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Jean de Tournes

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Marchio o logo di Jean de Tournes, tratto da M. Vitrvvii Pollionis De architectvra libri decem, ad Caes. Avgvstvm, omnibus omnium editionibus longè emendatiores, collatis veteribus exemplis (1586)

Jean de Tournes (Noyon, 1504Parigi, 7 settembre 1564) è stato un tipografo e editore francese, oltre che libraio.

Jean de Tournes fu allievo del prototipografo Sebastian Gryphius con il quale collaborò alle edizioni dei classici in dodicesimo e in sedicesimo.[1]

Fondò una sua tipografia intorno al 1540, stampandovi edizioni accurate e preziose per l'abilità tecnica e per l'eleganza dell'impaginazione e dei caratteri.[1][2]

Successivamente si unì nell'attività con Guillaume Gazeau nel 1547.[2]

Usò fregi silografici, rabeschi e capitali di chiara finezza.[1]

Jean de Tournes si caratterizzò per la sua erudizione e il suo umanesimo, secondo la migliore tradizione dell'editoria lionese.[2]

De Tournes pubblicò scrittori antichi e moderni in edizioni accuratamente stampate e filologicamente corrette, tra le quali si possono menzionare Dante Alighieri, 1547; Margherita di Navarra, 1547; Marco Vitruvio Pollione, 1552; Jean Froissart, 1559-1561.[1][2]

Per le edizioni illustrate Jean de Tournes ebbe come collaboratori in un primo tempo Georges Riverdy, poi, dal 1547, Bernard Salomon, uno dei più importanti incisori francese del XVI secolo: tra i frutti più apprezzati di queste collaborazioni si ricordano una Emblemata di Andrea Alciato, 1547; Esopo, 1547; Quadrins historiques de la Bible, 1553-1554 con versi italiani; La métamorphose d'Ovide figurée, 1557-1559 con versi italiani.[2]

Nel 1585 il figlio Jean II trasferì la tipografia e l'attività editoriale a Ginevra, dove i successori la continuarono sino al 1780.[1]

Pubblicazioni

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  • Dante Alighieri, 1547;
  • Margherita di Navarra, 1547;
  • Emblemata di Andrea Alciato, 1547;
  • Esopo, 1547;
  • Marco Vitruvio Pollione, 1552;
  • Quadrins historiques de la Bible, 1553-1554;
  • La métamorphose d'Ovide figurée, 1557-1559;
  • Jean Froissart, 1559-1561.
  1. ^ a b c d e De Tournes, Jean, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, pp. 171-172.
  2. ^ a b c d e Jean de Tournes, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 aprile 2021.
  • (FR) Patrice Béghain, Bruno Benoît, Gérard Corneloup e Bruno Thévenon, Dictionnaire historique de Lyon, Lione, Stéphane Bachès, 2009, p. 1054.
  • (FR) Henri Zerner, L'Art de la Renaissance en France : L'invention du classicisme, in Tout l'Art. Histoire, Parigi, Flammarion, 2002, p. 475.

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN100278500 · ISNI (EN0000 0001 2103 4048 · SBN BVEV055124 · CERL cnp01302449 · ULAN (EN500100070 · LCCN (ENnr95024414 · GND (DE100786227 · BNF (FRcb121459244 (data) · J9U (ENHE987007269042405171