Lo scavo del sito di Aiano-Torraccia di Chiusi (Val d’Elsa – Toscana centrale) ha evidenziato più... more Lo scavo del sito di Aiano-Torraccia di Chiusi (Val d’Elsa – Toscana centrale) ha evidenziato più fasi d'uso - tra la fine del III sec. d.C. e l'inizio del VII sec. d.C. - di un notevole complesso edilizio, tracciandone le vicende dalla sua creazione come probabile residenza di lusso alla sua defunzionalizzazione, come insediamento artigianale e di recetto.
Il presente lavoro illustra in sintesi i dati preliminari relativi ai contesti ceramici – anfore e lucerne comprese – pertinenti, in maggioranza, all'utilizzo dell'area come luogo di predazione e come officina multiproduttiva e ad una sua rifrequentazione, dopo una breve stasi, forse di nuovo come spazio di approvvigionamento e/o recetto seppur con caratteri di minore sistematicità.
L’arco cronologico di questa complessa attività è compreso tra la seconda metà del V e l’inizio del VII d.C., e probabilmente tra la metà del V e la metà del VI secolo si ha il momento di più intensa ed insieme più articolata frequentazione, legato alle attività produttive ivi installate.
Lo scavo del sito di Aiano-Torraccia di Chiusi (Val d’Elsa – Toscana centrale) ha evidenziato più... more Lo scavo del sito di Aiano-Torraccia di Chiusi (Val d’Elsa – Toscana centrale) ha evidenziato più fasi d'uso - tra la fine del III sec. d.C. e l'inizio del VII sec. d.C. - di un notevole complesso edilizio, tracciandone le vicende dalla sua creazione come probabile residenza di lusso alla sua defunzionalizzazione, come insediamento artigianale e di recetto.
Il presente lavoro illustra in sintesi i dati preliminari relativi ai contesti ceramici – anfore e lucerne comprese – pertinenti, in maggioranza, all'utilizzo dell'area come luogo di predazione e come officina multiproduttiva e ad una sua rifrequentazione, dopo una breve stasi, forse di nuovo come spazio di approvvigionamento e/o recetto seppur con caratteri di minore sistematicità.
L’arco cronologico di questa complessa attività è compreso tra la seconda metà del V e l’inizio del VII d.C., e probabilmente tra la metà del V e la metà del VI secolo si ha il momento di più intensa ed insieme più articolata frequentazione, legato alle attività produttive ivi installate.
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Il presente lavoro illustra in sintesi i dati preliminari relativi ai contesti ceramici – anfore e lucerne comprese – pertinenti, in maggioranza, all'utilizzo dell'area come luogo di predazione e come officina multiproduttiva e ad una sua rifrequentazione, dopo una breve stasi, forse di nuovo come spazio di approvvigionamento e/o recetto seppur con caratteri di minore sistematicità.
L’arco cronologico di questa complessa attività è compreso tra la seconda metà del V e l’inizio del VII d.C., e probabilmente tra la metà del V e la metà del VI secolo si ha il momento di più intensa ed insieme più articolata frequentazione, legato alle attività produttive ivi installate.
Il presente lavoro illustra in sintesi i dati preliminari relativi ai contesti ceramici – anfore e lucerne comprese – pertinenti, in maggioranza, all'utilizzo dell'area come luogo di predazione e come officina multiproduttiva e ad una sua rifrequentazione, dopo una breve stasi, forse di nuovo come spazio di approvvigionamento e/o recetto seppur con caratteri di minore sistematicità.
L’arco cronologico di questa complessa attività è compreso tra la seconda metà del V e l’inizio del VII d.C., e probabilmente tra la metà del V e la metà del VI secolo si ha il momento di più intensa ed insieme più articolata frequentazione, legato alle attività produttive ivi installate.