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Curio

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Curio (disambigua).
Curio
   

96
Cm
 
               
               
                                   
                                   
                                                               
                                                               
   

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Aspetto
Aspetto dell'elemento
Aspetto dell'elemento
argenteo
Linea spettrale
Linea spettrale dell'elemento
Linea spettrale dell'elemento
Generalità
Nome, simbolo, numero atomicocurio, Cm, 96
Serieattinidi
Gruppo, periodo, blocco—, 7, f
Densità13510 kg/m³
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Termine spettroscopico9Do2
Proprietà atomiche
Peso atomico247
Raggio atomico (calc.)174 pm
Raggio covalente169 ± 3 pm
Configurazione elettronica[Rn]5f76d17s2
e per livello energetico2, 8, 18, 32, 25, 9, 2
Stati di ossidazione3 (anfotero)
Struttura cristallinaesagonale
Proprietà fisiche
Stato della materiasolido
Punto di fusione1 613 K (1 340 °C)
Punto di ebollizione3 383 K (3 110 °C)
Volume molare1,805×10−5 mk/mol
Calore di fusione15 kJ/mol
Altre proprietà
Numero CAS7440-51-9
Elettronegatività1,3 (scala di Pauling)
Energia di prima ionizzazione581 kJ/mol
Isotopi più stabili
isoNATDDMDEDP
242Cmsintetico 160 giorniα
fiss.
6,1
 
238Pu
 
243Cmsintetico 29,1 anniα
ε
fiss.
6,169
0,009
 
239Pu
243Am
244Cmsintetico 18,1 anniα
fiss.
5,902
 
240Pu
;
245Cmsintetico 8500 anniα
fiss.
5,623
;
241Pu
;
246Cmsintetico 4730 anniα
fiss.
5,475
 
242Pu
;
247Cmsintetico 1,56×107 anniα5,353243Pu
248Cmsintetico 3,4×105 anniα
fiss.
5,162
 
244Pu
;
250Cmsintetico 9000 anniα
fiss.
β
5,162
 
0,037
246Pu
 
250Bk
iso: isotopo
NA: abbondanza in natura
TD: tempo di dimezzamento
DM: modalità di decadimento
DE: energia di decadimento in MeV
DP: prodotto del decadimento

Il curio è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo Cm e come numero atomico 96.

È un metallo radioattivo transuranico della serie degli attinidi; è prodotto per bombardamento del plutonio con particelle alfa (che sono ioni di elio) e prende il nome dai coniugi Marie e Pierre Curie.

Caratteristiche

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L'isotopo 248Cm è stato prodotto solo in quantità dell'ordine dei milligrammi, ma 242Cm è stato prodotto in quantità di alcuni grammi, sufficiente per misurarne alcune delle proprietà fisiche. 244Cm può essere prodotto sottoponendo il plutonio ad un bombardamento di neutroni. Tracce di curio possono esistere nei minerali dell'uranio come risultato di alcune reazioni di cattura neutronica e decadimenti beta.

Il curio tende ad accumularsi nei tessuti delle ossa, dove la sua radiazione distrugge il midollo osseo bloccando la produzione dei globuli rossi.

Omologo delle terre rare, presenta qualche somiglianza chimica con il gadolinio, ma con una struttura cristallina più complessa. Chimicamente reattivo, in forma metallica è bianco-argenteo; è più elettropositivo dell'alluminio e forma composti in cui ha numero di ossidazione +3 di colore giallo chiaro.

242Cm può essere utile come fonte portatile di energia, dato che genera circa due watt di energia termica per grammo. Trova uso negli stimolatori cardiaci, nelle boe per la navigazione in mare aperto e come alimentazione elettrica per veicoli spaziali.

Del curio sono stati prodotti diversi composti; tra essi si annoverano il diossido (CmO2), il triossido (Cm2O3), il bromuro (CmBr3), il cloruro (CmCl3), il tetrafluoruro (CmF4) e lo ioduro (CmI3).

Il curio fu sintetizzato per la prima volta da Glenn Seaborg, Ralph A. James e Albert Ghiorso nel 1944 all'Università di Berkeley, in California. Dedicarono il nuovo elemento ai coniugi Curie, famosi per avere scoperto il radio e per il loro pionieristico lavoro nel campo degli elementi radioattivi. Fu chimicamente identificato al Metallurgical Laboratory dell'Università di Chicago (oggi Argonne National Laboratory).

Il 242Cm (con un'emivita di 163 giorni) fu prodotto (insieme ad un neutrone libero) per bombardamento con una particella alfa di un bersaglio di 239Pu nel ciclotrone di Berkeley. Louis Werner e Isadore Perlman produssero un campione visibile di idrossido di curio-242 bombardando 241Am con neutroni.

Il curio fu isolato allo stadio elementare per la prima volta nel 1951.

Del curio sono noti 19 isotopi radioattivi aventi masse comprese tra 233,051 e 252,085 u; i più stabili sono 247Cm (emivita di 1,56×107 anni), 248Cm (3,40×105 anni), 250Cm (9000 anni), 245Cm (8500 anni). Tutti i rimanenti isotopi hanno emivite inferiori a 30 anni e la maggior parte di essi inferiore a 33 giorni. Questo elemento presenta anche 4 metastati, il cui più stabile è 244mCm (emivita di 34 millisecondi).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàLCCN (ENsh85034863 · GND (DE4148404-6 · J9U (ENHE987007538486405171 · NDL (ENJA00575294
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