High Speed 1
High Speed 1 è il nome di una linea ferroviaria ad alta velocità che collega la stazione di London St Pancras a Londra con il Tunnel della Manica.
High Speed 1 | |
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Stati attraversati | Regno Unito |
Inizio | Stazione di Londra St Pancras |
Fine | Tunnel della Manica |
Attivazione | Sezione 1: 2003 Sezione 2: 2007 |
Gestore | Borealis Infrastructure OTPP |
Lunghezza | 108 km |
Scartamento | 1.435 |
Elettrificazione | 25 kV AC, 50 Hz |
Ferrovie | |
Storia
modificaFin dall'apertura del tunnel della Manica, nel 1994, il collegamento ferroviario da parte francese con la capitale rispondeva ai requisiti per l'alta velocità ferroviaria. Viceversa da parte inglese si era costruita una ferrovia tradizionale.[1] A causa di questa differenza progettuale delle due sezioni di ferrovia i treni Eurostar viaggiavano a 300 km/h in territorio francese (potendo collegandosi alla rete veloce belga dal 1997)[2][3] per poi limitarsi a 160 km/h nel Regno Unito; dove si scelse di utilizzare dei binari già esistenti connettendoli al tunnel piuttosto che costruire una linea nuova.[4] La tratta ferroviaria britannica, oltre che obsoleta, veniva condivisa con i treni locali ed il traffico pendolare, limitando fortemente le possibilità di collegamenti internazionali a causa dei problemi di congestione del traffico ferroviario sulla linea.[5]
La scelta di connettere al tunnel una linea esistente si rivelò ben presto errata a causa della ridotta capacità e sia il governo che l'opinione pubblica cominciarono a riconsiderare l'ipotesi di costruire una linea tecnologicamente avanzata per il collegamento col continente.[6] La costruzione della nuova ferrovia fu autorizzata dal parlamento con una apposita legge del 1996,[7], volontà successivamente ribadita con un'altra legge del 2008.[8][9]
La London and Continental Railways (LCR) fu scelta dal governo nel 1996 per costruire la linea e ristrutturare la stazione di St Pancras, rendendola idonea a diventare il capolinea di un collegamento internazionale; la stessa società venne anche incaricata di prendere in mano la gestione della quota inglese dei treni Eurostar. La LCR era un consorzio formato da diverse aziende (National Express Group, Virgin Group, S. G. Warburg & Co, Bechtel e London Electric).[10] Dopo l'apertura della linea prese il nome di High Speed 1.[11]
Il costo di costruzione è stato di 80 milioni di sterline per ogni miglio di ferrovia, sensibilmente maggiore rispetto a progetti simili in altri paesi; per esempio in Francia la ferrovia alta velocità tra Parigi e Strasburgo, completata nel 2007, è costata l'equivalente dell'epoca di 22 milioni di sterline per miglio.[12]
Nel novembre 2010 l'intera linea fu data in concessione trentennale ad un consorzio formato da due aziende di investimento di fondi pensione canadesi: la Ontario Municipal Employees Retirement System (tramite la controllata Borealis Infrastructure) e la Ontario Teachers' Pension Plan.[13] All'epoca, d'altronde, gli investitori pensionistici britannici avevano generalmente un interesse limitato per questi "asset infrastrutturali" a lungo termine e illiquidi.[14] Nel 2017 è stata annunciata la vendita della linea a fondi consigliati e gestiti da InfraRed Capital Partners e Equitix Investment Management; tra i partecipanti figurano HICL Infrastructure e il National Pension Service della Corea del Sud.[15]
Caratteristiche
modificaL'intera tratta viene manutenuta dal Deposito di Manutenzione dell'Infrastruttura di Singlewell.[16]
Armamento e segnalamento
modificaSia i binari che la tecnologia di segnalazione (TVM-430 + KVB) sono basati o identici agli standard utilizzati sulle linee ad alta velocità francesi; in particolare, le tratte intorno a St Pancras e intorno a Parigi Nord utilizzano il sistema di segnalazione a luce colorata e KVB[17], mentre le restanti tratte della linea (nonché la prosecuzione della stessa verso il continente, con il Tunnel della Manica e con la LGV Nord) utilizzano il sistema TVM-430. Il traffico tra Londra e il Tunnel sotto la Manica è controllato dal centro di segnalamento di Ashford. Le prove di segnalamento prima dell'apertura sono state effettuate dalla vettura di prova "Lucie", di proprietà della SNCF.[18]
I binari sono a scartamento standard di 1,435 mm[19], con un'autorizzazione per una più ampia e moderna sagoma limite, di tipo GC[19] che consente il trasporto merci con tale sagoma fino all'altezza dei cantieri di Barking.[20][21] La linea è interamente elettrificata con linee aeree con elettrificazione ferroviaria a 25 kV in corrente alternata.
Percorso
modificaL'intero percorso fu pianificato come un unico progetto, ma a causa di difficoltà finanziarie nel 1998 si scelse di dividere la costruzione in due fasi.
Sezione 1
modificaI lavori per la prima parte della linea iniziarono il 5 ottobre 1998. La Sezione 1 fu aperta il 28 settembre 2003, è lunga 74 km e collega il Tunnel all'interconnessione di Fawkham, nel nord del Kent ed è progettata per una velocità massima di 300 km/h. La sua ultimazione ha permesso un primo taglio dei tempi di percorrenza da Londra a Parigi di 21 minuti arrivando a 2 ore e 35 minuti. Le opere più importanti della linea solo il Viadotto di Medway e il North Downs Tunnel. Durante i test di preesercizio un treno di prova stabilì il record nazionale di velocità su rotaia arrivando a 334,7 km/h.[22]
Sezione 2
modificaLa Sezione 2 ha aperto i battenti il 14 novembre 2007 ed è lunga 39,4 km. Il tratto collega la nuova stazione di Ebbsfleet alla stazione di Londra St Pancras ad una velocità massima di 230 km/h. Questa nuova linea ha permesso un ulteriore taglio dei tempi di percorrenza di ulteriori 20 minuti, abbassando così il tempo necessario a viaggiare da Londra a Parigi a 2 ore e 15 e il tempo tra Londra e Bruxelles in 1 ora e 51.
La ferrovia inizia con un tunnel lungo 2,5 km che passa al di sotto del Tamigi per proseguire assieme alla ferrovia Londra-Tilbury-Southend fino a Dagenham. Qui entra in un tunnel lungo 19 km (in gran parte situato alla North London Line per poi emergere in prossimità della stazione di termine corsa.
Note
modifica- ^ (FR) Bilan LOTI de la LGV Nord Rapport (PDF), su cgedd.developpement-durable.gouv.fr, Cgedd Developpement. URL consultato il 10 maggio 2009.
- ^ Infrabel celebrates 10 years of the High Speed Line in Belgium, su ecms.b-holding.be, Infrabel, 14 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ Detailed map layout of Belgian railway transportation network (PDF), su m.fte2.org, Infrabel. URL consultato il 13 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2009).
- ^ Keith Harper, French attack Railtrack, in The Guardian, London, 18 gennaio 2001. URL consultato il 1º agosto 2009.
- ^ How the need for a CTRL developed, su dft.gov.uk, Department for Transport. URL consultato il 1º agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2008).
- ^ Michael Harrison, 2001: a rail odyssey drags on: Plans for a Channel tunnel link are finally gathering speed, in The Independent, London, 18 giugno 1993. URL consultato il 1º agosto 2009.
- ^ Channel Tunnel Rail Link Act 1996 c61, su opsi.gov.uk, 1996. URL consultato l'11 febbraio 2010.
- ^ Channel Tunnel Rail Link (Supplementary Provisions) Act 2008 c5, su statutelaw.gov.uk, 2008. URL consultato l'11 febbraio 2010.
- ^ HC Hansard Volume 467 Part 3 Column 259, su Hansard, Parliament of the United Kingdom, 8 novembre 2007. URL consultato il 31 agosto 2008.
- ^ Christian Wolmar, Branson in last round of rail link fight, in The Independent, London, 4 luglio 1995. URL consultato il 1º agosto 2009.
- ^ High-speed rail link open in year, in BBC News Online, 14 novembre 2006. URL consultato il 1º agosto 2009.
- ^ As high speed rail is being dropped in California and France, it's time for Britain to take the hint » The Spectator
- ^ High Speed 1 concession awarded to Canadian pension consortium, in Railway Gazette International, London, 5 novembre 2010. URL consultato il 5 novembre 2010 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2010).
- ^ M. Nicolas J. Firzli, Transportation Infrastructure and Country Attractiveness, in Revue Analyse Financière, Paris, 2013. URL consultato il 26 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2015).
- ^ HS1 concession sold on, in Railway Gazette International, 17 luglio 2017. URL consultato il 26 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2017).
- ^ High Speed 1 security, in Railway Strategies, n. 226, Schofield Publishing, 1º gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2013).
- ^ 07 099 DGN Certificate of Derogation from a Railway Group Standard (PDF), su rgsonline.co.uk, Rail Safety and Standards Board, 24 agosto 2007, p. 2. URL consultato il 13 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2013).«The new CTRL St Pancras terminal station and approaches is fitted with colour light signalling. In addition, the continuous supervision KVB Automatic Train Protection (ATP) system is installed to comply with CTRL requirements for full ATP.»
- ^ Britain finally joins the high-speed club: the first section of CTRL opens on 28 September, in International Railway Journal, agosto 2003.«Certification of the TVM-430 signalling system on the CTRL almost caused a delay in opening of section 1 in 2003.»
- ^ a b HS1 Network Statement (PDF), su highspeed1.com, HS1 Limited, 17 agosto 2009, pp. 17, 19 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2014).«3.3.1.2 Track Gauge & Structure Gauge: The nominal track gauge is 1435 mm. ... 3.3.2.1 Loading Gauge: … UIC "GC" on HS1; and UIC "GB+" on Ashford connecting lines … Waterloo connection .. structure gauge (W6/W6A)»
- ^ Strategic Freight Network: The Longer-Term Vision (PDF), su dft.gov.uk, Department for Transport, p. 15. URL consultato il 17 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2011).«20.5 European freight link (UIC GB+ Gauge): A European loading gauge freight link has been secured as far as Barking through Channel Tunnel»
- ^ Eurostar Revamps High-Speed Service, su railway-technology.com, 15 ottobre 2007. URL consultato l'11 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2010).
- ^ Eurostar breaks high speed record, su eriksrailnews.com, Erik's Rail News, 30 luglio 2003. URL consultato il 12 aprile 2007.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su High Speed 1
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Highspeed 1 Sito Ufficiale, su highspeed1.co.uk.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 219981708 · LCCN (EN) nb2011030260 |
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