Baratili San Pietro
Baratili San Pietro comune | |
---|---|
(IT) Baratili San Pietro (SC) Boàtiri | |
Chiesa di San Pietro | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Alberto Pippia (lista civica) dall'11-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022) |
Territorio | |
Coordinate | 39°59′34″N 8°33′20″E |
Altitudine | 11 m s.l.m. |
Superficie | 6,1 km² |
Abitanti | 1 193[1] (31-3-2024) |
Densità | 195,57 ab./km² |
Comuni confinanti | Nurachi, Oristano, Riola Sardo, San Vero Milis, Zeddiani |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09070 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095011 |
Cod. catastale | A621 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) baratilesi (SC) boatiresus |
Patrono | san Pietro |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Baratili San Pietro all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Baratili San Pietro (Boàtiri in sardo) è un comune italiano di 1 193 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione del Campidano di Oristano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del paese è di origine preromana[3]. Territorio abitato in epoca fenicia, dipendente da Tharros, nel Medioevo appartenne al Giudicato d'Arborea e fece parte della curatoria del Campidano di Oristano, col solo nome di Baratili. Nel 1410, alla caduta del giudicato, entrò a far parte del Marchesato di Oristano, concesso prima ai Cubello e poi a Leonardo Alagon. Alla definitiva sconfitta degli arborensi divenne un feudo aragonese. Nel 1767 fu incorporato nel Marchesato d'Arcais, feudo dei Flores Nurra, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale. Nel 1864 la denominazione del Comune divenne quella di Baratili San Pietro. Nel 1927 il comune fu soppresso e aggregato a quello di Riola Sardo. Recuperò la propria autonomia nel 1945.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del Comune di Baratili San Pietro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 ottobre 2006.[4]
«Stemma interzato in fascia: il primo, di verde, alle lettere maiuscole B S P, ordinate in fascia, d'oro; il secondo, di rosso, ai due grappoli d'uva d'oro, muniti di tralcio, al naturale, pampinosi di due, di verde; il terzo, di azzurro, all'imbarcazione di canne palustri (fassoi), d'oro, la prua a destra. Ornamenti esteriori da Comune»
I fassonis ("fascioni") erano imbarcazioni originarie dei paesi di Cabras e di Santa Giusta, usate anticamente per la pesca lacustre che venivano realizzate con is fenus, i fasci di fieno palustre, legati insieme con corde di giunco intrecciate, a formare scafi piatti, lunghi circa 4 m con prua appuntita e poppa tronca.[5]
Il gonfalone è costituito da un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Baratili San Pietro è il campidanese oristanese.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Gastronomia
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è particolarmente rinomato per un vino bianco da dessert, la "Vernaccia", nome del vitigno tipico che domina i paesaggi pianeggianti. Annualmente, nel periodo di agosto, si svolge la tipica sagra, nominata "sagra della vernaccia"
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Super User, Notizie Storiche, su comune.baratilisanpietro.or.it. URL consultato il 21 maggio 2018.
- ^ Emblema del Comune di Baratili San Pietro (Oristano), su presidenza.governo.it, Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2006. URL consultato il 18 ottobre 2020.
- ^ Is Fassonis, su espasar.wixsite.com. URL consultato il 18 ottobre 2020.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 4 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Baratili San Pietro
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Baratili San Pietro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.baratilisanpietro.or.it.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.