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Common

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Common
Common nel 2018
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereAlternative hip hop[1]
Midwest hip hop
Jazz rap
Political hip hop
Neo soul
Periodo di attività musicale1992 – in attività
Album pubblicati10
Studio10
Sito ufficiale

Common, inizialmente Common Sense, pseudonimo di Lonnie Rashid Lynn (Chicago, 13 marzo 1972), è un rapper, attore e scrittore statunitense.

I suoi genitori, Lonnie Lynn e Mahalia Ann Hines, erano nel campo dell'educazione, in particolare il padre, ex giocatore dell'ABA, prima che diventasse la NBA, divenne consulente per l'infanzia, mentre la madre era preside, e si separarono quando aveva sei anni.[2]

Common nasce e cresce a Chicago dove viene notato per le sue prime espressioni musicali finendo per essere citato in Unsigned Hype Column, rivista musicale The Source. Il primo singolo, Take It EZ, è del 1992 che verrà poi inserito in Can I Borrow a Dollar?, il suo primo album. Altri singoli di quegli anni sono Breaker 1/9 e Soul By The Pound. Nel 1994 pubblica il suo secondo album, Ressurection, dove si distingue la traccia I Used to Love H.E.R., incentrata metaforicamente sull'hip hop che diventa una donna parlandone di come sia scesa a compromessi con il sesso e la violenza, proprio grazie a questo scritto si avvierà una faida con Ice Cube, ex-rapper degli N.W.A..

L'artista cambia poi il suo nome da Common Sense al solo Common. Una volta giunto a New York, firma con Relativity Records nel 1997 e pubblica il suo album One Day It'll All Make Sense, impreziosito dalle collaborazioni di Lauryn Hill, Q-Tip, Erykah Badu, De La Soul, Cee-Lo e Black Thought dei Roots. Entra a far parte della Native Tongues, fra cui si annovera Erykah Badu (con cui Common avrà una lunga relazione), Mos Def e Talib Kweli, i padri fondatori di De La Soul e gli A Tribe Called Quest. Inizia a collaborare con la Rawkus Records per poi realizzare con la MCA Records, nel 2000 Like Water For Chocolate. Nel 2002 Common collabora con Mary J. Blige in Dance for Me e al singolo Love of My Life (An Ode to Hip Hop) di Erykah Badu. Nel dicembre dello stesso anno esce l'album Electric Circus.

Il suo album Be, uscito a maggio 2005 per l'etichetta G.O.O.D. Music, è stato nominato per 4 Grammy Awards nel 2006 (Best rap album, Be; Best rap performance by a duo or group, The Corner (featuring The Last Poets); Best rap/sung collaboration, They Say (feat. Kanye West & John Legend); Best rap song, Testify). Nel 2007 prende parte al film American Gangster di Ridley Scott e duetta con Joss Stone nella canzone Tell Me What We're Gonna Do Now. Avrebbe dovuto interpretare Lanterna Verde nel film di George Miller dedicato alla Justice League, Justice League: Mortal,[3] che a causa dello sciopero degli sceneggiatori e a vari problemi produttivi non fu mai realizzato.

Nel 2008 esce Universal Mind Control, anticipato dall'omonimo singolo, che riscuote un più che buon successo commerciale. Lo stesso anno viene invitato a cantare alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Nel 2009 Ha inciso un duetto con i Jonas Brothers intitolato Don't Change Me for the Crime, inserito nell'album Lines, Vines and Trying Times. Nel 2011 entra a far parte del cast della serie televisiva Hell on Wheels come protagonista nel ruolo di Elam Ferguson, schiavo liberato. Durante la cerimonia degli Oscar 2015 la sua collaborazione con John Legend Glory viene premiata[4] come miglior canzone originale.

Discografia (parziale)

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Album in studio

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  • 2007 – Thisisme Then: The Best of Common

Filmografia parziale

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Common è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ (EN) Common: ‘vile’ or mainstream?, su The 1600 Report. URL consultato il 30 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2020).
  2. ^ (EN) Sweet Home Cook County (PDF), su Cookcountyclerk.com. URL consultato il 5 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2016).
  3. ^ Fabio Mucci, D.J. Cotrona ricorda il defunto Justice League: Mortal, su Everyeye.it, Everyeye Cinema, 15 marzo 2013. URL consultato il 3 settembre 2015.
  4. ^ Tommaso Naccari, John Legend e Common vincono l’Oscar per “Glory”, su RapBurger, 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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