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Rassa

comune italiano

Rassa (Ratsa in walser) è un comune italiano di 64 abitanti della provincia di Vercelli in Piemonte.

Rassa
comune
Rassa – Stemma
Rassa – Bandiera
Rassa – Veduta
Rassa – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Amministrazione
SindacoMichele Barbaglia (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°46′N 8°01′E
Altitudine917 m s.l.m.
Superficie43,27 km²
Abitanti65[1] (31-05-2023)
Densità1,5 ab./km²
Comuni confinantiAlagna Valsesia, Andorno Micca (BI), Campertogno, Gaby (AO), Gressoney-Saint-Jean (AO), Pettinengo (BI), Piode, Tavigliano (BI)
Altre informazioni
Cod. postale13020
Prefisso0163
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002110
Cod. catastaleH188
TargaVC
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 497 GG[3]
Nome abitantirassesi (il nome è italianizzato ma storicamente sarebbe più corretta l'etimologia rassotti)
Patronosanta Croce (compatrono San Giuseppe festeggiato però la seconda domenica di agosto)
Giorno festivo3 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rassa
Rassa
Rassa – Mappa
Rassa – Mappa
Posizione del comune di Rassa nella provincia di Vercelli
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Ponte medievale sul torrente Gronda

Rassa è un paesino montano situato in alta Valsesia che mantiene intatte le tipiche strutture abitative dei villaggi di un tempo.

È posto alla confluenza dei torrenti Gronda e Sorba, affluente di destra del fiume Sesia. A monte del paese si snodano le due valli principali Sorba e Gronda e da quest'ultima a sua volta, all'altezza della frazione Piana, si dirama la Val Sassolenda. Sempre in Val Gronda, al di sopra dell'abitato di Ortigoso si trova la Valle di Vasnera che conduce per via diretta in Valle Artogna nel comune di Campertogno tramite il passo di Vasnera.

La zona fu teatro, negli anni attorno al XIV secolo, delle predicazioni dell'eretico Dolcino da Novara.

Simboli

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Lo stemma del comune di Rassa è stato concesso, insieme al gonfalone municipale, con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 1963.[4]

«D'azzurro, al lupo fermo sulla campagna, tenente nella bocca un neonato in fasce e addestrato da una roccia uscente dal fianco dello scudo da cui scaturisce un ruscello; sullo sfondo una catena di monti di tre cime, nevosa, uscente dal fianco destro; il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.[5]»

Nello stemma è rievocata la leggendaria vicenda del lupo da cui ebbe origine il culto di san Maiolo.[6] L'antica leggenda, riportata da vari autori, narra che nel 1333 il bimbo Pietro, futuro capo della Milizia Valsesiana e unico figlio di Emiliano Fassola che combatté contro gli eretici, venne rapito nel bosco da un lupo che successivamente lo abbandonò miracolosamente illeso in Val Sorba presso la fontana chiamata della Rotta.[7]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.[5]

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 giugno 1985 1 giugno 1990 Rita Tocchio Democrazia Cristiana Sindaco
1 giugno 1990 14 giugno 1999 Ezio De Fabiani Lista civica Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Chiara Ernesto Lista civica Sindaco
14 giugno 2004 26 maggio 2014 Fabrizio Tocchio Lista civica Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Luca Cerruti Miclet Lista civica Sindaco
27 maggio 2019 in carica Michele Barbaglia Lista civica Sindaco
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Rassa, decreto 1963-09-22 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  5. ^ a b Comune di Rassa, Statuto comunale, Art. 1, comma 3.
  6. ^ San Maiolo, il santo di Rassa (PDF), su giannimolino.it.
  7. ^ Il lupo di Rassa (PDF), su Leggende popolari, giannimolino.it, p. 15.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN236160235 · GND (DE7677197-0
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