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Voce principale: Tour dei Litfiba.

Il Terremoto Tour è stata una tournée della rock band italiana Litfiba, svoltasi in Italia e nel resto d'Europa nel corso del 1993. Così come il disco di riferimento, il tour è ricordato comunemente come quello più pesante a livello musicale nella carriera deila band.

Terremoto Tour
Tour di Litfiba
AlbumTerremoto
InizioItalia (bandiera) Milano
13 gennaio 1993
FineItalia (bandiera) Reggio Emilia
12 settembre 1993
Spettacoli74
50 Italia (bandiera) Italia
13 Francia (bandiera) Francia
5 Belgio (bandiera) Belgio
4 Svizzera (bandiera) Svizzera
1 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo
1 Danimarca (bandiera) Danimarca
Cronologia dei tour di Litfiba
El Diablo Tour Spirito Tour

Dopo uno showcase di presentazione dell'album tenuto al Rolling Stone di Milano il 13 gennaio,[1] la band ai primi di febbraio si spostò in Costa Azzurra per mettere a punto lo show. Per una settimana provarono all'interno de La Palestre, una struttura presso Le Cannet, e l'11 febbraio tennero la prova generale gratuita aperta al pubblico.[2][3] Dopo quattro giorni la prima parte del tour partì ufficialmente dal palasport di Trieste, toccando diciotto città italiane, con date raddoppiate a Milano, Torino e Firenze. La data di Firenze del 25 febbraio fu registrata dalla Rai e trasmessa in diretta radio e successivamente in TV su Raiuno nello speciale "Notte Rock RAI".

Il tour invernale riscosse un grosso successo, facendo registrare incassi per ben 8 miliardi di lire con una media di settemila spettatori per concerto.[4][5] Un risultato inedito per una rock band italiana.

Nel mese di aprile il tour proseguì in Europa, con date in Francia, Belgio, Lussemburgo e Svizzera, per chiudersi a Roma, al concerto del Primo Maggio, durante il quale Pelù si scagliò in diretta televisiva contro Papa Giovanni Paolo II, accusandolo di interessarsi troppo ad argomenti relativi al sesso. Facendo riferimento alle condanne della chiesa su l'uso del profilattico come mezzo contraccettivo ma, che era soprattutto un metodo valido per combattere le malattie sessualmente trasmissibili, come l'AIDS. Nella stessa serata si fece notare per un gesto provocatorio durante l'intervista con Vincenzo Mollica. Nel tentativo di lanciare un messaggio di prevenzione per la lotta all'AIDS infilò un preservativo sul microfono del giornalista, che in diretta non reagì ma in realtà si arrabbiò moltissimo con il cantante, interpretando il gesto come una provocazione nei suoi confronti.[6][7] L'uscita del cantante fiorentino provocò una grossa reazione pubblica sui giornali e aumentò l'attenzione e le critiche nei confronti della band e sull'imminente trance estiva del tour che sarebbe partita a luglio.

Già a fine giugno però la band partì nuovamente per l'estero per esibirsi in alcuni festival, tra cui quello di Roskilde, in Danimarca. Considerato tra i più rinomati e longevi tra i festival rock in Europa, evento unico e storico per un gruppo rock italiano. In un cartellone che comprendeva tra gli altri Jamiroquai, Anthrax e New Order; i Litfiba si esibirono nel tardo pomeriggio del 3 luglio sul Green Stage, appena prima degli svedesi Electric Boys e dei Porno for Pyros.

I concerti italiani ripartirono il 22 luglio da Monza per proseguire tutta l'estate fino al concerto conclusivo del 12 settembre alla Festa dell'Unità di Reggio Emilia.[8][9]

La trance estiva può essere segnalata come l'unica vera occasione in cui la band è riuscita a fare il grande salto per esibirsi in stadi di media dimensione, come le date tenute allo Stadio Brianteo di Monza, all'Olimpico di Roma e al Comunale di Torino. L'apertura della scaletta venne cambiata rispetto a quella della prima parte del tour, con l'esibizione di Sotto il vulcano, che vedeva la band impegnata a suonare il brano celata dietro un tendone con proiezioni di giochi di luce e ombre, poi come già fatto in precedenza, con l'inizio del secondo brano, Resta, il tendone cadeva svelando i musicisti sul palco. Un'altra novità del live fu l'inedito Africa, che venne proposto per la prima volta dal vivo al pubblico come netto messaggio antirazzista.

Il concerto del 5 settembre tenuto alla festa dell'Unità di Bologna, venne registrato e pubblicato l'anno successivo con il titolo Colpo di coda, in doppio CD/MC e triplo vinile. Un'edizione in cofanetto a tiratura limitata del disco comprendeva un booklet con 99 foto frutto di un reportage sulla tournée estiva ad opera di Alex Majoli. Colpo di Coda sarebbe dovuto uscire anche in versione video VHS, ma la registrazione rimase “ostaggio” di un contenzioso legale tra la CGD e i Litfiba, che nel frattempo avevano cambiato casa discografica passando alla EMI. Il live rimase inedito per più di vent'anni, fino al 2015, quando venne finalmente pubblicato in DVD nel cofanetto Tetralogia degli elementi.

Lo spettacolo

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Con l'esplosione a livello internazionale del fenomeno grunge, e soprattutto con una palese ispirazione al sound dei Metallica, i Litfiba imboccarono intenzionalmente una strada più vicina all'hard rock. Rispetto alla tournée di El Diablo, caratterizzata da un sound latin rock, per il Terremoto Tour misero a punto uno spettacolo che abbinava sonorità di grande potenza. Non a caso si decise di fare a meno di Candelo Cabezas alle percussioni e della chitarra ritmica di Poggipollini (che lasciò subito dopo l'uscita del disco), puntando a uno stile più essenziale ma di grande impatto. Per la prima volta la band poteva vantare uno sponsor ufficiale della tournée: Elephant Beer, una birra legata alla casa di produzione danese Carlsberg. Certamente questo aiuto economico permise di poter approntare una proposta scenografica e di produzione audio/luci di livello superiore al passato. Tutti i brani dell'album vennero riproposti nel concerto, con l'aggiunta di alcuni brani tratti dal loro repertorio, che meglio si adattavano al sound e agli arrangiamenti in stile hard rock. Ad esempio vennero recuperati da 17 Re, brani come Resta, Gira nel mio cerchio e Cane, che già originariamente avevano un sound molto rock. Naturalmente vennero anche proposti molti brani dal precedente disco El Diablo e altri successi come Tex e Cangaceiro.

La tournée fu caratterizzata da una generale atmosfera di grande tensione, dovuta sia alle sonorità molto dure dello spettacolo, che attirò una nuova frangia di fans metallari, sia alle tematiche trattate nelle canzoni.[10] Si era nel pieno dello scandalo di Tangentopoli, e l'indignazione pubblica per la corruzione della politica italiana e per le stragi di mafia, era molto viva e sentita anche tra il pubblico giovanile.[11] Ogni sera Piero Pelù si lanciava in invettive di denuncia e accuse contro i protagonisti della scena politica italiana. Ad esempio, nella registrazione radio del concerto di Firenze, nell'intro di “Dimmi il nome” si sente Pelù urlare ironicamente: ”Hanno arrestato a Bettino!” (Craxi).

Scaletta

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  1. Resta
  2. Amigo
  3. Soldi
  4. Maudit
  5. Firenze sogna
  6. Bambino
  7. Il mistero di Giulia
  8. Proibito
  9. Gira nel mio cerchio
  10. Fata Morgana
  11. Prima guardia
  12. Resisti
  13. Dinosauro
  14. Dimmi il nome
  15. Cane
  16. El diablo
  17. Gioconda
  18. Il vento
  19. Il volo
  20. Sotto il vulcano
  21. Ci sei solo tu
  22. Tex'n Duet
  23. Cangaceiro

Durante il tour estivo la scaletta fu leggermente modificata, con Sotto il vulcano come brano di apertura, l'inserimenti di Siamo umani e Woda-Woda tratti da El Diablo e il debutto dal vivo dell'inedito Africa.

  1. Ghigo Renzulli: chitarra
  2. Piero Pelù: voce
  3. Antonio Aiazzi: tastiere
  4. Roberto Terzani: basso
  5. Franco Caforio: batteria
Data Città Sede Note
Tranche italiana
1 13 gennaio 1993 Milano Rolling Stone Showcase
2 11 febbraio 1993 Le Cannet La Palestre Prove generali
3 15 febbraio 1993 Trieste PalaChiarbola
4 16 febbraio 1993 Verona PalaOlimpia
5 18 febbraio 1993 Modena PalaPanini
6 20 febbraio 1993 Assago Forum
7 21 febbraio 1993
8 22 febbraio 1993 Torino PalaRuffini
9 23 febbraio 1993
10 25 febbraio 1993 Firenze Palasport
11 26 febbraio 1993 Roma Palaeur
12 27 febbraio 1993 Chieti PalaTricalle
13 28 febbraio 1993 Bari Teatro Tenda @ Antistadio della Vittoria
14 2 marzo 1993 Napoli Palapartenope
15 4 marzo 1993 Priolo Gargallo PalaEnichem
16 6 marzo 1993 Marsala Palasport
17 9 marzo 1993 Villorba PalaVerde
18 10 marzo 1993 Forlì PalaFiera
19 11 marzo 1993 Parma PalaRaschi
20 12 marzo 1993 Genova PalaFiera
21 13 marzo 1993 Brescia Palasport San Filippo
22 15 marzo 1993 Perugia Palasport
23 16 marzo 1993 Firenze Palasport
Tranche primaverile europea
24 1 aprile 1993 Tolosa Salle FMC
25 2 aprile 1993 Montpellier Chapiteau Université Paul-Valéry Gala Planète Lettres
26 3 aprile 1993 Pau El Palacio
27 5 aprile 1993 Talence Espace Médoquine
28 6 aprile 1993 Rennes L'Espace
29 9 aprile 1993 Parigi Bataclan
30 10 aprile 1993 Nancy Terminal Export
31 11 aprile 1993 Oosterzele Meerstraat Windo Rock Festival
32 13 aprile 1993 Le Petit-Quevilly Exo 7
33 15 aprile 1993 Lione Le Glob
34 16 aprile 1993 Digione Le Forum
35 17 aprile 1993 Marsiglia Théatre du Moulin
36 19 aprile 1993 Nizza Théatre de Verdure
37 22 aprile 1993 Schaerbeek Les Halles de Schaerbeek
38 23 aprile 1993 Esch-sur-Alzette
39 25 aprile 1993 Liegi Hall Omnisport de Grivegnée
40 27 aprile 1993 Losanna Salle de Grand-Vennes
41 28 aprile 1993 Zurigo
42 29 aprile 1993 Lugano Centro Esposizioni
43 1 maggio 1993 Roma Piazza San Giovanni Concerto del Primo Maggio
Festival europei
44 26 giugno 1993 Limburgo Centre Culturel de Dolhain Limbourg Rock Festival
45 27 giugno 1993 Dour Dour Sports The 5th Dour Festival
46 30 giugno 1993 Vernier Chapiteau Balexert 10ème Anniversaire de Vernier-sur-Rock
47 3 luglio 1993 Roskilde Green Stage @ Dyrskueplads Roskilde Festival
Tranche estiva italiana
48 22 luglio 1993 Monza Stadio Brianteo
49 24 luglio 1993 Brescia Stadio del Rugby
50 26 luglio 1993 Varese Antistadio Franco Ossola
51 28 luglio 1993 Roma Curva Sud Stadio Olimpico
52 30 luglio 1993 Bassano del Grappa Stadio Velodromo Rino Mercante
53 31 luglio 1993 Sarzana Bozi di Saudino Festa del PDS
54 2 agosto 1993 Lido degli Scacchi Pala J&J
55 3 agosto 1993 Majano Campo di calcio Piazza Italia Festival di Majano
56 5 agosto 1993 Pescara Stadio Adriatico
57 6 agosto 1993 Vasto Stadio Aragona
58 7 agosto 1993 Ostuni Campo sportivo
59 10 agosto 1993 Cariati Campo sportivo
60 11 agosto 1993 Tortora Campo sportivo comunale Umberto Nappi
61 13 agosto 1993 Rimini Stadio Romeo Neri
62 16 agosto 1993 Follonica Campo sportivo
63 17 agosto 1993 Ladispoli Campo sportivo Martini Marescotti
64 19 agosto 1993 Olbia Stadio Bruno Nespoli
65 21 agosto 1993 Villacidro Campo sportivo
66 24 agosto 1993 Caltanissetta Stadio Palmintelli
67 25 agosto 1993 Marsala Stadio Municipale
68 2 settembre 1993 Bergamo Lazzaretto
69 4 settembre 1993 Castagnole delle Lanze Piazza Carlo Giovannone
70 5 settembre 1993 Bologna Arena Made in Bo @ Parco Nord Festa dell'Unità
71 6 settembre 1993 Firenze Palasport
72 9 settembre 1993 Torino Curva Maratona Stadio Comunale
73 10 settembre 1993 Trento Stadio Briamasco
74 12 settembre 1993 Reggio Emilia Area non operativa Aeroporto F. Bonazzi Festa dell'Unità
  1. ^ (IT) Alba Solaro, Con i Litfiba è Terremoto rock al nono grado della scala Mercalli (PDF), in l'Unità, 10 gennaio 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.
  2. ^ Litfiba, ultimi ritocchi, in La Stampa, 6 febbraio 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.
  3. ^ (IT) Anteprima gratis dei Litfiba. Domani concerto a «La Palestre», in La Stampa, 10 febbraio 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.
  4. ^ Un giro da 200 miliardi, in la Repubblica.it, 11 luglio 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.
  5. ^ Vasco va bene, Zucchero così così, in la Repubblica.it, 15 agosto 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.
  6. ^ Massimo Cotto, 1 maggio, in Il grande libro del Rock (E non solo), Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 2011, ISBN 978-88-586-1615-4.
  7. ^ Patrizio Ruviglioni, Prima di Fedez: tutti i casini scoppiati al concertone del Primo Maggio, su Rolling Stone.it, 3 maggio 2021. URL consultato il 1º luglio 2021.
  8. ^ (IT) Manuela Campari, Tornano i Litfiba per 38 concerti, in la Repubblica.it, 22 luglio 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.
  9. ^ (IT) Musica: “Terremoto” per i Litfiba, in Adnkronos, 16 luglio 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.
  10. ^ Piero Pelù e Massimo Cotto, Perfetto difettoso, Milano, Mondadori Editore, 2000, pag. 150.
  11. ^ (IT) Mauro Boccaccio, La cronaca cantata dai Litfiba, in La Stampa, 12 marzo 1993. URL consultato il 16 marzo 2022.

Bibliografia

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  • Cotto, M.; Pelù, P. (2000) Perfetto difettoso, Milano, Mondadori. ISBN 88-04-47871-3.
  • Guglielmi F. (2000) A denti stretti. La vera storia dei Litfiba, Firenze, Giunti Editore. ISBN 88-09-01729-3.

Filmografia

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Voci correlate

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