Gaio
Gaio (in latino Gaius; 110 – 180) è stato un giurista romano.
La sua eccezionale fama tra gli studiosi del diritto romano e del diritto in generale è dovuta al ritrovamento nel 1816 di un manoscritto contenente le Istituzioni, opera in quattro libri (o commentari) che il giurista aveva predisposto a fini didattici e che fotografa con impareggiabile nitidezza il quadro del diritto romano arcaico e preclassico. Si tratta dell'unica opera del periodo classico ad esserci pervenuta direttamente, senza il tramite (e le interpolazioni) dei giuristi giustinianei.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I pochissimi dati sulla vita di Gaio hanno fatto sì che sul giurista romano si siano concentrate opinioni per lo più contrastanti.
L'opinione un tempo dominante era che Gaio fosse un provinciale stabilitosi a Roma, che assunse un praenomen romano. Tale tesi trovava riscontro nella frequenza con la quale Gaio cita autori ed istituzioni greci e orientali.[1]
La sua attività didattica si colloca tra il regno di Antonino Pio ed il regno di Marco Aurelio. Di certo v'è che Gaio morì dopo il 178 d.C., anno in cui fu emanato il Senatoconsulto orfiziano, cui Gaio dedica un commento.
Opere giuridiche
[modifica | modifica wikitesto]Tra le opere di Gaio il posto principale spetta alle Istituzioni. Altre opere del giurista, note attraverso numerosi frammenti ed epitomi post classiche sono le Res cottidianae.
Citazioni celebri
[modifica | modifica wikitesto]«libertas omnibus rebus favorabilior est»
«La libertà è fra tutte le cose la più degna di favore.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ GAIO - Treccani, su Treccani. URL consultato il 2 aprile 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Filippo Briguglio, Introduzione allo studio delle Istituzioni di Gaio, Biblioteca Gaiana, Vol. I, 2015
- Antonio Guarino, Lucio Bove (a cura di), Gaio nel suo tempo. Atti del simposio romanistico, Napoli, 1966
- Tony Honoré, Gaius, Oxford, Clarendon Press, 1962;
- Ferdinand Kniep, Der Rechtsgelehrte Gaius und die Ediktskommentare, Jena, 1910
- Renato Quadrato, Le Institutiones nell'insegnamento di Gaio. Omissioni e rinvii, Jovene, Napoli, 1979
- Renato Quadrato, Gaius dixit, Cacucci editore, Bari, 2010.
- Michele Strina, Livia Rizzo, Le istituzioni di Gaio; traduzione. - Roma: Quinti, 1952. - XV, 266 p.
- Volterra, La prima edizione italiana del Gaio Veronese, in BIDR 83, pp. 262 ss.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Gaio
- Wikisource contiene una pagina in lingua latina dedicata a Gaio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gaio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gàio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Pietro De Francisci, GAIO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Emilio Albertario, GAIO, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
- (EN) Gaius, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (LA) Opere di Gaio, su PHI Latin Texts, Packard Humanities Institute.
- (LA) Opere di Gaio, su digilibLT, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.
- Opere di Gaio, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Gaio, su Open Library, Internet Archive.
- Collectio librorum iuris anteiustiniani in usum scholarum ediderunt Paulus Krueger, Theodorus Mommsen, Guilelmus Studemund, vol. I, Berolini, apud Weidmannos, 1912, pagg. 3-202
- Instituzioni di Gajus Commentarj IV, Verona 1857 (vol. 1), su books.google.it.
- Instituzioni di Gajus Commentarj IV, Verona 1857 (vol. 2), su books.google.it.
- Da "The Roman Law Library" by Y. Lassard & A. Kopter:
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