[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Stadio dei Marmi

Coordinate: 41°56′01.32″N 12°27′28.35″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando lo stadio di Carrara, vedi Stadio dei Marmi (Carrara).
Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”
Vista aerea dello stadio nel 2024
Informazioni generali
StatoItalia (bandiera) Italia
UbicazioneV.le dello stadio dei Marmi, 00194 Roma
Inizio lavori1928
Inaugurazione4 novembre 1932
ProprietarioSport e Salute
GestoreComitato olimpico nazionale italiano
ProgettoEnrico Del Debbio
Intitolato aPietro Mennea
Informazioni tecniche
Posti a sedere5 280
StrutturaPianta ovale
Pista d’atletica6 corsie
Mat. del terrenotappeto erboso
Mappa di localizzazione
Map

Lo stadio dei Marmi “Pietro Mennea” è un impianto sportivo di Roma dedicato principalmente all'atletica leggera.

Costruito tra il 1928 e il 1932 e inaugurato come Stadio dei Marmi, sorge all'interno del Foro Italico e nacque come estensione dell'Accademia fascista maschile di educazione fisica per gli allenamenti quotidiani dei suoi allievi. Dal 12 settembre 2013 accanto al suo nome originale figura l'intitolazione a Pietro Mennea, velocista italiano detentore per 17 anni del record mondiale sui 200 metri piani.

Storia e descrizione

[modifica | modifica wikitesto]
Una parata militare negli anni 1930
Vista interna dello stadio nel 2011, prima della finale del campionato italiano di rugby a 13
Particolare delle gradinate e delle statue in marmo, nonché dell'attigua Palazzina H del CONI (sullo sfondo).

Lo stadio, ispirato alla Grecia classica, è stato progettato nel 1928 da Enrico Del Debbio insieme al primo piano generale dell'allora Foro Mussolini, e venne portato a termine e inaugurato nel 1932.

Le gradinate perimetrali in marmo bianco di Carrara furono ottenute sopraelevando il terreno di 5,50 m. I due corpi di fabbrica affiancati che delimitano l'accesso al campo sono destinati ai servizi e ai magazzini per gli attrezzi. Infine, sulle gradinate furono poste 60 statue marmoree raffiguranti diverse attività sportive (con in più altre 4 statue bronzee).

Gli artisti prescelti per la progettazione dello stadio avrebbero anche dovuto sovrintendere, dietro compenso di 10.000 lire, alle successive fasi della lavorazione. Il progetto prevedeva che, per le caratteristiche sue proprie, fosse possibile utilizzarlo solo per manifestazioni ginnico-sportive e non per il calcio, per il quale sarà successivamente costruito l'adiacente stadio dei Centomila (1953). La sua capienza è di circa 5.280 posti.

Dalla fine degli anni 1950 il campo di gioco dello Stadio fu destinato all'hockey su prato, in vista dei Giochi olimpici estivi di Roma 1960. Durante la rassegna a cinque cerchi, lo stadio dei Marmi ospitò numerose partite dei gironi di qualificazione e delle semifinali.

Dopo i Giochi, e fino alla metà degli anni 1970, il terreno di gioco restò prevalentemente utilizzato per incontri internazionali e per le partite della Serie A di hockey su prato.

Il 23 giugno 1996 vi si giocò l'VIII Silverbowl, vinto dai Nightmare Piacenza sugli Elephants Catania per 35 a 20. Ha ospitato, inoltre, la finale del campionato italiano di rugby a 13 2010-11 tra i Gladiators Roma XIII e Rex Albinea Reggio Emilia.

Nel 2011, presso lo Stadio dei Marmi, si è svolta la Finale Nazionale di Gazzetta Cup 2011, il più grande torneo nazionale di calcio a 5 e a 7 organizzato da La Gazzetta dello Sport in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano. Per l'occasione, la cornice dello Stadio dei Marmi fu gremita da centinaia di bambini, mentre gli spalti furono riempiti da centinaia di spettatori.[1]

Attualmente lo stadio è utilizzato soprattutto per gare e attività legate all'atletica leggera.

Dal 12 settembre 2013 lo stadio dei Marmi è intitolato al velocista italiano Pietro Mennea.[2]

Nel 2024 l'impianto è stato riqualificato e utilizzato come area di riscaldamento e allenamento per gli atleti impegnati nei XXVI campionati europei di atletica leggera, svolti nell'adiacente stadio Olimpico.[3]

Quasi tutte le 60 statue dello stadio dei Marmi furono offerte da una delle province d'Italia, che allora (al 1935) erano 94.[4]

Ognuna tra le statue offerte in questo modo reca sul piedistallo il nome della rispettiva provincia.

Elenco delle Statue dello Stadio dei Marmi del Foro Italico[5]
Num. Titolo Autore Anno Provincia donatrice Immagine
A Lotta greco-romana (bronzo) Aroldo Bellini 1932
B Lotta libera (bronzo) Aroldo Bellini 1932
C Uomo col giavellotto (bronzo) Aroldo Bellini 1933
D Giovanetto arciere (bronzo) Aroldo Bellini 1933
1 Ercole Silvio Canevari 1931 Roma
2 Atleta che si massaggia (Nuotatore) Carlo De Veroli 1931 Napoli
3 Atleta scalatore Eugenio Baroni 1933 Aosta
4 Discobolo Aroldo Bellini 1931/1932 Imperia
5 Atleta che saluta Aldo Buttini 1931 Massa Carrara
6 Atleta con clava (ginnasta) Ercole Drei 1932 Lecce
7 Lanciatore di palla Aroldo Bellini 1931 Cremona
8 Lottatore (massaggiatore) Aroldo Bellini ? Potenza
9 Timoniere Nicola D’Antino 1932 Pescara
10 Saltatore con l’asta Aldo Buttini 1933 Trieste
11 Pugilatore in guardia Carlo De Veroli 1931 Sassari
12 Lanciatore della palla di ferro Tommaso Bertolino 1930-1935 Pistoia
13 Sciatore Nicola D’Antino 1932 Aquila degli Abruzzi
14 Pugilatore che si fascia la mano Francesco Messina 1931-1933 Mantova
15 Podista (Maratoneta) Carlo De Veroli ? Novara
16 Atleta con strigile Aroldo Bellini ? Catania
17 Lanciatore di giavellotto Aldo Buttini 1932 Perugia
18 Giocatore di tennis Libero Andreotti e Antonio Berti ? Parma
19 Discobolo Enrico Martini ? Frosinone
20 Giocatore di tennis Aldo Buttini 1933 Ragusa
21 Pugilatore a mani nude Aldo Buttini 1932 Chieti
22 Atleta vittorioso che saluta Angelo Biancini 1933 Trapani
23 Tuffatore Aroldo Bellini 1931/1932 Pola
24 Pugilatore Francesco Messina 1931-1933 Ascoli Piceno
25 Atleta con pallone (Giocatore di calcio) Bernardo Morescalchi 1931 Catanzaro
26 Atleta al timone Tommaso Bertolino ca. 1935 Enna
27 Lanciatore di palla Nino Cloza ? Piacenza
28 Atleta Omero Taddeini 1932 Arezzo
29 Fiondatore Romeo Gregori 1932 Pavia
30 Atleta in riposo Tommaso Bertolino ? Gorizia
31 Lanciatore di martello (Giovane atleta col gagliardetto) Aldo Buttini 1932 Fiume
32 Giuocatore di pallone col bracciale (Pilibulus) Aroldo Bellini 1932 Forlì
33 Atleta su barca a vela Eugenio Baroni 1933 Venezia
34 Marciatore (Podista) Aroldo Bellini 1932 Torino
35 Lottatore Aroldo Bellini 1931/1932 Treviso
36 Atleta con l’asta Aldo Buttini 1936
37 Lanciatore di palla vibrata Oddo Aliventi 1931 Caltanissetta
38 Discobolo in riposo Nicola Rubino 1930
39 Pugile vittorioso (lottatore che saluta) Carlo De Veroli 1932 Milano
40 Pugile che si asciuga Aldo Buttini 1938
41 Sciatore Carlo De Veroli 1931/1932 Bolzano
42 Giuocatore di hockey Aroldo Bellini ca. 1935
43 Arciere Bernardo Morescalchi 1932 Ravenna
44 Arciere Silvio Canevari 1930/1931 Rovigo
45 Lanciatore di giavellotto Attilio Selva 1930 Messina
46 Pugilatore Attilio Selva 1930 Rieti
47 Discobolo Attilio Selva 1930 Siena
48 Fromboliere Attilio Selva 1930 Alessandria
49 David Silvio Canevari 1930/1931 Pisa
50 Lanciatore della sfera Aroldo Bellini 1931/1932 Macerata
51 Eroe medioevale Aroldo Bellini ?
52 Lanciatore di disco Tommaso Bertolino 1931 Palermo
53 Atleta col fascio littorio Aroldo Bellini ? Littoria
54 Calciatore in riposo Carlo De Veroli 1931 Bari
55 Ercole cacciatore Eugenio Baroni 1933 Ancona
56 Pugilatore in riposo Carlo De Veroli 1931 Siracusa
57 Lanciatore di pietra Aroldo Bellini 1932/1933 La Spezia
58 Atleta scalatore Eugenio Baroni 1933 Bergamo
59 Atleta che si asciuga (Nuotatore) Carlo De Veroli 1932 Livorno
60 Ercole Silvio Canevari 1931 Brindisi
  1. ^ Massimiliano Dilettuso, «All'ombra del tricolore bambini di tutta Italia ed emozioni senza fine», in La Gazzetta dello Sport, 11 ottobre 2011.
  2. ^ Valerio Piccioni, Mennea day, al grande Pietro intitolato lo Stadio dei Marmi, su gazzetta.it, 12 settembre 2013.
  3. ^ Roma 2024, un mese agli Europei d’Atletica: svelate le medaglie e la pista dell’Olimpico. Nepi: “Li renderemo magici”, su sportesalute.eu, 7 maggio 2024.
  4. ^ Altre 4 statue analoghe si trovano in altrettante nicchie sulle facciate esterne del Palazzo H: verso il lungotevere Atleta donato da Trento e Giocatore di bocce donato da Udine, mentre verso lo stadio stesso Rematore in riposo donato da Genova e Pugile vittorioso donato da Viterbo.
  5. ^ Hildegard Schmid, Appendice, in Bruno Mantura (a cura di), Il corpo in corpo. Schede per la cultura italiana 1920-1940, Roma, De Luca edizioni d'arte, 1990, pp. 135-137.
  • AA.VV., Attraverso l'Italia, Roma, Milano, CTI, 1942.
  • Francesco Longo, Il cuore dentro alle scarpe. Sport e storie a Roma, Roma, 66thand2nd, 2022.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN241218536 · GND (DE4631559-7