Esaclorofene
Esaclorofene | |
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Nome IUPAC | |
2,2'-metilenebis(3,4,6-triclorofenolo) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C13Cl6H6O2 |
Massa molecolare (u) | 406.902 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-733-8 |
PubChem | 3598 |
DrugBank | DBDB00756 |
SMILES | C1=C(C(=C(C(=C1Cl)Cl)CC2=C(C(=CC(=C2Cl)Cl)Cl)O)O)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | 164 °C (327 °F) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi R | 24/25-50/53 |
Frasi S | 20-37-45-60-61 [1] |
L'esaclorofene è una sostanza disinfettante e battericida, utilizzata per formulazioni ad uso esterno e per la disinfezione della mucosa orale come saponi e dentifrici.
Si presenta sotto forma di polvere di colore bianco, quasi inodore o con un lieve odore di fenolo.
Assorbito per via cutanea, ad alte concentrazioni può risultare letale.
Sintesi
[modifica | modifica wikitesto]L'esaclorofene si ottiene per condensazione del 2,4,5-triclorofenolo con formaldeide in presenza di acido solforico che funge da disidratante. Si procede facendo reagire l'1,2,4,5-tetraclorobenzene con idrossido di sodio a 160 °C. Poiché la reazione avviene solo in presenza di un eccesso di alcali, accanto al 2,4,5-triclorofenolo necessario per la produzione dell'esaclorofene, si forma anche un suo sottoprodotto di condensazione, la 2,3,7,8-tetraclorodibenzodiossina, meglio nota come diossina, che si forma per condensazione di due molecole di 2,4,5-triclorofenolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su esaclorofene
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) hexachlorophene, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.