Filippo Vibò di Prales
Giovanni Giuseppe Filippo Gerolamo Vibò di Prales | |
---|---|
Nascita | Torino, 27 maggio 1735 |
Morte | Torino, 7 marzo 1821 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna |
Forza armata | Armata sarda |
Arma | Fanteria |
Grado | Luogotenente generale |
Guerre | Guerre napoleoniche |
Campagne | Campagna d'Italia (1796-1797) |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821)[1] | |
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Giovanni Giuseppe Filippo Gerolamo Vibò conte di Prales (Torino, 27 maggio 1735 – Torino, 7 marzo 1821) è stato un generale italiano, insignito da re Vittorio Emanuele I di Savoia del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Torino il 27 maggio 1735, figlio Carlo Maurizio Maria e della marchesina Teresa Morozzo di Bianzè. Intraprese giovanissimo la carriera militare nell'Armata Sarda. Il 1 ottobre 1789 era tenente colonnello nel Reggimento provinciale di Casale, e promosso colonnello assunse il comando del reggimento.[2] Il 9 gennaio 1792, nominato colonnello, assunse il comando del Reggimento fanteria della Marina. Il 30 marzo 1793 viene promosso brigadiere di fanteria, passando maggior generale il 13 maggio 1794.[2] Il 9 aprile 1795 è nominato governatore in seconda dei forti di Fenestrelle e della valle di Pragelato.[2] Dopo la restaurazione, il 26 luglio 1814 è nominato Gran mastro dell'artiglieria[3] e il 2 agosto assume l'incarico di direttore generale Regie Scuole Teoriche e Pratiche di Artiglieria e Fortificazione che mantenne sino al 1816.[4] Il 2 gennaio 1815 viene promosso generale di fanteria, e il 2 novembre dello stesso anno re Vittorio Emanuele I di Savoia lo insignì del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata.[4] Il 22 settembre 1820 fu nominato Grande della Corona.[4] Si spense a Torino il 7 marzo 1821, nominando suoi eredi i marchesi Morozzo della Rocca.[5] La salma fu sepolta nella Certosa reale di Collegno.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ilari, Shama 2008, p. 513.
- ^ a b c Lo Faso di Serradifalco 2016, p. 452.
- ^ Raccolta per ordine di materie delle leggi, provvidenze, editti ..., Volume 1, 1818, p. 206. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ a b c Ilari, Shama 2008, p. 514.
- ^ Angius 1837, p. 511.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanbattista Adriani, Memorie della vita e dei tempi di Monsignor Gio Secondo Ferrero-Ponziglione, Torino, Tipografia di Ignazio Ribotta, 1856.
- Vittorio Angius, Sulle famiglie nobili della monarchia di Savoia, Volume 4, Torino, Tipografia di Giuseppe Cassone, 1837.
- Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
- Alberico Lo Faso di Serradifalco, Gli ufficiali del Regno di Sardegna dal 1814 al 1821. Vol.2 (PDF), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- I Cavalieri dell'Ordine Supremo del Collare o della Santissima Annunziata, su Blasonario subalpino. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Ugo Berrutti, L'Ordine Supremo della SS.ma Annunziata e la Reale Certosa di Collegno, su Ezio Cristina. URL consultato l'11 gennaio 2022.
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