL consultato il 1º luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2018).
  2. ^ a b Nino D'Angelo, il nuovo album: «Servillo, Maradona e la mia vita da poeta che non sa parlare», su www.ilmattino.it, 6 ottobre 2021. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  3. ^ Lucio Giordano, Volevo farla finita con la vita ma Dio mi ha salvato e mi ha dato il successo, in Dipiù, n. 41, 15 ottobre 2021, pp. 86-89.
  4. ^ Accademia del cinema italiano - Premi David di Donatello, su daviddidonatello.it (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2014).
    «1998 Migliore musicista Nino D'ANGELO TANO DA MORIRE»
  5. ^ (EN) Tano da morire - Awards - IMDb, su imdb.com.
  6. ^ Nino D’Angelo Concerto Anni 80…e non solo, un successo costante, su lagazzettadellospettacolo.it, 27 maggio 2016. URL consultato il 28 ottobre 2017.
  7. ^ Filmato audio Peppe Capone, Nino D'Angelo al concerto di Pino Daniele 8 Luglio 2008, su YouTube, 9 luglio 2008.
  8. ^ Nino D'Angelo a teatro con 'C'era una volta... un jeans e una maglietta', su rockol.it, 20 dicembre 2011. URL consultato il 1º luglio 2013.
  9. ^ I 130 anni del Mattino: gli auguri di Gigi D'Alessio, su www.ilmattino.it, 16 marzo 2022. URL consultato il 26 giugno 2023.
  10. ^ I 130 anni del Mattino: gli auguri dei vip napoletani, su www.ilmattino.it, 16 marzo 2022. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  11. ^ La rivincita di Nino D'Angelo - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 10 gennaio 1998. URL consultato il 25 giugno 2023.
  12. ^ Redazione, Globo d'oro alla miglior musica, su Globo D'oro, 8 maggio 2020. URL consultato il 25 giugno 2023.
  13. ^ SemiColonWeb, FREGENE PER FELLINI, su news.cinecitta.com. URL consultato il 25 giugno 2023.
  14. ^ Premi Flaiano, Vincitori Premi Internazionali Flaiano anno 2003, su www.premiflaiano.com. URL consultato il 25 giugno 2023.
  15. ^ Strill.it, Crotone: presentata l'iniziativa Meeting del mare, su strill.it, 8 luglio 2013. URL consultato il 25 giugno 2023.
  16. ^ Redazione, Premio Napoli c’è 2020: tra i premiati c’è Nino D’Angelo, su La Gazzetta dello Spettacolo, 14 dicembre 2020. URL consultato il 25 giugno 2023.

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Collegamenti esterni

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