Bette Davis Eyes (Kim Carnes)

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Bette Davis Eyes
singolo discografico
ArtistaKim Carnes
Pubblicazione9 marzo 1981
Durata3:48
Album di provenienzaMistaken Identity
GenerePop rock
New wave
Synth pop[1]
EtichettaEMI
ProduttoreVal Garay
NoteGrammy Award Registrazione dell'anno 1982
Grammy Award Canzone dell'anno 1982
Certificazioni originali
Dischi d'oroDanimarca (bandiera) Danimarca[2]
(vendite: 45 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[3]
(vendite: 1 000 000+)
Dischi di platinoCanada (bandiera) Canada[4]
(vendite: 150 000+)
Francia (bandiera) Francia[5]
(vendite: 1 000 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[6]
(vendite: 600 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[7]
(vendite: 60 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia[8]
(vendite: 100 000+)
Kim Carnes - cronologia
Singolo precedente
(1980)
Singolo successivo
(1981)

Bette Davis Eyes è un singolo di Kim Carnes del 1981, basato sull'omonimo brano interpretato da Jackie DeShannon.

Descrizione

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Secondo il produttore Val Garay, la demo della canzone sembrava una "canzone di Leon Russell, forse per quell'inciso di tastiera a tempo di polka."[9]

Il tastierista Bill Cuomo riscrisse per Kim Carnes la partitura, inserendo un nuovo riff ottenuto grazie all'uso di sintetizzatori, cosicché il brano poté essere inciso, sia pure all'interno di uno studio di registrazione, in maniera live, ovvero in un'unica registrazione in continuo.[10]

La stessa Bette Davis, l'attrice menzionata nel titolo e nel testo della canzone, ammise di essere un'ammiratrice di questa canzone e volle conoscere personalmente Kim Carnes e i cantautori che crearono la canzone o che lavorarono attorno ad essa, per ringraziarli di averla resa "parte dei tempi moderni".[11]

Video musicale

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Il video musicale girato per il lancio della canzone fu diretto da Russell Mulcahy.[12]

Tracce

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  1. Bette Davis Eyes – 3:45
  2. Miss You Tonite – 5:11

Successo commerciale

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Il brano rimase nove settimane in vetta alla Billboard Hot 100, sia pure non consecutive (l'interruzione di una settimana fu dovuta alla canzone Stars on 45 Medley), garantendo un successo all'album che lo conteneva, Mistaken Identity. Il singolo risultò il più venduto negli Stati Uniti nel 1981,[13] e il secondo nella decade anni ottanta dopo Physical di Olivia Newton-John.[14] Raggiunse la vetta delle classifiche anche in altri ventuno paesi,[11] fra cui Germania, Australia, Svizzera, Norvegia, Francia e Italia, dove interruppe il lungo dominio di Nikka Costa con (Out Here) On My Own.[15] Ebbe solo un successo relativo nelle classifiche del Regno Unito (Official Singles Chart), piazzandosi in decima posizione. Nel 1982 vinse il Grammy Award come miglior canzone e miglior disco dell'anno.

Bette Davis Eyes raggiunse la dodicesima posizione nella classifica Billboard's All Time Top 100.[16]

Classifiche

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Classifiche di fine anno

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Classifica (1981) Posizione
Australia[17] 6
Austria[28] 16
Belgio (Fiandre)[29] 37
Canada[30] 2
Francia[31] 4
Germania[32] 10
Italia[23] 6
Nuova Zelanda[33] 6
Spagna[25] 3
Stati Uniti[13] 1
Sudafrica[34] 2
Svizzera[35] 2

Classifiche di fine decennio

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Classifica (1980-89) Posizione
Stati Uniti[14] 2

Note

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  1. ^ Le più famose canzoni synth-pop degli anni 80, su ilmeglioditutto.it, 20 agosto 2021. URL consultato il 24 marzo 2022.
  2. ^ (DA) Bette Davis Eyes, su IFPI Danmark. URL consultato il 10 agosto 2023.
  3. ^ (EN) Kim Carnes - Bette Davis Eyes – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 25 novembre 2020.
  4. ^ (EN) Bette Davis Eyes – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 25 novembre 2020.
  5. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 25 novembre 2020. Selezionare "Kim CARNES" e premere "OK".
  6. ^ (EN) Bette Davis Eyes, su British Phonographic Industry. URL consultato il 30 settembre 2023.
  7. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 3 luglio 2024. Digitare "Kim Carnes" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  8. ^ Bette Davis Eyes (certificazione), su FIMI. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  9. ^ Legendary Producer Val Garay Archiviato il 5 novembre 2013 in Internet Archive.
  10. ^ Blair Jackson, Classic Tracks: Kim Carnes' "Bette Davis Eyes" Archiviato il 13 luglio 2014 in Internet Archive.
  11. ^ a b (EN) Fred Bronson, Billboard Book of Number One Hits, 3ª ed., Billboard Publications, 1992, p. 543, ISBN 0-8230-8298-9.
  12. ^ 80sonVEVO GAMV Takeover Week 9 w/ FEATURED VIDEO Kim Carnes' "Bette Davis Eyes", su goldenageofmusicvideo.com, 20 marzo 2013. URL consultato il 9 novembre 2015.
  13. ^ a b (EN) Billboard Top 100 - 1981, su longboredsurfer.com. URL consultato il 25 novembre 2020.
  14. ^ a b (EN) The Top 20 Billboard Hot 100 Hits of the 1980s, su Billboard. URL consultato il 25 novembre 2020.
  15. ^ Bette Davis Eyes, su Hit Parade Italia. URL consultato il 25 novembre 2020.
  16. ^ Vedi: Billboard.com
  17. ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  18. ^ a b c d e f g h i (NL) Kim Carnes - Bette Davis Eyes, su Ultratop. URL consultato il 25 novembre 2020.
  19. ^ (EN) Top Singles - May 30, 1981, su Library and Archives Canada. URL consultato il 25 novembre 2020.
  20. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  21. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su InfoDisc. URL consultato il 25 novembre 2020. Selezionare "Kim CARNES" e premere "OK".
  22. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 25 novembre 2020.
  23. ^ a b I singoli più venduti del 1981, su Hit Parade Italia. URL consultato il 25 novembre 2020.
  24. ^ (EN) Official Singles Chart: 17 May 1981 - 23 May 1981, su Official Charts Company. URL consultato il 25 novembre 2020.
  25. ^ a b (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  26. ^ a b (EN) Kim Carnes – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 25 novembre 2020. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  27. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 - 1989 Acts (C), su rock.co.za. URL consultato il 25 novembre 2020.
  28. ^ (DE) Jahreshitparade 1981, su austriancharts.at. URL consultato il 25 novembre 2020.
  29. ^ (NL) Jaaroverzichten 1981, su Ultratop. URL consultato il 25 novembre 2020.
  30. ^ (EN) Top 100 Singles of 1981, su Library and Archives Canada. URL consultato il 25 novembre 2020.
  31. ^ (FR) Top - 1981, su top-france.fr. URL consultato il 25 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2016).
  32. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1981, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 25 novembre 2020.
  33. ^ (EN) Top Selling Singles of 1981, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 25 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  34. ^ (EN) Top 20 Hit Singles of 1981, su rock.co.za. URL consultato il 25 novembre 2020.
  35. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1981, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 25 novembre 2020.

Collegamenti esterni

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