[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Luigi Cortile

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Luigi Cortile
NascitaNola, 8 aprile 1898
MorteCampo di concentramento di Melk, 9 gennaio 1945
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Guardia di Finanza
Anni di servizio1917-1945
GradoMaresciallo maggiore
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Decorazionivedi qui
Studi militariScuola Sottufficiali di Caserta
dati tratti da Museo Guardia di Finanza[1] ANPI, GDF
voci di militari presenti su Wikipedia

Luigi Cortile (Nola, 8 aprile 1898Campo di concentramento di Melk, 9 gennaio 1945) è stato un militare e partigiano italiano, maresciallo maggiore della Guardia di Finanza decorato di Medaglia d'oro al merito civile alla memoria per il suo comportamento durante la seconda guerra mondiale.

Nacque a Nola in provincia di Napoli l'8 aprile 1898, figlio di Pasquale e di Stella Tuccillo. Si arruolò nella Regia Guardia di Finanza il 21 febbraio 1917, in piena prima guerra mondiale, il 1 ottobre dello stesso anno fu mobilitato con l’XI Battaglione operante nei Balcani.[1] Dopo il conflitto frequentò la Scuola sottufficiali di Caserta dalla quale uscì con il grado di sottobrigadiere il 10 settembre 1919, iniziando una carriera che l'avrebbe portato a prestare servizio presso la Legione di Genova a partire dal 1 ottobre dello stesso anno, passando poi come addetto ai servizi di Volante, e nel 1923 alla Polizia Tributaria Investigativa.[1]

Promosso Maresciallo capo il 1 dicembre 1930, si trasferì presso la Legione di Milano in forza al locale nucleo di Polizia Tributaria. Divenuto addetto al Servizio Sedentario a partire dal 1 giugno 1935, fu nominato “Reggente” della Dogana di confine di Clivio, e il 7 gennaio 1936 fu promosso al grado di maresciallo maggiore.[1]

Alla data della firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943 si trovava a Clivio, ed in seguito all’occupazione tedesca della provincia di Varese,[1] entrò a far parte della Resistenza collaborando con l'organizzazione umanitaria riconducibile a Don Gilberto Pozzi, parroco del paese, particolarmente attiva nel favorire il passaggio in Svizzera dei profughi ebrei e dei perseguitati dai nazifascisti.[1]

Arrestato dai tedeschi l'11 agosto 1944 fu tradotto prima nel carcere di Varese e, poi, a Milano. Da San Vittore, il sottufficiale fu trasferito, il 17 ottobre, al Campo di transito di Bolzano e di qui, il mese dopo, a Mauthausen.[1] Morì nel sottocampo di Melk il 9 gennaio 1945.[1]

Il 16 giugno 2006 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concesso alla memoria di Luigi Cortile la Medaglia d'oro al merito civile.[1]

Nel settembre 2018 gli è stata intitolata la nuova sede della Guardia di Finanza di Gallarate.

In data 5 settembre 2022 dopo anni di approfondite indagini, al maresciallo Cortile lo Yad Vashem di Gerusalemme ha deciso di conferire il riconoscimento più alto: il titolo di Giusto tra le Nazioni. A entrare nel libro dei Giusti è anche Nella Molinari, una donna di Clivio che faceva parte della rete di soccorsi.

Medaglia d'oro al Merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale si prodigava, con eccezionale coraggio ed encomiabile abnegazione, in favore dei profughi ebrei ed i perseguitati politici, aiutandoli ad espatriare clandestinamente nella vicina Svizzera. Arrestato dai nazifascisti veniva infine trasferito in Austria, perdendo la vita in un campo di concentramento. Mirabile esempio di altissima dignità morale e di generoso spirito di sacrificio ed umana solidarietà. 1943-1945/Melk (Austria)
— Decreto del Presidente della Repubblica del 16 giugno 2006[2]
  1. ^ a b c d e f g h i Museo Storico GdF.
  2. ^ Dettaglio decorato - Cortile Luigi, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica. URL consultato il 31 agosto 2015.
  • Gerardo Severino, Luigi Cortile. Il Buon Doganiere di Clivio. Storia dell’eroico Maresciallo della Guardia di Finanza che salvò centinaia di ebrei e perseguitati (Nola/Piazzolla, 1898 – Mauthausen/Melk, 1945”), Roma, Museo Storico della Guardia di Finanza - Comitato di Studi Storici, 2015.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN6287151304668749460002 · GND (DE1147769141 · J9U (ENHE987012846659405171