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Antipatharia

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Antipatharia
Antipathella subpinnata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoRadiata
PhylumCnidaria
ClasseAnthozoa
SottoclasseHexacorallia
OrdineAntipatharia
Milne-Edwards & Haime, 1857
Famiglie

Gli Antipatari (Antipatharia Milne-Edwards & Haime, 1857) sono un ordine di coralli della sottoclasse degli esacoralli[1], che comprende i cosiddetti coralli neri.

Sono esacoralli che formano colonie ramificate, con scheletro assiale di colore marrone o nero, composto da una sostanza organica nota come antipatina, ricoperto da un sottile cenosarco.

I polipi hanno una simmetria esamerica, con setti singoli presenti in multipli di sei, una caratteristica in comune coi soli Ceriantharia (le anemoni tubiformi). I tentacoli, al numero di sei, sono spessi e corti[2]. I polipi possono essere di quasi tutti i colori.[3] Alcuni coralli hanno anche "tentacoli spazzini", che possono crescere fino a raggiungere i 15 mm.[4] Anche se i singoli polipi sono sessuati singolarmente, le colonie intere sono tipicamente considerate ermafrodite.[5]

Lo scheletro di questi coralli cresce seguendo forme peculiari. Così ritroviamo nei coralli neri formazioni a frusta, albero, ventaglio o spirale. Le dimensioni delle colonie variano, da 10 a 300 cm di lunghezza, anche se i polipi possono essere piccoli, in generale nell'ordine del millimetro.[6][7] Gli scheletri sono anche rivestiti da piccole punte sui 0,5 mm[6] e con grosse variazioni in termini di dimensioni, proporzioni e struttura.[8] Uno strato di "corteccia" si forma intorno allo scheletro mentre il corallo cresce.[4]

A differenza della maggior parte degli altri coralli, i coralli neri non hanno alcuna protezione contro materiali abrasivi, come sabbia e rocce, e mancano di sviluppo muscolare che possa aiutarli a nascondersi. A causa di ciò, i sedimenti marini possono lacerare i tessuti molli, provocando la morte dei coralli. In risposta a questo pericolo, i coralli vivono vicino alle fessure, il che gli permette di proteggere gran parte del loro corpo.[9]

A causa della loro predilezione per le acque profonde e povere di luce, gli antipatari sono tradizionalmente stati considerati come coralli azooxantellati, cioè prive di zooxantelle endosimbionti. Recenti studi hanno permesso di dimostrare, almeno in alcune specie delle famiglie Antipathidae, Aphanipathidae e Myriopathidae, la presenza di zooxantelle del genere Symbiodinium.[10][11]

Distribuzione e habitat

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Gli antipatari sono diffusi in tutti i mari del mondo, compresi i mari polari, a profondità comprese tra 20 e 8600 m.[8]

L'ordine comprende le seguenti famiglie[1]:

Alcune specie

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  1. ^ a b (EN) Antipatharia, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 25/2/2020.
  2. ^ Antipatari, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 19/3/2020.
  3. ^ (EN) Marzia Bo, Isolation and identification of chitin in the black coral Parantipathes larix (Anthozoa: Cnidaria), in International Journal of Biological Macromolecules, vol. 51, 1–2, 21 aprile 2012, pp. 129–137, DOI:10.1016/j.ijbiomac.2012.04.016, PMID 22546360.
  4. ^ a b (EN) W. M. Goldberg, K. R. Grange e A. L. Zuniga, The Structure of Sweeper Tentacles in the Black Coral Antipathes fiordensis, in The Biological Bulletin, vol. 179, n. 1, agosto 1990, pp. 96-104, DOI:10.2307/1541743, JSTOR 1541743, PMID 29314907.
  5. ^ Marzia Bo e Tim Wijgerde, Black corals, su reefs.com, Reefs. URL consultato il 4 maggio 2020.
  6. ^ a b (EN) Spotlight on Antipatharians (Black Corals), su No Bones. URL consultato il 29 maggio 2020.
  7. ^ Corallo nero: Hawaii State Gem, su State Symbols USA. URL consultato il 13 settembre 2019.}
  8. ^ a b (EN) Opresko D., Spotlight on Antipatharians (Black Corals), su nmnh.typepad.com, Smithsonian National Museum of Natural History.
  9. ^ Daniel Wagner, The biology and ecology of Hawaiian black corals (Cnidaria : Anthozoa: Hexacorallia: Antipatharia), tesi di dottorato, University of Hawaii at Manoa, dicembre 2011.
  10. ^ (EN) Daniel Wagner et al., Azooxanthellate? Most Hawaiian black corals contain Symbiodinium, in Proc Biol Sci, vol. 278, n. 1710, 2011, pp. 1323–1328.
  11. ^ (EN) Bo M., Baker A.C., Gaino E., Wirshing H.H.,Scoccia F., Bavestrello G., First description of algal mutualistic endosymbiosisin a black coral (Anthozoa: Antipatharia) (PDF), in Mar Ecol Prog Ser, vol. 435, 2011, pp. 1–11.

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Collegamenti esterni

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