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Diocesi di Amicle

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Amicle
Sede vescovile titolare soppressa
Dioecesis Amyclaeensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Amicle
Mappa della diocesi civile di Macedonia (V secolo)
IstituitaXV secolo
Soppressa1937
StatoGrecia
Diocesi soppressa di Amicle
Suffraganea diPatrasso
Erettacirca XII secolo
SoppressaXIII secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Amicle (in latino: Dioecesis Amyclaeensis) è una sede soppressa e sede titolare soppressa della Chiesa cattolica.

Amicle è il nome dato in contesto ecclesiastico al castello medievale di Nykli[1], nei pressi dell'attuale Tegea in Arcadia. È un'antica sede vescovile del Peloponneso in Grecia, inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Patrasso nel patriarcato di Costantinopoli. La sede vescovile era inizialmente in Nykli, castello che è stato distrutta in seguito alla riconquista bizantina della Morea, poi nel castello di Mouchlì e infine a Tripolizza (oggi Tripoli)[2]

La diocesi è conosciuta dalle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli solo a partire dal XII secolo, epoca in cui verosimilmente venne costituita; il primo vescovo greco noto è della fine del secolo. Almeno dal Trecento è sottomessa al metropolita di Lacedemonia. La sede è soppressa verso la metà dell'Ottocento.

In seguito alla quarta crociata fu eretta una diocesi di rito latino con il nome di dioecesis Amidensis, suffraganea di Patrasso.[3] Le lettere dei papi dell'epoca menzionano in più occasioni la sede di Amicle e i suoi vescovi. In una lettera del 24 marzo 1210 Innocenzo III si lamenta con l'arcivescovo latino di Patrasso per aver consacrato vescovo in modo illegittimo Gilberto, abate di Flavigny, mentre era ancora in vita il vescovo Imberto.[4] Le Quien riporta un documento pontificio, datato 26 agosto 1213, scritto ad un anonimo episcopo Amyclensi, electo Kernicensi.[5] Nel 1215 un anonimo vescovo di Amicle prese parte al primo concilio lateranense. Il 3 agosto 1222 il vescovo Ugo fu sciolto da una scomunica da papa Onorio III; forse lo stesso Ugo, o un altro vescovo anonimo, è menzionato in una lettera dello stesso papa del 13 settembre 1223.[6]

In una lettera dell'11 marzo 1222 papa Onorio III unì la sede di Amicle a quella di Lacedemonia. La stessa decisione fu confermata da papa Innocenzo IV in una lettera del 24 luglio 1245.

Con la scomparsa della diocesi latina, Amicle è divenuta una sede vescovile titolare della Chiesa cattolica, soppressa dopo la morte del suo ultimo titolare, Franciscus Hubertus Schraven, avvenuta nel 1937.

Vescovi latini

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  • Imberto † (menzionato nel 1210)
  • Gilberto † (1210 - ?)
  • Anonimo † (? - 1213 nominato vescovo di Cernizza)
  • Anonimo † (menzionato nel 1215)
  • Ugo † (menzionato il 3 agosto 1222)
  • Anonimo † (menzionato nel 1223)

Vescovi titolari

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  1. ^ (EL) Μανώλης Παπαθανασίου, Κάστρο Νυκλίου, su Καστρολόγος. URL consultato il 2 agosto 2024.
  2. ^ Paraskevas Matalas, Searching for the Amyklaion: For a History of the ‘Discovery’ of the Sanctuary in the Modern Era, in Μουσείο Μπενάκη, vol. 1, n. 11-12, 1º dicembre 2012, pp. 169, DOI:10.12681/benaki.17807. URL consultato il 2 agosto 2024.
  3. ^ Liber Censuum, tomo II, p. 8 e nota 3.
  4. ^ Potthast, Regesta romanorum pontificum, nn. 3943 e 3944.
  5. ^ Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo III, coll. 953-954.
  6. ^ Pressutti, Regesta Honorii papae III, tomo II, nn. 4102, 4103 e 4104.

Collegamenti esterni

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