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Gerardo Bedoya

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gerardo Bedoya
NazionalitàColombia (bandiera) Colombia
Altezza174 cm
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore, centrocampista)
SquadraInd. Santa Fe
Termine carriera2015 - giocatore
Carriera
Giovanili
-1994Deportivo Pereira
Squadre di club1
1995-1997Deportivo Pereira0 (0)
1998-2001Deportivo Cali118 (5)
2001-2002Racing Club54 (5)
2002-2003Deportivo Cali18 (2)
2004Colón (SF)33 (2)
2005Puebla15 (1)
2005Boca Juniors3 (0)
2005-2006Atlético Nacional29 (4)
2006-2009Millonarios102 (11)
2010Envigado8 (0)
2010Boyacá Chicó9 (0)
2011-2013Ind. Santa Fe55 (8)
2014Fortaleza FC7 (3)
2015Cúcuta Deportivo8 (3)
Nazionale
2001-2008Colombia (bandiera) Colombia49 (5)
Carriera da allenatore
2015-Ind. Santa FeVice
Palmarès
 Gold Cup
ArgentoUSA 2000
 Copa América
OroColombia 2001
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 aprile 2016

Gerardo Alberto Bedoya Múnera (Ebéjico, 26 novembre 1975) è un allenatore di calcio ed ex calciatore colombiano, di ruolo difensore o centrocampista, vice-allenatore dell'Independiente Santa fe.

Soprannominato El Gladiator, inizia la sua carriera come difensore e successivamente ricopre il ruolo di mediano nella squadra colombiana dell'Independiente Santa Fe nella Categoría Primera A. È considerato dall'emittente colombiana Caracol uno dei giocatori più violenti del calcio colombiano possedendo il record di cartellini rossi rimediati in carriera[1]. Il 23 settembre 2012, nel derby della città di Bogotà contro il Millonarios, riceve la sua 41ª espulsione in incontri ufficiali atterrando con una gomitata il calciatore Jhonny Ramirez e rifilandogli poco dopo un calcio al viso. Per questo gesto riceve una maxi squalifica di 15 giornate e un'ammenda di 500€[2]. Altri episodi di violenza lo avevano già visto protagonista nel 2003 e nel 2005 quando, militante prima nel Deportivo Cali e poi nell'Atletico Nacional, aveva colpito un avversario alla nuca con una ginocchiata e due anni più tardi si era ripetuto con una testata e un successivo colpo proibito allo stomaco.

La sua carriera da professionista ha inizio nel 1996 tra le file del Deportivo Pereira passando poi al Deportivo Cali nel 1998 dove vince il suo primo campionato nazionale. Nel 2001 si trasferisce nel campionato argentino indossando la casacca del Racing Club de Avellaneda aiutando il club nella conquista del Campionato di Apertura. Nel 2004 gioca per il Colón de Santa Fe e l'anno successivo colleziona tre presenze, tutte in Coppa Libertadores, con gli argentini del Boca Juniors. A seguito di questa breve esperienza viene tesserato per la squadra messicana del Puebla Fútbol Club. Nel 2005 decide di ritornare in Colombia giocando prima per l'Atlético Nacional e l'anno successivo per il Millonarios. Dopo una fugace esperienza con il Envigado nella stagione 2010 gioca per il Boyacá Chicó Fútbol Club. Nel 2011 firma un contratto annuale e si trasferisce all'Independiente Santa Fe.

Viene convocato con una certa continuità e schierato come terzino sinistro nella nazionale del suo paese fino al 2008. Nel 2001 conquista la Coppa America.

Racing Club: 2001-2002
Deportivo Cali: 1998
Atlético Nacional: 2005
Ind. Santa Fe: 2012
Colombia 2001
  1. ^ L’ultima follia di Bedoya Recordman di espulsioni: 41, Gazzetta dello Sport, 28 settembre 2012. URL consultato il 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2012).
  2. ^ Gerardo Bedoya conquista il 41º cartellino rosso della sua carriera[collegamento interrotto], 29 settembre 2012.

Collegamenti esterni

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