L'inizio dei rossazzurri fu con due pareggi interni, con Torino e Sampdoria, e due sconfitte esterne, rispettivamente con l'Udinese di Zico e il Milan. La vittoria casalinga ai danni del Pisa, ottenuta grazie a una doppietta di Aldo Cantarutti, fu l'unico successo della stagione. Nonostante l'arrivo a ottobre di Andrea Carnevale, futuro nazionale, dal Cagliari, il Catania colò a picco, e in seguito a una sconfitta contro la Fiorentina, raggiunse l'ultimo posto della classifica per non lasciarlo più.
Neanche il cambio di allenatore, Giovan Battista Fabbri per Gianni Di Marzio, impresse una svolta al torneo della squadra etnea. Le ultime cinque gare interne si disputarono su campo neutro, a seguito dell’invasione di campo contro l'arbitro il 12 febbraio 1984. Il Catania quindi tornò in Serie B con solo una partita vinta su 30 e con il minimo storico di solo 12 punti fatti.
In Coppa Italia il Catania ha disputato prima del campionato il settimo girone di qualificazione, che ha promosso agli ottavi di finale Verona e Reggiana, ottenendo una vittoria e due pareggi.
^L'invasione campo di un tifoso catanese prontamente sedata, dopo l'annullamento di una rete di Cantarutti, costerà al Catania di non poter giocare al Cibali per il resto del campionato.