Marco Rapetti

Skrjabin, an eccentric figure in the music scene of the beginning of the century, has often aroused both the most heated enthusiasm and the most ferocious criticisms. However, in recent decades, important researches have been carried out in Italy and abroad, leading to a more balanced view of the man and his work. The contributions which are included in this volume come largely from the conference Svetozvuk, il ‘Suono-Luce’ (Cherubini Conservatory of Florence, 2015), and intend to bring a significant element to the studies on Skrjabin by addressing different and complementary themes. The resulting multifaceted kaleidoscope highlights the key role of Skrjabin in the 20th century, not only as a precursor of multimedia, but most importantly as the creator of a highly original language which would influence entire generations of musicians from different backgrounds.

Skrjabin, figura eccentrica nel panorama musicale di inizio secolo, ha spesso suscitato tanto i più accesi entusiasmi quanto le critiche più feroci. Importanti ricerche effettuate negli ultimi decenni in Italia e all’estero hanno tuttavia condotto a una visione più equilibrata dell’uomo e della sua opera. I contributi ospitati nel presente volume provengono in buona parte dal convegno Svetozvuk, il ‘Suono-Luce’ (Conservatorio Cherubini di Firenze, 2015), e intendono apportare un tassello significativo agli studi skrjabiniani affrontando tematiche diverse e complementari. Lo sfaccettato caleidoscopio che ne risulta mette in luce il ruolo chiave di Skrjabin nel Novecento, non solo in quanto precursore della multimedialità, ma soprattutto come creatore di un linguaggio originalissimo destinato a influenzare generazioni di musicisti di differente formazione.