M85 (astronomia)
M85 Galassia lenticolare | |
---|---|
M85 (sulla destra). La galassia a sinistra è NGC 4394 | |
Scoperta | |
Scopritore | Pierre Méchain |
Data | 1781 |
Dati osservativi (epoca J2000.0) | |
Costellazione | Chioma di Berenice |
Ascensione retta | 12h 25m 24.0s[1] |
Declinazione | +18° 11′ 28″[1] |
Distanza | 60 milioni[2] a.l. (18,36 milioni pc) |
Magnitudine apparente (V) | 10,0[1] |
Dimensione apparente (V) | 7,1' x 5,5'[1] |
Redshift | 0.002492[1] |
Velocità radiale | 729 ± 2 km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia lenticolare |
Classe | SA(s)0 pec[1] |
Altre designazioni | |
NGC 4382, UGC 7508, PGC 40515 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie lenticolari |
M 85 (nota anche come NGC 4382) è una galassia lenticolare visibile nella costellazione della Chioma di Berenice; fu scoperta da Pierre Méchain nel 1781. È l'elemento più settentrionale dell'Ammasso della Vergine.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]M85 si trova in una regione di cielo priva di stelle di riferimento, fra le costellazioni della Vergine e della Chioma di Berenice; la più brillante della zona è Denebola (β Leonis), che però si trova a quasi 10° di distanza. La galassia si trova al limite della visibilità con un binocolo di media potenza: quasi invisibile in un 10x50, diventa simile ad un pallino luminoso con un 20x80; nonostante sia una delle galassie più appariscenti del gruppo di cui fa parte, per poterne apprezzare l'alone occorre un telescopio amatoriale da 80mm di apertura. Con un 140mm è visibile come un oggetto allungato in senso nord-sud e con un alone del diametro di 4' x 2'; in un 200mm tuttavia questo alone permane privo di particolari.[3]
M85 può essere osservata con facilità da entrambi gli emisferi terrestri e da tutte le aree abitate della Terra, grazie al fatto che la sua declinazione non è eccessivamente settentrionale; dalle regioni boreali è maggiormente osservabile e si presenta estremamente alto nel cielo nelle notti di primavera, mentre dall'emisfero australe appare mediamente più basso, ad eccezione delle aree prossime all'equatore.[4] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra febbraio e agosto.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]La galassia fu scoperta da Pierre Méchain nel 1781, assieme a molte altre visibili in questa regione di cielo; la posizione e la descrizione furono fornite da Charles Messier, che oltre ad inserirla nel suo celebre catalogo ne indicò i dettagli osservativi: afferma infatti che è talmente debole da poter essere visibile solo in notti limpide e solo quando passa il meridiano. John Herschel la descrisse come una nebulosa tondeggiante, mentre Lord Rosse indicò che possiede una forma ovaleggiante e che nel suo centro si trova una stella di tredicesima grandezza.[3]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]M85 è una galassia di forma ellittica molto schiacciata o lenticolare, senza traccia di strutture a spirale; come parte dell'Ammasso della Vergine, la sua distanza è pari a circa 60 milioni di anni luce. La sua massa è di 400 miliardi di masse solari e la sua magnitudine assoluta è stata stimata di -21,9; il diametro sarebbe invece di 115.000 anni luce, dunque leggermente più grande della nostra Via Lattea. Si allontana da noi alla velocità di 729 km/s. Il 20 dicembre 1960 fu scoperta una Supernova del tipo Ia, catalogata come 1960R, che raggiunse la magnitudine apparente di 11,7.[3] Il 25 giugno 2020 è stata scoperta un'altra Supernova Ia, SN 2020nlb.[5]
M85 è in interazione con la galassia a spirale NGC 4394 e la piccola galassia ellittica catalogata come MCG 3-32-38[6].
-
M85 (Telescopio spaziale Hubble)
-
M85
-
M85 (WikiSky)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for Messier 85. URL consultato il 18 novembre 2006.
- ^ J. L. Tonry, A. Dressler, J. P. Blakeslee, E. A. Ajhar, A. B. Fletcher, G. A. Luppino, M. R. Metzger, C. B. Moore, The SBF Survey of Galaxy Distances. IV. SBF Magnitudes, Colors, and Distances, in Astrophysical Journal, vol. 546, n. 2, 2001, pp. 681–693, DOI:10.1086/318301.
- ^ a b c Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
- ^ Una declinazione di 18°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 72°; il che equivale a dire che a nord del 72°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 72°S l'oggetto non sorge mai.
- ^ (EN) SN 2020nlb, su wis-tns.weizmann.ac.il. URL consultato il 26 giugno 2020.
- ^ M85, Lenticular Galaxy, su Messier's Nebulae and Star Clusters. URL consultato il 29 marzo 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M85
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lenticular Galaxy M85 @ SEDS Messier pages, su messier.seds.org.
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 4382 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 4382 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 4382 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 4382 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 4382 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 4382 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.