Fronte Democratico Popolare
Fronte Democratico Popolare | |
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Leader | Palmiro Togliatti Pietro Nenni |
Stato | Italia |
Abbreviazione | FDP |
Fondazione | 28 dicembre 1947 |
Dissoluzione | 18 aprile 1948 |
Partito | Partito Comunista Italiano, Partito Socialista Italiano |
Ideologia | Socialcomunismo Frontismo Antiamericanismo Antifascismo Anticapitalismo Comunismo Marxismo Socialismo democratico |
Collocazione | Sinistra |
Seggi massimi Assemblea Costituente | 169 / 556 (1947)
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Seggi massimi Camera | 183 / 574 (1948)
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Seggi massimi Senato | 117 / 343 (1948)
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Testata | l'Unità, Avanti! |
Il Fronte Democratico Popolare per la libertà, la pace, il lavoro, o semplicemente Fronte Democratico Popolare (FDP), era una federazione politica di sinistra, costituita ufficialmente il 28 dicembre 1947 e formata da:
- Partito Comunista Italiano (PCI), con segretario Palmiro Togliatti;
- Partito Socialista Italiano (PSI), con segretario Pietro Nenni;
e a cui aderirono altre formazioni minori come:
- Alleanza Femminile;
- Alleanza Repubblicana Popolare di Arnaldo Azzi e Silvio Paolucci;[1]
- Costituente della Terra;
- Movimento Rurale;
- Movimento Cristiano per la Pace di Guido Miglioli con Ada Alessandrini[2];
- Movimento di Unità Socialista di Livio Maitan.
Non aderirono alle liste ma preferirono presentarsi con liste autonome, pur in una collocazione a sinistra:
- Partito Cristiano Sociale (PCS);
- Partito Sardo d'Azione (PSd'A).
Inoltre, sempre collocati nell'area della sinistra, si presentarono uniti nel partito di Unità Socialista, formazione che si ispirava ai valori della socialdemocrazia e al socialismo riformista, quei socialisti, guidati da Giuseppe Saragat, usciti dal PSI per contrasti con la linea politica voluta da Nenni.
Simbolo del Fronte Democratico Popolare era il volto di Giuseppe Garibaldi, eroe rivoluzionario del Risorgimento, tinto di bianco (simbolo del pacifismo) incastonato in una stella verde (che indicava il lavoro) con i contorni rossi (segno tipico della sinistra e che completava la serie dei tre colori italiani).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il buon risultato ottenuto alle elezioni comunali e provinciali del 1947, e alle elezioni regionali in Sicilia dell'aprile dello stesso anno, Palmiro Togliatti e Pietro Nenni tentarono la carta del frontismo per battere la Democrazia Cristiana in vista delle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Il "Blocco del Popolo" (così era anche chiamata l'alleanza) ottenne però solo il 31% dei voti alla Camera dei deputati (con 8 137 047 voti) e il 30,76% dei voti al Senato della Repubblica (con 6 969 122 preferenze): pertanto, sia il PSI che il PCI preferirono dichiarare finita questa stagione e formarono due gruppi autonomi nei due rami del Parlamento. Conseguenza di questa sconfitta (la DC superò il 48% dei voti sia alla Camera che al Senato) fu la nascita di tre governi De Gasperi.
Il Fronte si presentò sotto diverso simbolo alle elezioni del 1948 anche in Valle d'Aosta, ottenendo solo il 29,70% alla Camera e il 30,68% al Senato, non riuscendo quindi ad eleggere alcun parlamentare.[3][4]
Risultati elettorali
[modifica | modifica wikitesto]Elezione | Voti | % | Seggi | |
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Politiche 1948 | Camera | 8 137 047 | 30,98 | 183 |
Senato | 7.015.092 | 31,08 | 72 |
Seggi parlamentari del Fronte Democratico Popolare
[modifica | modifica wikitesto]1947-1948
[modifica | modifica wikitesto]Assemblea Costituente (1946) | Seggi
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Partito Comunista Italiano | 104 / 556
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Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria | 65 / 556
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Totale Fronte Democratico Popolare
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169 / 556
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1948
[modifica | modifica wikitesto]I legislatura (1948) | Seggi Camera
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Partito Comunista Italiano[6] | 126 / 574
|
77 / 343
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Partito Socialista Italiano | 57 / 574
|
41 / 343
| ||
Totale Fronte Democratico Popolare
|
183 / 574
|
118 / 343
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Socialisti e comunisti dopo le elezioni del 1948
[modifica | modifica wikitesto]A livello locale, l'alleanza PCI-PSI continuò in maniera corposa fino al 1956, anno in cui Nenni ruppe con i comunisti a causa dell'invasione sovietica dell'Ungheria. Anche quando nacque il Centro-sinistra, tuttavia, i rapporti tra socialisti e comunisti non furono pessimi, e diverse città avevano maggioranze in cui PSI e PCI erano alleati (soprattutto al centro-nord).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Jean-Claude Lescure, De la résistance aux élections de 1948, la métamorphose des républicains italiens, in Parlement[s], Revue d'histoire politique, n. 3, 2018. URL consultato il 31 ottobre 2022.«Paolucci, responsable du parti pour les Abruzzes, après avoir contesté les choix de la direction lors du Congrès, quitte le parti avec Arnaldo Azzi. Ensemble, ils créent un nouveau mouvement, l’Alleanza Repubblicana Popolare, qui s’appuie d’abord sur les sections des Abruzzes fidèles à Paolucci et celles du Latium proches du général Azzi. Ils adhèrent au Front populaire, l’alliance électorale formée par les partis de la Gauche [...]»
- ^ Lucia R. Petese, Ada Alessandrini, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ Archivio Storico delle Elezioni - Camera del 18 aprile 1948 - Circoscrizione Valle d'Aosta, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 novembre 2012.
- ^ Archivio Storico delle Elezioni - Senato del 18 aprile 1948 - Regione Valle d'Aosta, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 novembre 2012.
- ^ Sono inclusi i senatori di diritto secondo la III disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana.
- ^ Inclusi per il Senato gli 11 Democratici di Sinistra.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Rapporti tra il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Italiano
- Sinistra in Italia
- Fronte popolare
- Guerra fredda
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Fronte Democratico Popolare
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