michelangelo zecchini
Nato a Marciana Marina (Isola d'Elba), si è laureato in Lettere all'Università di Pisa nel 1966 discutendo una tesi di paletnologia (relatore: prof. Antonio Mario Radmilli). Nei due anni accademici successivi ha frequentato la Scuola Speciale per archeologi preistorici presso lo stesso Ateneo.
Con D. M. del 06-09-1971 è stato nominato ispettore onorario alle Antichità dei Comuni di Marciana e Marciana Marina nell’Isola d’Elba.
Dal 1966 al 1983 ha insegnato materie letterarie nelle scuole secondarie della provincia di Lucca.
Dal 1987 al 2008 è stato direttore scientifico delle seguenti campagne di scavo in concessione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali al Comuni di Porcari, al Comune di Capannori e alla Provincia di Lucca:
1. località Fossa Nera ‘A’ (Comune di Porcari), sito pluristratificato in cui sono state portate alla luce le strutture perimetrali e i ‘servizi’ di una fattoria romana tardorepubblicana, i resti di case etrusche della prima metà del V secolo a. C. e le tracce di un villaggio dell’età del Bronzo finale;
2. località Fossa Nera ‘B’ (Comune di Porcari), grande insediamento di epoca tardorepubblicana e imperiale dove sono emerse, in sovrapposizione ben registrabile, cospicue tracce di un ‘fortilizio’ a struttura lignea della fine del III-inizi del II secolo a. C. e le possenti strutture murarie di una fortificazione sostanzialmente coeva alla fondazione della cinta muraria di Lucca, poi trasformata per scopi prevalentemente agricoli e utilizzata fino al 100 circa d. C.;
3. località Palazzaccio (Comune di Capannori), abitato rurale di epoca romana (circa 150 a. C./ 300 d. C.) dove, fra l’altro, sono affiorati ambienti residenziali e un complesso produttivo della prima epoca imperiale;
4. località Frizzone alle Romane (Comune di Capannori) dove sono emerse strutture e stratificazioni databili fra I e IV secolo d. C.;
5. località Cerri (Comune di Porcari), sito pluristratificato connotato da ruderi tardorinascimentali sotto i quali giace un insediamento etrusco tardoarcaico;
6. località La Torretta (Comune di Porcari) dove sono affiorate strutture medievali e tardorinascimentali (secoli IX-XVI) pertinenti a una torre e a un castello.
Le campagne di scavo 2000-2005 a Fossa Nera ‘B’ e al Palazzaccio sono state effettuate in collaborazione con docenti di varie università statunitensi e mediterranee affiliate al Forum UNESCO. La campagna di scavo 2002, alla quale hanno collaborato laureati e laureandi provenienti - oltre che da università italiane - dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Germania, dalla Romania, dal Messico e dalla Giordania, è stata inoltre inserita dalle Nazioni Unite nel progetto ‘ Year for Cultural Heritage’. Le campagne di scavo sono sempre state svolte con metodologia multidisciplinare, in collaborazione con Istituti di ricerca di livello internazionale quali il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura presso l’Università di Firenze; il Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Università di Firenze; il Dipartimento di Scienze Forestali dell’Università di Firenze; l’Institute for the Study of Ecosystems, CNR Firenze; il Dipartimento di Botanica dell’Università di Pisa, la Cattedra di Antropologia dell’Università di Pisa; l’ Escuela Superior de Arquitectura, de Cartografia y Geodesia, Universidad Politecnica de Valencia; i Dipartimenti di archeologia classica della New York University, della University of North Carolina at Ashville, della Syracuse University; il Forum UNESCO – University and Heritage.
Con Decreto Ministeriale del 10-09-1999 è stato nominato Ordinario per la Classe di Scienze dell’Accademia Lucchese di Scienze Lettere e Arti, fondata nel 1584.
Dal 2000 al 2005 ha coordinato nella piana di Lucca e all'Elba, sotto l’egida del Forum Unesco, corsi estivi teorico-pratici di archeologia per docenti, laureati e studenti di università italiane, statunitensi, spagnole, portoghesi, tedesche, rumene, messicane, giordane, macedoni, tunisine.
Fra il 1995 e il 2016 ha ricoperto presso Tribunali e Procure della Repubblica, in procedimenti civili e penali, l'incarico di perito d’Ufficio e consulente tecnico su argomenti di carattere archeologico, artistico e di legislazione dei Beni Culturali.
Ha pubblicato 20 volumi (di cui 9 in collaborazione) e circa 100 articoli su argomenti di paletnologia, etruscologia, archeologia classica, archeologia sottomarina, storia romana, archeologia medievale, storia moderna e contemporanea.
Con D. M. del 06-09-1971 è stato nominato ispettore onorario alle Antichità dei Comuni di Marciana e Marciana Marina nell’Isola d’Elba.
Dal 1966 al 1983 ha insegnato materie letterarie nelle scuole secondarie della provincia di Lucca.
Dal 1987 al 2008 è stato direttore scientifico delle seguenti campagne di scavo in concessione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali al Comuni di Porcari, al Comune di Capannori e alla Provincia di Lucca:
1. località Fossa Nera ‘A’ (Comune di Porcari), sito pluristratificato in cui sono state portate alla luce le strutture perimetrali e i ‘servizi’ di una fattoria romana tardorepubblicana, i resti di case etrusche della prima metà del V secolo a. C. e le tracce di un villaggio dell’età del Bronzo finale;
2. località Fossa Nera ‘B’ (Comune di Porcari), grande insediamento di epoca tardorepubblicana e imperiale dove sono emerse, in sovrapposizione ben registrabile, cospicue tracce di un ‘fortilizio’ a struttura lignea della fine del III-inizi del II secolo a. C. e le possenti strutture murarie di una fortificazione sostanzialmente coeva alla fondazione della cinta muraria di Lucca, poi trasformata per scopi prevalentemente agricoli e utilizzata fino al 100 circa d. C.;
3. località Palazzaccio (Comune di Capannori), abitato rurale di epoca romana (circa 150 a. C./ 300 d. C.) dove, fra l’altro, sono affiorati ambienti residenziali e un complesso produttivo della prima epoca imperiale;
4. località Frizzone alle Romane (Comune di Capannori) dove sono emerse strutture e stratificazioni databili fra I e IV secolo d. C.;
5. località Cerri (Comune di Porcari), sito pluristratificato connotato da ruderi tardorinascimentali sotto i quali giace un insediamento etrusco tardoarcaico;
6. località La Torretta (Comune di Porcari) dove sono affiorate strutture medievali e tardorinascimentali (secoli IX-XVI) pertinenti a una torre e a un castello.
Le campagne di scavo 2000-2005 a Fossa Nera ‘B’ e al Palazzaccio sono state effettuate in collaborazione con docenti di varie università statunitensi e mediterranee affiliate al Forum UNESCO. La campagna di scavo 2002, alla quale hanno collaborato laureati e laureandi provenienti - oltre che da università italiane - dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Germania, dalla Romania, dal Messico e dalla Giordania, è stata inoltre inserita dalle Nazioni Unite nel progetto ‘ Year for Cultural Heritage’. Le campagne di scavo sono sempre state svolte con metodologia multidisciplinare, in collaborazione con Istituti di ricerca di livello internazionale quali il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura presso l’Università di Firenze; il Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Università di Firenze; il Dipartimento di Scienze Forestali dell’Università di Firenze; l’Institute for the Study of Ecosystems, CNR Firenze; il Dipartimento di Botanica dell’Università di Pisa, la Cattedra di Antropologia dell’Università di Pisa; l’ Escuela Superior de Arquitectura, de Cartografia y Geodesia, Universidad Politecnica de Valencia; i Dipartimenti di archeologia classica della New York University, della University of North Carolina at Ashville, della Syracuse University; il Forum UNESCO – University and Heritage.
Con Decreto Ministeriale del 10-09-1999 è stato nominato Ordinario per la Classe di Scienze dell’Accademia Lucchese di Scienze Lettere e Arti, fondata nel 1584.
Dal 2000 al 2005 ha coordinato nella piana di Lucca e all'Elba, sotto l’egida del Forum Unesco, corsi estivi teorico-pratici di archeologia per docenti, laureati e studenti di università italiane, statunitensi, spagnole, portoghesi, tedesche, rumene, messicane, giordane, macedoni, tunisine.
Fra il 1995 e il 2016 ha ricoperto presso Tribunali e Procure della Repubblica, in procedimenti civili e penali, l'incarico di perito d’Ufficio e consulente tecnico su argomenti di carattere archeologico, artistico e di legislazione dei Beni Culturali.
Ha pubblicato 20 volumi (di cui 9 in collaborazione) e circa 100 articoli su argomenti di paletnologia, etruscologia, archeologia classica, archeologia sottomarina, storia romana, archeologia medievale, storia moderna e contemporanea.
less
Uploads
Papers by michelangelo zecchini
L’Autore riesamina le cause dell’affondamento della nave oneraria ‘A’ di Procchio nell’isola d’Elba, nonché tre fra i prodotti di lusso lì rinvenuti, ossia la cassetta lignea contenente huntite, i frammenti di calici con decorazione geometrica in oro e la sculturina d’avorio raffigurante Dioniso e Pan in origine rivestita con foglia d’oro. Sculturina che, in realtà, non era, come si è creduto a lungo, un tappo di un prezioso portaprofumi o un elemento decorativo di un mobile, bensì un manico di coltello a serramanico di qualità straordinaria, tanto da costituire uno degli esempi più alti della microstatuaria eburnea di epoca imperiale.
Viene pubblicata anche una ‘supplica’, conservata nell’Archivio Capitolino di Roma, che non solo assegna una datazione precisa alla costruzione del noto giardino colonnato, cosiddetto degli Appiani, a Marciana, ma fa anche luce sulla reale proprietà del vicino Palazzo chiamato degli Appiani.
Un breve excursus è dedicato anche alla quattrocentesca torre del Giove che oggi, purtroppo, è a rischio di collasso definitivo.
Errata corrige: sopra e a lato della fig. 4 e sopra e sopra e sotto la fig. 13 per una svista è stato ripetuto lo stesso frammento di testo da “Se si eccettua l’ipogeo...” fino a “geometria delle origini”.
L’Autore riesamina le cause dell’affondamento della nave oneraria ‘A’ di Procchio nell’isola d’Elba, nonché tre fra i prodotti di lusso lì rinvenuti, ossia la cassetta lignea contenente huntite, i frammenti di calici con decorazione geometrica in oro e la sculturina d’avorio raffigurante Dioniso e Pan in origine rivestita con foglia d’oro. Sculturina che, in realtà, non era, come si è creduto a lungo, un tappo di un prezioso portaprofumi o un elemento decorativo di un mobile, bensì un manico di coltello a serramanico di qualità straordinaria, tanto da costituire uno degli esempi più alti della microstatuaria eburnea di epoca imperiale.
Viene pubblicata anche una ‘supplica’, conservata nell’Archivio Capitolino di Roma, che non solo assegna una datazione precisa alla costruzione del noto giardino colonnato, cosiddetto degli Appiani, a Marciana, ma fa anche luce sulla reale proprietà del vicino Palazzo chiamato degli Appiani.
Un breve excursus è dedicato anche alla quattrocentesca torre del Giove che oggi, purtroppo, è a rischio di collasso definitivo.
Errata corrige: sopra e a lato della fig. 4 e sopra e sopra e sotto la fig. 13 per una svista è stato ripetuto lo stesso frammento di testo da “Se si eccettua l’ipogeo...” fino a “geometria delle origini”.
Gli Autori illustrano attraverso 145 documenti alcune curiosità su ciò che interessava al Duca e molte notizie precise sul procedere dei lavori (esempi: data di inizio e di fine dei lavori alla torre della Linguella; inizio della edificazione della chiesetta, che poi diventerà il duomo, e sua consacrazione da parte di un vescovo). Ma essi si soffermano soprattutto sul ritrovamento eccezionale di due teste marmoree di donna e una di uomo (divinità o personaggi divinizzati?) di dimensioni maggiori del vero, poi spedite a Firenze con tutte le cure del caso. Lì vengono registrate come reperti provenienti dall’Elba. Un’altra scoperta di rilievo avviene nel sottosuolo di Piazza Padella, dove gli operai si imbattono in una testa di marmo riferibile a un satiro “giovinetto di 12 anni in circa”. Anche la testa del piccolo fauno viene spedita a Cosimo, che la riceve nel marzo 1555.
Quando si tratta di articoli già noti, viene indicata la data della prima edizione. Man-tenendo l'impostazione e lo spirito della prima parte del libro, alcuni elaborati sono vere e proprie ricerche, documentate e corredate da approfondimenti bibliografici; altri sono sostanzialmente richieste di maggiore attenzione verso importanti monumenti che versano in stato di degrado; i rimanenti sono divulgativi e si soffermano, talvolta con accenti ironici, su ipotesi a colpo d'occhio tanto poco credibili da attirare critiche attente e motivate.
Quando si tratta di articoli già noti, viene indicata la data della prima edizione. Alcuni elaborati sono vere e proprie ricerche, documentate e corredate da approfondimenti bibliografici; altri sono divulgativi e si soffermano, talvolta con accenti ironici, su ipotesi a colpo d'occhio tanto poco credibili da attirare critiche attente e motivate.