Fest-noz
Il fest-noz (lett. "festa della notte"; plurale: festoù-noz) è un'antica tradizione della regione francese della Bretagna, consistente in festeggiamenti serali caratterizzati da musica, canti, balli e libagioni, organizzati da ogni singolo comune, generalmente dopo una manifestazione religiosa (come un pardon o una troménie).[1][2][3]
Descrizione dell'usanza
[modifica | modifica wikitesto]I festeggiamenti del fest-noz sono accompagnati dal suono di strumenti tipicamente bretoni quali il biniou, la cornamusa bretone, e la bombarda[1][2][3] e dal ritornello La lala lalè No![1].
Le danze tipiche della festa, che variano da zona a zona, del fest-noz sono la gavotta (tipica della Haute-Cornouaille e della zona di Pontivy), la danza chiamata an-dro (lett. "il cerchio"), la carola, la fisel, l'hanter-dro, la kost er c'hoad, la Laridé e il plinn (queste ultime due caratteristiche della zona di Vannes).[1][2][3]
Durante molte di queste danze, i partecipanti formano delle catene, in genere tenendosi il mignolo l'un l'altro.[1]
Sviluppi moderni della tradizione
[modifica | modifica wikitesto]Dal fest-noz tradizionale ha avuto origine in epoca recente anche un cyber fest-noz, che si svolge in ottobre e che vede la partecipazione, ogni anno, di ca. 100.000 persone e che viene diffuso via internet in 80 diversi Paesi del mondo.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Rey, Daniel, Gente da leggenda, in: Condé Nast Traveller - Bretagna, Ed. Condé Nast, Milano, Marzo 2005, p. 183
- ^ a b c Patitz, Alex, Guide Marco Polo - Bretagna, Mairs Geographischer Verlag, Ostfildern - Hachette, Paris - De Agostini, Novara, 1999
- ^ a b c d Franchi Ivo, Suoni senza frontiere, in: Meridiani - Bretagna, Editoriale Domus, Agosto-Settembre, 2009, p. 109
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fest-noz
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tamm Kreiz, le site du fest-noz, su tamm-kreiz.com.
- Danses bretonnes, su dansesbretonnes.gwalarn.org. URL consultato il 6 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).