Coordinate: 46°27′47.5″N 11°14′51″E

Castel Freudenstein

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Castel Freudenstein
Castel Lodron
Schloss Freudenstein
Vista del castello
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàAppiano sulla Strada del Vino
IndirizzoStrada Masaccio, 6
Coordinate46°27′47.5″N 11°14′51″E
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel Freudenstein
Informazioni generali
TipoCastello
Termine costruzione1379
Condizione attualeRistrutturato
VisitabileNo
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Castel Freudenstein o Castel Lodron (in tedesco Schloss Freudenstein) è un castello medievale ad Appiano sulla Strada del Vino (BZ). Sorge su un terrazzamento collinare che sovrasta la frazione di San Michele (St. Michael in Eppan).

Le prime documentazioni risalgono al 1379, ma la costruzione dev'essere di molto precedente ed è forse riconducibile ai conti d'Appiano. È difficile tuttavia essere più precisi, per le continue modifiche a cui fu sottoposto nel corso dei secoli.

La zona era governata da due famiglie: gli Eysenbrand von Freudenstein e i Fuchs von Fuchsberg. Non è chiaro chi l'abbia fatto costruire, ma il nome fa propendere per i primi. Di certo, dalle documentazioni, già nel XV secolo i Fuchs, che ebbero l'intera castellania, ne risultavano proprietari.

Nel XVI secolo Jakob Fuchs fece restaurare il castello e fece costruire (1519) la cappella dedicata a Sant'Anna che si trova fuori dall'ingresso. Alla morte di Jakob la famiglia si estinse e il castello passò di mano in mano, venendo raramente abitato.

I nobili trentini de' Bellini lo acquistarono all'asta nel 1716 e da questi passò ad un parente acquisito, Antonio Fortunato di Lodron, da cui al castello Ettore Tolomei ha voluto dare il nome italiano di Castel Lodron, mai entrato nel uso comune.

Gli ultimi lavori che hanno cambiato aspetto al castello sono quelli avvenuti tra il 1860 e il 1897, quando era di proprietà dell'archeologo Heinrich von Siebold.[1]

Nel 1918 fu acquistato da un capitano ungherese, Mikuleczky, i cui eredi lo vendettero.

Caratteristiche del castello sono le due torri, una con merlatura guelfa, l'altra ghibellina. Altro aspetto piuttosto celebre è la conservazione di una sala adibita a "sala da bere", riconoscibile dal "vomitorio", con le iscrizioni degli antichi convitati.

  1. ^ H. Körner - H. Walravens, «Siebold Heinrich Frh. von», in Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950 (ÖBL), vol. 12, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2005, p. 230. ISBN 3-7001-3580-7
  • (DE) Walter Landi - Martin Laimer, Freudenstein, in Tiroler Burgenbuch, vol. X: Überetsch und Südtiroler Unterland, Bolzano, Athesia, 2011, pp. 165–190. ISBN 978-88-8266-780-1

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