Thesis Chapters by Giovanni Peduto
La Yourcenar ha creduto di trovare i trentatré nomi di Dio. A ciascuno di loro ha dedicato una po... more La Yourcenar ha creduto di trovare i trentatré nomi di Dio. A ciascuno di loro ha dedicato una poesia. Io non essendo poeta, credo di averne intravisto solo uno, reciterebbe così: Il folle, singhiozzante, che chiede alle voci che lo tormentano la pietà di lasciarlo dormire. Questo vuole essere il trentaquattresimo nome di Dio. A risentirlo il respiro si accorcia, la voce si ferma a mezz'aria. Tutto le pagine seguenti ruotano intorno al suo mistero.

Capitolo 1. Dislessia e quadro normativo. 1.1. Cos'è la Dislessia? "Dislessia", come potrebbe già... more Capitolo 1. Dislessia e quadro normativo. 1.1. Cos'è la Dislessia? "Dislessia", come potrebbe già suggerire il nome, sta ad indicare una "mancanza", una "difficoltà", nella pratica della lettura. Tuttavia, i dubbi e le confusioni su come intendere questa persistente difficoltà, su quale sia la sua estensione ed in che termini debba essere definita, sono molti. In aggiunta, ci si potrebbe chiedere: si tratta di una malattia? Si tratta di una condizione derivante da un danno di natura affettiva? C'è una "cura", e cercare una "cura" è il retto modo di porsi dinanzi a questo fenomeno? Giacomo Stella definisce la dislessia come: "un disturbo che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici con cui si rappresentano per iscritto le parole" 1. Le parole su cui occorre riflettere sono "disturbo" e "processo": entrambe possono aiutare ad addentrarci nella complessità del tema in questione. è cercare di introiettare e far assimilare le informazioni necessarie al ragazzo per una via diversa da quella della lettura. • "Processo" e non "azione" di interpretazione: la definizione, usufruendo della nozione di processo, invita a pensare alla pratica della lettura come ad un evento mediato e attivo, costituito da più passaggi, e non come ad un evento semplice, puntuale e passivo. Nella lettura, sottolinea Stella, avvengono almeno quattro passaggi: 1) il riconoscimento dei segni dell'ortografia; 2) la conoscenza delle regole della conversione dei segni grafici in suoni; 3) la ricostruzione delle stringhe di suoni in parole del lessico; 4) la comprensione del significato delle singole frasi e del testo. "I primi tre processi possono anche essere considerati le fasi di un'unica attività, chiamata attività di decodifica o transcodifica in quanto consente di trasformare il codice scritto in codice orale, quello che usiamo per esprimerci verbalmente" 2. Ciò che è dunque difficile nel ragazzo con dislessia è il processo di decodifica del segno scritto. Il ragazzo ha difficoltà nell'operare simultaneamente le tre azioni sopra espresse: 1) riconoscimento dei segni, 2) loro conversione in stringhe foniche e 3) ricostruzione di queste ultime in unità di senso.
Capitolo 1. L'autismo tra storia, eziopatogenesi e nosografia. p. 1.1. Origine ed evoluzione di u... more Capitolo 1. L'autismo tra storia, eziopatogenesi e nosografia. p. 1.1. Origine ed evoluzione di un concetto. p. 1.2. Principali teorie sull'autismo. p. Capitolo 2. L'autismo a scuola. p. 2.1. Strutturazione dello spazio e del tempo. p. 2.2. Didattica delle emozioni e delle false credenze. p. 2.3. Rinforzo della coerenza centrale. p. Conclusioni. p. Bibliografia. p.
2 "Tu per me sei utile accetta l"onere, l"impegno, e dimmi poi se i primi mollano mi spieghi gli ... more 2 "Tu per me sei utile accetta l"onere, l"impegno, e dimmi poi se i primi mollano mi spieghi gli ultimi come fanno?" (Il primo della lista -Niccolò Fabi) È come se questo motivetto lo cantasse Emma Zunz, la fragile donna di cui parlo per circa 250 pagine, attraversando i millenni e andando al cuore del "vivente".
2 "Tu per me sei utile accetta l"onere, l"impegno, e dimmi poi se i primi mollano mi spieghi gli ... more 2 "Tu per me sei utile accetta l"onere, l"impegno, e dimmi poi se i primi mollano mi spieghi gli ultimi come fanno?" (Il primo della lista -Niccolò Fabi) È come se questo motivetto lo cantasse Emma Zunz, la fragile donna di cui parlo per circa 250 pagine, attraversando i millenni e andando al cuore del "vivente".
Indagare la natura e il ruolo della corrispondenza biunivoca all"interno di una teoria del numero... more Indagare la natura e il ruolo della corrispondenza biunivoca all"interno di una teoria del numero è una questione di cruciale importanza se sotto esame vi è una posizione tipicamente logicista, la quale cerca di definire i numeri in termini di estensioni di concetti.
Book Reviews by Giovanni Peduto

Ogni lettura è un incontro e lo è di più, nella fattispecie, se colui che scrive si palesa tra le... more Ogni lettura è un incontro e lo è di più, nella fattispecie, se colui che scrive si palesa tra le righe. Come in tutti gli incontri, tuttavia, anche nella lettura possono esserci fraintendimenti, misconoscimenti: si può prendere qualcuno per qualcun altro. Si può evitare l'incontro con l'alterità di chi scrive in tanti modi, ma principalmente, camuffandola, riducendola all'orbita del proprio universo mentale, adattandola come un rattoppo alla veste che più fa comodo. Il pericolo di fraintendere il recente libro di Goffredo Fofi, L'oppio del popolo, per altro da ciò che vuole essere è ben prevedibile, per ragioni che sono discusse nel libro stesso. Il primo compito di un lettore attento è, dunque, quello di proteggere questo testo dall'elementare gesto di psicologia filosofica che, volendo assumere una posizione neutrale e scientifica lo affronta dissezionandolo, vagliando la cogenza o meno degli argomenti e dei dati presentati, come se operasse con dei bisturi sul corpo di un cadavere. Ma il testo-e, forse, è questo il suo senso più intimo-vuole parlare ai vivi, a chi è chiamato ad assumersi delle responsabilità per la propria vita e per quella degli altri intorno a lui, e non porsi nell'empireo della teoria ed alimentarne quello che chiama sprezzantemente-il mercato. La cornice del libro è, dunque, etica e assiologica. Fofi interroga il nostro tempo e lo fa in quanto Fofi, non in quanto teoreta. Esso appartiene più al genere della testimonianza, la quale, però, come accade nelle Confessioni di Agostino, non si esime dal porsi fondamentali questioni generali, dal riflettere sul proprio tempo, tenendo ferme le evidenze fornitegli dalla sua coscienza morale. L'anafora che percorre febbrilmente le prime pagine e che si ripete per quindici capoversi è «per chi» (pp. 7-13): per chi ha lottato per un mondo più giusto, per chi ha creduto non alla vita per la cultura, ma alla cultura per la vita, alla «cultura come scelta, in rapporto diretto con la nostra vita e con le nostre convinzioni, e soprattutto con i nostri comportamenti, con la nostra capacità di discendere responsabilmente» (p. 56), il ruolo che il sapere ha scelto per sé nella contemporaneità non può che destare rammarico, disprezzo e P.O.I.
Papers by Giovanni Peduto
Saggio all'interno di un collettaneo a cura dell'Istituto Italiano degli Studi Filosofici di Napo... more Saggio all'interno di un collettaneo a cura dell'Istituto Italiano degli Studi Filosofici di Napoli. Da pagina 99 a pagina 128.
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