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Distomo

Coordinate: 38°26′N 22°40′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Distomo
frazione
Δήμος
Distomo – Veduta
Distomo – Veduta
Localizzazione
StatoGrecia (bandiera) Grecia
PeriferiaGrecia Centrale
Unità perifericaBeozia
ComuneDistomo-Arachova-Antikyra
Territorio
Coordinate38°26′N 22°40′E
Altitudine467 m s.l.m.
Superficie80,5 km²
Abitanti4 368 (2001)
Densità54,26 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale320 05
Prefisso2267
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Distomo
Distomo

Distomo (in greco Δίστομο?) è un ex comune della Grecia nella periferia della Grecia Centrale (unità periferica della Beozia) con 4 368 abitanti secondo i dati del censimento 2001[1].

È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa, detta Programma Callicrate, in vigore dal gennaio 2011[2] ed è ora compreso nel comune di Distomo-Arachova-Antikyra.

Ai piedi del Parnaso, il luogo è conosciuto per il massacro del 10 giugno 1944, quando oltre 218 abitanti del paese furono trucidati dai nazisti in rappresaglia a un agguato partigiano teso al nemico nella vicina Steíri.

Nel 2000 avvenne una visita inattesa degli ufficiati giudiziari greci al Goethe Institut, l'istituto di cultura tedesco, ad Atene. Gli ufficiali, esaminato e valutato il terreno, l'immobile con tutto il contenuto, annunciarono il pignoramento dell'edificio[3]. Il ricavato del sequestro sarebbe servito a risarcire i parenti dei civili massacrati dai nazisti nel villaggio greco.

Fra l'altro, il massimo tribunale greco confermò la sentenza di Livadia del 1997 che condannava la Germania a pagare 56 milioni di marchi ai parenti delle vittime di Distomo[3]. Il cancelliere Gerhard Schröder protestò con Kostas Simitis, il quale promise di risolvere la complicata situazione. Nel 2015 il governo Tsipras approvò la creazione di un Comitato per domandare a Berlino il risarcimento per l'eccidio di Distomo[4].

Il comune è suddiviso nelle seguenti comunità (i nomi dei villaggi tra parentesi):

  • Distomo (Distomo, Agios Nikolaos, Paralia Distomou)
  • Steiri (Steiri, Hosios Loukas)
  1. ^ Censimento 2001 (XLS), su ypes.gr. URL consultato il 2 maggio 2011.
  2. ^ Programma Callicrate (PDF), su ypes.gr. URL consultato il 2 maggio 2011.
  3. ^ a b (EN) Andy Niklaus, Greek victims of Nazi rule win lawsuit against Berlin, su wsws.org, 8 agosto 2000. URL consultato il 26 aprile 2018.
  4. ^ Ettore Livini, La Grecia pronta a sequestrare i beni tedeschi: "Non paga i danni di guerra", su repubblica.it, 11 marzo 2015. URL consultato il 26 aprile 2018.

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