Mashhad
Mashhad città | |
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مشهد | |
Localizzazione | |
Stato | Iran |
Provincia | Razavi Khorasan |
Shahrestān | Mashhad |
Circoscrizione | Centrale |
Territorio | |
Coordinate | 36°18′N 59°36′E |
Altitudine | 985 m s.l.m. |
Superficie | 328 km² |
Abitanti | 3 372 090[1] (2016) |
Densità | 10 280,76 ab./km² |
Altre informazioni | |
Prefisso | ۰۵۱۳ |
Fuso orario | UTC+3:30 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Mashhad (in persiano مشهد), scritto anche Mašhad o Mešhad, è una città dell'Iran di circa 3,4 milioni di abitanti, la seconda del Paese per popolazione, capitale del Razavi Khorasan[2] e capoluogo dell'omonimo shahrestān.
Il nome della città è in realtà Mashhad ʿAlī, "Il santuario di ʿAlī", poiché la parola persiana mashhad (ﻣﺸﻬﺪ) significa "luogo di sepoltura di uno shahīd" (martire), quindi un "santuario". Ciò è dovuto al fatto che la città ospita il venerato luogo di sepoltura dell'ottavo Imām dello Sciismo duodecimano, ʿAlī al-Riḍā (che in persiano è letto Reżā).
Mashhad è popolato dalla maggioranza di persiani e minoranze di curdi e turkmeni.[3][4]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]È situata a circa 75 km più a sud del confine tra l'Iran e il Turkmenistan.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Oggi Mashhad - dotatasi col tempo di una cinta muraria - è il capoluogo della provincia del Razavi Khorasan e conta circa 3.400.000 abitanti. La città sorge a 25 chilometri circa dal più antico e noto centro urbano di Ṭūs, patria di numerosi illustri personaggi della storia islamica.
L'anziano Imām ʿAlī al-Riḍā b. Mūsā al-Kāẓim viaggiava al seguito del suo consuocero, il califfo abbaside al-Maʾmūn (che l'aveva designato suo successore), quando improvvisamente decedette nell'818 per cause che ai più apparvero naturali e a qualche sciita sembrarono per contro indotte dal califfo stesso, forse pentitosi della sua generosa designazione[5]. Il califfo lo fece allora seppellire sul posto che, per pura coincidenza, non era distante dal luogo in cui era già morto nell'809 suo padre, il grande califfo Hārūn al-Rashīd, mentre viaggiava assieme al figlio per contrastare in armi e ridurre all'obbedienza un suo suddito ribelle.
Particolarità del santuario è di ospitare quindi i due personaggi ed è frequente che il pio visitatore lanci maledizioni al califfo abbaside prima di recarsi a venerare il sacello dell'Imam.
Il luogo si chiamava allora Sanābādh, ma anche Nūqān (nome sopravvissuto fin quando nel X secolo non s'affermò l'uso di indicare il sito col toponimo attuale di Mashhad ʿAlī, per il quale si usava dire anche Mashhad al-Riḍā o, in persiano, Meshhad-i Reżā o Meshhad-i Moqaddas (Il Sacro Santuario), come pure Meshhad-i Ṭūs.
Monumenti e luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Statistical Center of Iran > Home, su amar.org.ir.
- ^ Ossia in arabo خراسان الرضوية?, Khurāsān al-Riḍawiyya e in farsi Khorāsān al-Reżawiyya.
- ^ https://www.britannica.com/place/Mashhad
- ^ http://www.hewalname.com/ku/wp-content/uploads/2019/02/Abbas%E2%80%93-Ali-Madih.-The-Kurds-of-Khorasan.pdf
- ^ Il califfo aveva designato il consuocero (il cui figlio aveva sposato una figlia di al-Maʾmūn) nell'illuminato intento di riunificare le due grandi componenti islamiche del sunnismo (da tempo ormai abbracciato dagli Abbasidi) e dello Sciismo duodecimano. Se anche a questo ipotizzato riconfluire in una medesima struttura di governo (argomento principale del dissenso Sunna-Shīʿa) mancava la componente sciita ismailita, il piano era indubbiamente ambizioso e probabilmente foriero di sviluppi di grandissima portata per l'Islam.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vladimir Minorski, Ḥudūd al-ʿālam, Londra, 1937.
- J. Bassett, Persia, the Land of the Imams, Londra, 1887.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mashhad
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Mashhad
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su mashhad.ir.
- Mashhad, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mashhad, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Shahrough Akhavi, Mashhad, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137197011 · LCCN (EN) n79112324 · GND (DE) 4115118-5 · BNF (FR) cb12061460w (data) · J9U (EN, HE) 987007552618205171 |
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