Lo scapolo
Lo scapolo | |
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Franca Mazzoni e Alberto Sordi in una scena del film | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia, Spagna |
Anno | 1955 |
Durata | 90 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | commedia |
Regia | Antonio Pietrangeli |
Soggetto | Antonio Pietrangeli |
Sceneggiatura | Alessandro Continenza, Ruggero Maccari,Antonio Pietrangeli, Ettore Scola |
Produttore | Moris Ergas |
Casa di produzione | Film Costellazione Produzione, Águila Films |
Distribuzione in italiano | CEI-INCOM |
Fotografia | Gianni Di Venanzo |
Montaggio | Eraldo Da Roma |
Musiche | Angelo Francesco Lavagnino |
Scenografia | Ugo Bloettler |
Costumi | Giuliano Papi |
Trucco | Virgilio Morosetti |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Lo scapolo, noto anche con il titolo Alberto il conquistatore, è un film del 1955 (uscito per la prima volta nelle sale cinematografiche italiane il 30 dicembre 1955) diretto da Antonio Pietrangeli e interpretato, tra gli altri, da Alberto Sordi e Nino Manfredi.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Roma. Il dottor Paolo Anselmi è uno scapolo impenitente, convinto che solo tale condizione possa salvaguardare la propria libertà di uomo. Un giorno fa da testimone di nozze al matrimonio dell'amico Armando, suo socio in affari, e lasciato il vecchio appartamento all'amico e alla neo-moglie, si trasferisce in una piccola pensione dove conosce Gabriella, una giovane hostess.
Il rapporto tra i due comincia a diventare serio, ma nel momento in cui la ragazza gli confida i progetti di una vita futura insieme, lui non sentendosi pronto per tali impegni si defila, e conseguentemente la ragazza chiede il trasferimento per lavoro a Milano. Paolo, riconquistata la propria libertà, dà sfogo alle sue doti di dongiovanni ma finisce per non sentirsi mai appagato, e la solitudine lo attanaglia. La compagnia di altri scapoli lo annoia e le serate gli appaiono monotone. Quando una notte si sente male, la sua sicurezza scompare per incanto lasciando spazio ad una infantile vulnerabilità, che accompagnata dalle insistenze della madre nel volere che si sposi, lo convince suo malgrado che in realtà sta cercando qualcosa di diverso, e avverte la necessità di una compagna.
Inizia così a cercare moglie. Tuttavia, tra le possibili candidate, molte hanno difetti insormontabili: gelosia, parenti ingombranti, comportamenti ciarlieri, tanto da farlo desistere. Alla fine, quasi senza accorgersene, capisce che è la signorina Carla, con la quale ha avuto furiosi litigi, a procurargli intense emozioni. Ne è innamorato e finisce per capitolare; è lei infatti che lo conduce all'altare.
Luoghi delle riprese
[modifica | modifica wikitesto]Il film si svolge tra Roma ed il paese di Ronciglione (Viterbo). La chiesa dove si sposa Armando è la chiesa di Santa Maria dell'Orto a Roma.
Critica
[modifica | modifica wikitesto]- «Piccoli incubi quotidiani del maschio latino, tratteggiati con lievità e senso dell'umorismo.» **[1]
Il film fa parte di una ideale quadrilogia interpretate da Alberto Sordi sulla famiglia[2]:
- Il seduttore (1954) - diretto da Franco Rossi
- Lo scapolo (1955) - diretto da Antonio Pietrangeli
- Il marito (1958) - diretto da Nanni Loy e Gianni Puccini
- Il vedovo (1959) - diretto da Dino Risi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Paolo Mereghetti, Dizionario dei film, Baldini&Castoldi, ed. 1994.
- ^ Lo Scapolo, Il Marito, Il Vedovo: la trilogia del con-iugum, su oocities.org.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lo scapolo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Холостяк/ Lo scapolo/ 1956/ Фильм HD, su YouTube, 21 maggio 2020.
- LO SCAPOLO, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Lo scapolo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Lo scapolo, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Lo scapolo, su FilmAffinity.
- (EN) Lo scapolo, su Box Office Mojo, IMDb.com.