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Gusztáv Sebes

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gusztáv Sebes
Sebes nel 1930 al MTK Budapest
NazionalitàUngheria (bandiera) Ungheria
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1940 - giocatore
1968 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1925-1926non conosciuta (bandiera) Sauvages Normandie? (?)
1926-1927non conosciuta (bandiera) CO Billancourt? (?)
1927non conosciuta (bandiera) MOM? (?)
1927-1940Hungária MTK? (?)
Nazionale
1936Ungheria (bandiera) Ungheria1 (0)
Carriera da allenatore
1940-1941Szentlőrinci
1942-1944non conosciuta (bandiera) Weiss Manfred
1945-1946non conosciuta (bandiera) Budafoki
1949-1957Ungheria (bandiera) Ungheria
1957-1960Újpesti Dózsa
1960-1961Honvéd
1968Diósgyőr
Palmarès
 Olimpiadi
OroHelsinki 1952
 Coppa Internazionale
Oro1948-1953
 Mondiali di calcio
ArgentoSvizzera 1954
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gusztáv Sebes, nato Gusztáv Scharenpeck (Budapest, 22 gennaio 1906Budapest, 30 gennaio 1986), è stato un allenatore di calcio, calciatore e dirigente sportivo ungherese, di ruolo centrocampista. Dal 1948 al 1951 è stato presidente del Comitato Olimpico Ungherese.

Fu l'allenatore della Squadra d'oro (in ungherese Aranycsapat), la nazionale magiara che diventò leggenda[1]: vinse la medaglia d'oro a Helsinki 1952, trionfò nella Coppa Internazionale, fu l'artefice della storica vittoria in trasferta contro l'Inghilterra per 6-3 nel 1953 e raggiunse la finale al campionato del mondo 1954, dove perse contro la Germania Ovest nella partita nota come "Miracolo di Berna". Si interruppe così una striscia di 32 partite senza sconfitte, iniziata nel giugno del 1950.[2]

Rivoluzionò il calcio dell'epoca[3] schierando la formazione con un modulo definito "MM" (numericamente un 3-2-3-2): mai nessuno prima di allora aveva arretrato il centravanti, sguarnendo il reparto offensivo (solo due mezzali che fungevano da punte).[3] La scelta innovativa fu quella di rinunciare a Deák (bomber puro) per puntare su Hidegkuti e posizionarlo più vicino ai mediani.[4] La mossa ebbe come effetto la possibilità di creare spazi per Puskás e Kocsis[5], disorientando le difese avversarie, i cui centrali erano abituati a seguire a uomo gli attaccanti da marcare. Il 9 diventò rifinitore e regista "alto", contribuendo alla manovra offensiva non solo in veste di goleador.[6]

MTK Budapest: 1928-1929, 1935-1936, 1936-1937
MTK Budapest: 1931-1932
Ujpest: 1959-1960
Helsinki 1952
1948-1953
  1. ^ (EN) Magical Magyars, su europebetweeneastandwest.wordpress.com. URL consultato il 30 aprile 2021.
  2. ^ Loris Manfrinato, Aranycsapat, la Grande Ungheria degli anni ’50, su catenaccioecontropiede.it. URL consultato il 30 aprile 2021.
  3. ^ a b Dario Guglielmi, Filosofie del calcio: 3-2-3-2 o MM, su paneecalcio.com. URL consultato il 30 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2021).
  4. ^ (EN) Nándor Hidegkuti, su myfootballfacts.com. URL consultato il 30 aprile 2021.
  5. ^ PUSKÁS E L’ARANYCSAPAT, su ilpalloneracconta.blogspot.com. URL consultato il 30 aprile 2021.
  6. ^ Gianni Brera e Adalberto Scemma, Il mitico centravanti della grande Ungheria, NANDOR HIDEGKUTI, su panathlondistrettoitalia.it. URL consultato il 30 aprile 2021.
  • (HU) Valéria Balázs Arth, Új magyar életrajzi lexikon V. (P–S), a cura di László Markó, Budapest, Magyar Könyvklub, 2004, ISBN 978-963-547-414-1.
  • (HU) Antal Zoltán – Hoffer József: Alberttől Zsákig, Budapest, Sportkiadó, 1968
  • (HU) Rejtő László – Lukács László – Szepesi György: Felejthetetlen 90 percek, Budapest, Sportkiadó, 1977, ISBN 963-253-501-4
  • (HU) Fókusz /MOM üzemi lap/ centenáriumi melléklete

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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