Liside
Liside o Lisi (in greco antico: Λύσις?, Lýsis; Taranto, V secolo a.C. – Tebe, IV secolo a.C.) è stato un filosofo greco antico della scuola pitagorica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fece parte della scuola dei pitagorici e scampò all'incendio provocato dai seguaci di Cilone di Crotone in cui perirono i migliori pitagorici del luogo. Cilone era per nascita, per fama e per ricchezza uno dei primi cittadini di Crotone, ma era anche aspro e violentoː essendo stato respinto dai pitagorici per questi motivi, aveva intrapreso contro di loro una guerra spietata, culminata con l'incendio della casa di Milone. Il delitto rimase impunito e i pitagorici smisero di occuparsi di affari pubblici, delusi dall'inerzia delle popolazioni che non punirono gli autori di tale misfatto. Insieme ad Archippo, Liside si rifugiò allora a Tebe, dove fu precettore di Epaminonda e maestro di suo figlio Polimide[1].
Quando morì, i suoi compagni di Crotone, da cui era molto stimato, si recarono a Tebe per riavere il suo corpo.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Scrisse molte epistole: De istitutione, De Civilitate, De Natura, che furono anche attribuite al suo maestro Pitagora[2].
Ci è stata tramandata una lettera apocrifa[3] nella quale Liside rimprovera all'amico Ipparco di aver insegnato pubblicamente la dottrina della scuola dei Pitagorici e, quindi, di aver consentito a persone spiritualmente impure di impadronirsi del sapere. Questo ci porta a conoscenza di come i Pitagorici non lasciassero nulla per iscritto, tramandando il sapere solo oralmente e solo a coloro i quali avessero purificato il proprio spirito attraverso un percorso di vita basato su saldi principi e regole etiche.
Lo stesso Pitagora avrebbe lasciato per testamento alla figlia Damo alcuni suoi scritti, chiedendole però che nessuno estraneo alla famiglia ne venisse in possesso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lysis Of Tarentum, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56956295 · ISNI (EN) 0000 0000 6307 709X · CERL cnp00124015 · GND (DE) 100372252 · BNF (FR) cb124347250 (data) |
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