Papers by Claudia Calabrese
Resumo: Desde a sua estreia, Pasolini mostrou depositar uma grande confiança na música e nos sons... more Resumo: Desde a sua estreia, Pasolini mostrou depositar uma grande confiança na música e nos sons, considerando-os instrumentos essenciais à expressão e até mesmo, já na época da revolução antropológica, similares a ações da realidade. Assim ele escreveu em sua autobiografia em versos, intitulada "Poeta delle Ceneri" (1966-1967): "[...] eu queria ser escritor de música [...] a única ação expressiva,/ talvez, alta e indefinível quanto as ações da realidade" (PASOLINI, 2015c, p. 1.288). A partir dessa confissão, o presente ensaio indaga-por meio de uma aproximação interdisciplinar que perpassa a produção poética, literária, cinematográfica e as reflexões ensaísticas de Pasolini-a origem de seu pensamento sonoro e as bases sobre as quais se sustentou a relação entre experiência, a qual transita também a partir da escuta, e formas de arte. Palavras-chave: Pasolini; musicalidade poética; realidade. Abstract: Since the beginning, Pasolini has shown a great deal of trust in music and sounds considering them essential tools for the expression and even, at the time of the anthropological revolution, similar to the actions of reality. Thus, he writes in his autobiography in verses entitled "Poeta delle Ceneri" (1966-1967): "[...] I would like to be a music writer [...] the only expressive/ perhaps high, and indefinable action like the actions of reality" (PASOLINI, 2015c, p. 1.288). Starting from this confession, this essay investigates-with an interdisciplinary approach that touches the poetic, literary, cinematographic production and Pasolini's rational reflection-the origin of his sonorous thought and the hinges on which rests the relationship between experience, which also transits from listening, and the forms of art.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Una Suite “psichedelica” nel cuore degli anni Sessanta: “Danze della sera” [1968] di De Carolis/P... more Una Suite “psichedelica” nel cuore degli anni Sessanta: “Danze della sera” [1968] di De Carolis/Pasolini
Nonostante varie generazioni di compositori di musica abbiano dialogato, con diverso stile e in un flusso che pare inarrestabile, con l’opera di Pasolini, pochissimi sono i contributi musicologici che hanno preso in esame le intonazioni dei suoi versi. Quest’analisi di Danze della sera – una canzone con testi di Ettore De Carolis (compositore anche della musica) e Pier Paolo Pasolini, che sorprendentemente non ha avuto fortuna critica – è il primo contributo esegetico su un brano significativo della psichedelia italiana degli anni Sessanta e, insieme, una riflessione, nell’ambito del filone di studi poetico-musicali, su come l’intreccio tra rappresentazioni simboliche evocate dai versi, vicende storiche del tempo e musica possa narrare una storia che sembra sospesa tra mito e realtà. Sorretta da un attento esame dei versi, della partitura e del contesto storico, illustro l’influenza del pensiero e dell’opera di Pasolini nello spazio po(i)etico di Ettore De Carolis, con la convinzione che sia possibile cogliere il significato di Danze della sera solo facendo emergere dall’analisi le profonde relazioni intertestuali che si attuano nella sovrapposizione di codici diversi. I rimandi alla Bibbia e al Nuovo Testamento, i riferimenti ai conflitti generazionali dell’epoca e le connessioni con la musica, che riflette il pastiche delle fonti da cui ha tratto nutrimento l’ispirazione, hanno richiesto un approccio metodologico interdisciplinare e un’attenzione particolare verso quelle rappresentazioni mitico-simboliche che fanno di Danze della sera un’opera ancora attuale, capace di parlare ai giovani di ogni tempo.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Indice della tesi di dottorato in Storia e analisi delle culture musicali, Università la Sapienza... more Indice della tesi di dottorato in Storia e analisi delle culture musicali, Università la Sapienza, Roma 2018
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Claudia Calabrese
Diastema editrice , 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Pasolini e la musica, la musica e Pasolini. Correspondances , 2019
Estratto da "Pasolini e la musica, la musica e Pasolini. Correspondances" di Claudia Calabrese i... more Estratto da "Pasolini e la musica, la musica e Pasolini. Correspondances" di Claudia Calabrese in corso di pubblicazione (maggio 2019). Per gentile concessione di Diastema Studi e Ricerche.
Riflessione critica sull'intonazione dell'epigramma "Alla bandiera rossa" di Pier Paolo Pasolini in "Memoria" di Sylvano Bussotti.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Book Reviews by Claudia Calabrese
“[…] Originalità, rigore analitico e un’autentica passione sono […] le doti di questo libro, divi... more “[…] Originalità, rigore analitico e un’autentica passione sono […] le doti di questo libro, diviso in due movimenti […] e concluso da un’interessante appendice di interviste […] Fra le parti più significative del libro, rientrano le pagine dedicate al ruolo della musica nel breve film Che cosa sono le nuvole ? (1967) […]” Recensione di Roberto Chiesi, Responsabile del Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini - Biblioteca "Renzo Renzi" della Fondazione Cineteca di Bologna, pubblicata sull’ultimo volume di Studi Pasoliniani Rivista Internazionale, vol. 14, 2020 (Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma)
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Vorrei essere scrittore di musica, scrive nel 1966 Pasolini. Claudia Calabrese parte da questa co... more Vorrei essere scrittore di musica, scrive nel 1966 Pasolini. Claudia Calabrese parte da questa confessione e pensa il suo intenso studio incamminandosi nell'opera e nella vita di uno dei più grandi artisti della nostra epoca che sente musica e suoni come 'segnali dell'esistenza'. Un lavoro interdisciplinare innovativo, rigoroso e scientifico che collega poesia, musica, cinema e vita.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Claudia Calabrese
Nonostante varie generazioni di compositori di musica abbiano dialogato, con diverso stile e in un flusso che pare inarrestabile, con l’opera di Pasolini, pochissimi sono i contributi musicologici che hanno preso in esame le intonazioni dei suoi versi. Quest’analisi di Danze della sera – una canzone con testi di Ettore De Carolis (compositore anche della musica) e Pier Paolo Pasolini, che sorprendentemente non ha avuto fortuna critica – è il primo contributo esegetico su un brano significativo della psichedelia italiana degli anni Sessanta e, insieme, una riflessione, nell’ambito del filone di studi poetico-musicali, su come l’intreccio tra rappresentazioni simboliche evocate dai versi, vicende storiche del tempo e musica possa narrare una storia che sembra sospesa tra mito e realtà. Sorretta da un attento esame dei versi, della partitura e del contesto storico, illustro l’influenza del pensiero e dell’opera di Pasolini nello spazio po(i)etico di Ettore De Carolis, con la convinzione che sia possibile cogliere il significato di Danze della sera solo facendo emergere dall’analisi le profonde relazioni intertestuali che si attuano nella sovrapposizione di codici diversi. I rimandi alla Bibbia e al Nuovo Testamento, i riferimenti ai conflitti generazionali dell’epoca e le connessioni con la musica, che riflette il pastiche delle fonti da cui ha tratto nutrimento l’ispirazione, hanno richiesto un approccio metodologico interdisciplinare e un’attenzione particolare verso quelle rappresentazioni mitico-simboliche che fanno di Danze della sera un’opera ancora attuale, capace di parlare ai giovani di ogni tempo.
Books by Claudia Calabrese
Riflessione critica sull'intonazione dell'epigramma "Alla bandiera rossa" di Pier Paolo Pasolini in "Memoria" di Sylvano Bussotti.
Book Reviews by Claudia Calabrese
Nonostante varie generazioni di compositori di musica abbiano dialogato, con diverso stile e in un flusso che pare inarrestabile, con l’opera di Pasolini, pochissimi sono i contributi musicologici che hanno preso in esame le intonazioni dei suoi versi. Quest’analisi di Danze della sera – una canzone con testi di Ettore De Carolis (compositore anche della musica) e Pier Paolo Pasolini, che sorprendentemente non ha avuto fortuna critica – è il primo contributo esegetico su un brano significativo della psichedelia italiana degli anni Sessanta e, insieme, una riflessione, nell’ambito del filone di studi poetico-musicali, su come l’intreccio tra rappresentazioni simboliche evocate dai versi, vicende storiche del tempo e musica possa narrare una storia che sembra sospesa tra mito e realtà. Sorretta da un attento esame dei versi, della partitura e del contesto storico, illustro l’influenza del pensiero e dell’opera di Pasolini nello spazio po(i)etico di Ettore De Carolis, con la convinzione che sia possibile cogliere il significato di Danze della sera solo facendo emergere dall’analisi le profonde relazioni intertestuali che si attuano nella sovrapposizione di codici diversi. I rimandi alla Bibbia e al Nuovo Testamento, i riferimenti ai conflitti generazionali dell’epoca e le connessioni con la musica, che riflette il pastiche delle fonti da cui ha tratto nutrimento l’ispirazione, hanno richiesto un approccio metodologico interdisciplinare e un’attenzione particolare verso quelle rappresentazioni mitico-simboliche che fanno di Danze della sera un’opera ancora attuale, capace di parlare ai giovani di ogni tempo.
Riflessione critica sull'intonazione dell'epigramma "Alla bandiera rossa" di Pier Paolo Pasolini in "Memoria" di Sylvano Bussotti.