Lorenzo Arnone Sipari
* Mi occupo di Storia moderna e contemporanea e di Storia dell'ambiente. Conservo un archivio privato dichiarato dallo Stato d'interesse storico particolarmente importante e coordino le attività degli archivi storici aderenti a un Sistema Integrato (Sif Cultura) della Regione Lazio. Mi specchio nel titolo di un libro di Benedetto Croce:
«La storia come pensiore e come azione».
* I write essays on modern and environmental history. I'm an historical archive conservator. The phrase that identifies me is actually the title of a book by Benedetto Croce:
"History as Thought and Action".
«La storia come pensiore e come azione».
* I write essays on modern and environmental history. I'm an historical archive conservator. The phrase that identifies me is actually the title of a book by Benedetto Croce:
"History as Thought and Action".
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The origins of the Abruzzo National Park, founded in 1922, is linked with the history of the Sipari family. Erminio Sipari, founder and first president of that park, created a model that harmoniously intertwined nature conservation and tourism development.
Conference Presentations
Parteciperanno il Presidente del PNALM Antonio Carrara, lo storico dell’ambiente Lorenzo Arnone Sipari, Carmelo Gentile Responsabile Ufficio conservazione e attività agrosilvopastorali (PNALM), i fotografi naturalistici Nunzio Alessandro Lippa e Valentino Mastrella.
Cesidio Taricone interpreterà Loreto Grande nel suo appassionato intervento (1953) in difesa della foresta vetusta di Val Cervara di Villavallelonga, recentemente dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Ne parleranno intorno al caminetto di Palazzo Sipari, Alvito (FR),
Maria Panetta (Università degli Studi di Roma La Sapienza)
Rosalia Peluso (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Sabato 25 febbraio 2017 ore 19
Papers
The history of the Apennine chamois (rupicapra pyrenaica ornata) before the Italian protection decree of 1913.
La discussione sui parchi nazionali nel decennio 1913-1923 affrontata attraverso il confronto tra le principali opere di Nicola Angelo Falcone (1871-1916), Luigi Parpagliolo (1862-1953) ed Erminio Sipari (1879-1868), veri e propri manifesti della storia dell'ambiente e della conservazione della natura in Italia.
Una sintesi della storia del Parco Nazionale d'Abruzzo dal 1922 al 1933, dall'Introduzione agli scritti scelti di Erminio Sipari (1879-1968)
The origins of the Abruzzo National Park, founded in 1922, is linked with the history of the Sipari family. Erminio Sipari, founder and first president of that park, created a model that harmoniously intertwined nature conservation and tourism development.
Parteciperanno il Presidente del PNALM Antonio Carrara, lo storico dell’ambiente Lorenzo Arnone Sipari, Carmelo Gentile Responsabile Ufficio conservazione e attività agrosilvopastorali (PNALM), i fotografi naturalistici Nunzio Alessandro Lippa e Valentino Mastrella.
Cesidio Taricone interpreterà Loreto Grande nel suo appassionato intervento (1953) in difesa della foresta vetusta di Val Cervara di Villavallelonga, recentemente dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Ne parleranno intorno al caminetto di Palazzo Sipari, Alvito (FR),
Maria Panetta (Università degli Studi di Roma La Sapienza)
Rosalia Peluso (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Sabato 25 febbraio 2017 ore 19
The history of the Apennine chamois (rupicapra pyrenaica ornata) before the Italian protection decree of 1913.
La discussione sui parchi nazionali nel decennio 1913-1923 affrontata attraverso il confronto tra le principali opere di Nicola Angelo Falcone (1871-1916), Luigi Parpagliolo (1862-1953) ed Erminio Sipari (1879-1868), veri e propri manifesti della storia dell'ambiente e della conservazione della natura in Italia.
Una sintesi della storia del Parco Nazionale d'Abruzzo dal 1922 al 1933, dall'Introduzione agli scritti scelti di Erminio Sipari (1879-1968)
L'articolo offre il primo profilo di "N.A. Falcone", l'autore del primo trattato sulla tutela del paesaggio in Italia, uscito per Alinari nel 1914 ("Il paesaggio italico e la sua difesa"), e di alcuni articoli e manuali relativi alla legislazione sulle belle arti e antichità nel primo quindicennio del '900.
L'intervento si sofferma su falsificazioni e riusi delle epigrafi per fini promozionali in età barocca. Un esempio in tal senso è offerto dallo studio della "Descrittione del ducato di Alvito", stampata nel 1633 e riedita nel 1686, uscita nell'ambito della costruzione di un ducato, quello di Alvito, nel Regno di Napoli, feudo della famiglia Gallio. L'editio princeps non riportava il testo di un'epigrafe (oggi perduta), che fu invece variamente studiata nell'800 (Mommsen, Mancini e Iannelli), sulla scorta delle interpolazioni presenti nella ristampa, anche essa uscita sotto il controllo editoriale del feudatario.