Eveline Widmer-Schlumpf
Eveline Widmer-Schlumpf | |
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Presidente della Confederazione Svizzera | |
Durata mandato | 1º gennaio 2012 – 31 dicembre 2012 |
Predecessore | Micheline Calmy-Rey |
Successore | Ueli Maurer |
Consigliera federale | |
Durata mandato | 12 dicembre 2007 – 31 dicembre 2015 |
Predecessore | Christoph Blocher |
Successore | Guy Parmelin |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Borghese Democratico |
Eveline Widmer-Schlumpf (Felsberg, 16 marzo 1956) è una politica e avvocata svizzera.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Membra del Partito Borghese Democratico (PBD), avvocata e notaia grigionese, è stata dal 1998 fino a fine 2007 ministra delle finanze del Cantone dei Grigioni, prima donna a ricoprire questo ruolo; in seguito è stata anche presidente della Conferenza dei ministri cantonali delle finanze. In politica è considerata "figlia d'arte", dal momento che il padre Leon Schlumpf è stato un noto politico e, per 8 anni, anche consigliere federale.
Laureata a Zurigo nel 1981, ha conseguito il diploma di dottorato nel 1990; dal 1987 al 1998 lavora come avvocata, periodo durante il quale viene anche eletta magistrata presso la corte distrettuale di Trin (1985). Ha lasciato la carriera al momento dell'elezione nel Consiglio di Stato Grigionese.
Il 12 dicembre 2007, per iniziativa dei gruppi parlamentari socialista, democratico cristiano e verde, Widmer-Schlumpf venne candidata alla carica di consigliera federale (ministra del governo Svizzero) contro Christoph Blocher, leader e consigliere federale uscente dello stesso partito, l'Unione Democratica di Centro. La sua elezione, al secondo scrutinio, innescò una crisi politica: l'UDC ritirò l'appoggio all'altro suo ministro presente in governo, Samuel Schmid, escludendolo dal gruppo parlamentare, e minacciò di andare all'opposizione se Widmer-Schlumpf avesse accettato l'incarico. Seguendo l'esempio di Francis Matthey, che in analoghe circostanze nel 1993 chiese una settimana di tempo, si riservò di accettare senza partecipare alla cerimonia di giuramento. Tuttavia, al contrario di Matthey che rinunciò all'elezione, Widmer-Schlumpf accettò l'indomani, divenendo 110º consigliera federale della storia svizzera e venendo esclusa anch'ella dalla frazione parlamentare del suo partito.
Il 28 ottobre 2015 annuncia di non volersi ricandidare come consigliera federale.[1] Al suo posto viene eletto il deputato UDC Guy Parmelin. Il 1º aprile 2017 viene nominata alla presidenza della Fondazione per la vecchiaia Pro Senectute.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Voraussetzungen der Konzession bei Radio und Fernsehen. Dissertation. Helbing und Lichtenhahn, Basilea 1990, ISBN 3-7190-1157-7.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Samuel Jaberg, swissinfo.ch, Il ritiro della ministra che ha sancito la fine del segreto bancario - SWI swissinfo.ch, su SWI swissinfo.ch. URL consultato il 24 gennaio 2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eveline Widmer-Schlumpf
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, DE, FR) Eveline Widmer-Schlumpf, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Eveline Widmer-Schlumpf, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Eveline Widmer-Schlumpf, su parlament.ch, Assemblea federale.
- Homepage della conferenza dei direttori cantonali delle finanze (in tedesco), su fdk-cdf.ch. URL consultato il 12 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2007).
- Eveline Widmer-Schlumpf: CV.
- La notizia dell'elezione su swissinfo [collegamento interrotto], su swissinfo.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3129153 · ISNI (EN) 0000 0001 2098 6127 · LCCN (EN) no2012039848 · GND (DE) 112701280 |
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