Papers by Antonella D'Ascoli
L' articolo prende in considerazione alcuni aspetti storico-archeologici relativi al patrimonio d... more L' articolo prende in considerazione alcuni aspetti storico-archeologici relativi al patrimonio del Museo Storico Archeologico di Nola (NA).
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Open source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica. Atti del III Workshop (Padova, 8-9 maggio 2008), Jul 2012
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Reviewed by Antonella D'Ascoli: ‘Egyptianizing Figurines from Delos. A Study in Hellenistic Relig... more Reviewed by Antonella D'Ascoli: ‘Egyptianizing Figurines from Delos. A Study in Hellenistic Religion’ è opera di Caitlín E. Barrett, pubblicata dal celebre editore Brill (Leiden-Boston) nel 2011, nell’ambito della collana editoriale dei ‘Columbia Studies in the Classical Tradition’, volume 36.
L’opera, corposa ed approfondita, costituita da 731 pagine di testo, ci è sembrata particolarmente innovativa, in quanto l’argomento è analizzato, efficacemente, da molteplici punti di vista: in particolare, l’analisi iconografica della coroplastica egittizzante da Delo, non è fine a sé stessa, come nella stragrande maggioranza dei cataloghi di terrecotte figurate, ma è continuamente alimentata e suffragata dalla conoscenza della teologia e della liturgia del mondo religioso e cultuale dell’antico Egitto, in particolar modo, del periodo ellenistico greco-romano, sebbene antecedenti siano spesso, coerentemente, ricercati nell’Egitto faraonico.
Questo approccio, storico ed archeologico, estremamente interessante, puntuale ed analitico, permette di analizzare sotto una nuova luce i tipi iconografici, ricollocandoli nel contesto, fortemente cosmopolita, dell’isola di Delo, e dando per molti di essi una nuova, condivisibile, lettura, suffragata dalle fonti primarie, testuali ed iconografiche. Lavoro, questo della Barrett, che non passerà inosservato, poiché imporrà di revisionare il significato di molte iconografie egittizzanti, e dei loro relativi contesti, non solo ellenistici, ma anche del mondo romano (ci riferiamo, ad esempio, ai cd. ‘paesaggi nilotici’, alle terrecotte raffiguranti ‘negroidi’, notoriamente interpretati, rispettivamente, come amene scene di paesaggio fini a sé stesse, e come ‘figure grottesche o caricaturali’ e via dicendo, di cui l’Autore, invece, coglie il senso teologico profondo, dandone, così, una più corretta rilettura).
A pag.31 è l’Autore ad affermare che: ‘The nature of this research is interdisciplinary, spanning several fields: Archaeology, Egiptology, Classics, Epigraphy, and Art History’: quindi, la presente monografia ci offre, innanzitutto, una corretta e magistrale lezione di metodo nell’ambito degli studi sulla coroplastica.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Recensione del volume ‘Ceramics of the Phoenician-Punic world: collected essays’, è parte della c... more Recensione del volume ‘Ceramics of the Phoenician-Punic world: collected essays’, è parte della collana ‘Ancient Near Eastern Studies’ (Supplement 36), pubblicato (stampato in Belgio) dalla prestigiosa casa editrice Peeters, editor Claudia Sagona dell’University of Melbourne.
Il volume è frutto del Convegno ‘Ceramics of the Phoenician-Punic world’, celebrato a Malta (8 -13 January 2007) sotto gli auspici delle Università di Melbourne e di Malta e delle Istituzioni maltesi preposte alla conservazione del patrimonio culturale dell’isola (Superintendence of Cultural Heritage, Heritage Malta, National Museum of Archaeology at Heritage Malta).
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Recensione, a firma di Antonella D'Ascoli, del Catalogo della Mostra ‘Images in Terracotta. Ancie... more Recensione, a firma di Antonella D'Ascoli, del Catalogo della Mostra ‘Images in Terracotta. Ancient Terracotta Figurines in the Sadberk Hanim Museum Collection’ (18 November 2011 - 15 April 2012), presso il ‘Sadberk Hanım Museum’ di Istanbul. Il Catalogo è stato curato dagli editors Sedef Çokay Kepçe (Associate Professor) e da Senem Özden Gerçeker, archeologo curatore del Museo (Archaeologist-Curator of Sadberk Hanım Museum). Si ringrazia Mrs.Hulya Bilgi (the Director of Sadberk Hanım Museum) per aver concesso una copia del Catalogo per la recensione.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The «Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology» (acronym JIIA), at the URL http:... more The «Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology» (acronym JIIA), at the URL http://www.jiia.it/, online since the 10th of October 2003 is a full-text and peer reviewed journal oriented to “alternative” Open Access publishing, formed by experimental personal initiative and on a non-profit basis. The aim of the JIIA e-journal is the dissemination of scientific communications in archaeology, antiquity sciences and archaeological applied sciences: it is therefore interdisciplinary and intercultural. The Journal web site, originally static, has been completely renewed. The repository, created with open-source MyOPIA, MySQL Online Publications Index Administration , allows matching to the OAI-PMH protocol and hence metadata harvesting. The Journal appears as a novelty in a sector which, in our country, is still in its infancy. The article also discusses problems related to on-line editing and open archives.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Recensione di Antonella D'Ascoli del volume pubblicato (col finanziamento della Carlsbergfondet) ... more Recensione di Antonella D'Ascoli del volume pubblicato (col finanziamento della Carlsbergfondet) per i tipi delle Edizioni Quasar di Severino Tognon, Roma 2010. Il volume, di complessive 655 pagine, è dedicato esclusivamente ai materiali rinvenuti nello scavo (effettuato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Lazio) della villa in località S.Maria ubicata nell’area costiera sud-occidentale del lago di Nemi (parte del NEMI Archaeological Project cui si è dato vita da parte dei quattro Nordic Institutes di Roma sin dal 1996). Il volume si apre con una Introduction (Nordic Excavations of a Roman Villa by Lake Nemi, loc. S.Maria: an introduction) di Pia Guldager Bilde (pagg.13-19) ed ‘An Introduction to the finds’ di Mette Moltesen & Birte Poulsen (pagg.21-31). Seguono le seguenti Sezioni: Pottery and Glass (pagg.35-411), Metal and Coins (pagg.415-428), Sculpture (pagg.431-444), Finds related to the architecture (pagg.447-485), Miscellanea (pagg.489-491), Late-Antique Tombs (pagg.495-520), Other Organic materials (pagg.523-533), Appendix (pagg.537-594), Figures (pagg.597-655).
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Nell'ambito del progetto 'Digital Libraries Applications', 'Biblioteche Digitali in Italia' anali... more Nell'ambito del progetto 'Digital Libraries Applications', 'Biblioteche Digitali in Italia' analizza le problematiche di persone e comunità che usano le biblioteche digitali ed indaga gli attuali servizi in grado di soddisfarne i reali bisogni, per evidenziare necessità ed ostacoli al miglioramento dei servizi e per stimolare la cooperazione tra le diverse istituzioni culturali e tra le istituzioni pubbliche e quelle private. I lavori iniziano nell’estate 2005 e l’anno seguente producono i risultati previsti. Il Rapporto, promosso dalla Fondazione Rinascimento Digitale è stato coordinato e curato da Anna Maria Tammaro in collaborazione con Stefano Casati e Damiana Luzzi. In particolare, 'Risorse on line per l’archeologia: una breve nota' indaga lo stato dell'arte, al 2005-2006, relativamente all'ambito delle scienze dell'antichità e dell'archeologia.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
JOURNAL by Antonella D'Ascoli
"Cani nel mondo antico". Molte sono le fonti relative ai cani nel mondo italico, greco, romano, n... more "Cani nel mondo antico". Molte sono le fonti relative ai cani nel mondo italico, greco, romano, nonché in altre culture antiche; informazioni si ricavano non solo dallo studio di resti dello scheletro, che si rinvengono negli scavi archeologici, deposti in fosse rituali, in sepolture, ma anche dalle fonti letterarie, epigrafiche, nonché iconografiche, che ci mostrano, spesso, il cane quale fedele compagno dell’uomo, ad esso associato nella pratica della caccia, come guardiano di armenti, o in battaglia, lanciato contro i nemici, oppure a guardia degli accampamenti militari. Questo articolo delinea vari aspetti cultuali e rituali relativi al cane nel mondo antico.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
'Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology'
Bookmarks Related papers MentionsView impact
'Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology' N.02/2015
Thematic issue:
Renenutet/... more 'Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology' N.02/2015
Thematic issue:
Renenutet/Isis Thermouthis: diffusion of this anguiform deity from east to west.
Free Section
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Antonella D'Ascoli
L’opera, corposa ed approfondita, costituita da 731 pagine di testo, ci è sembrata particolarmente innovativa, in quanto l’argomento è analizzato, efficacemente, da molteplici punti di vista: in particolare, l’analisi iconografica della coroplastica egittizzante da Delo, non è fine a sé stessa, come nella stragrande maggioranza dei cataloghi di terrecotte figurate, ma è continuamente alimentata e suffragata dalla conoscenza della teologia e della liturgia del mondo religioso e cultuale dell’antico Egitto, in particolar modo, del periodo ellenistico greco-romano, sebbene antecedenti siano spesso, coerentemente, ricercati nell’Egitto faraonico.
Questo approccio, storico ed archeologico, estremamente interessante, puntuale ed analitico, permette di analizzare sotto una nuova luce i tipi iconografici, ricollocandoli nel contesto, fortemente cosmopolita, dell’isola di Delo, e dando per molti di essi una nuova, condivisibile, lettura, suffragata dalle fonti primarie, testuali ed iconografiche. Lavoro, questo della Barrett, che non passerà inosservato, poiché imporrà di revisionare il significato di molte iconografie egittizzanti, e dei loro relativi contesti, non solo ellenistici, ma anche del mondo romano (ci riferiamo, ad esempio, ai cd. ‘paesaggi nilotici’, alle terrecotte raffiguranti ‘negroidi’, notoriamente interpretati, rispettivamente, come amene scene di paesaggio fini a sé stesse, e come ‘figure grottesche o caricaturali’ e via dicendo, di cui l’Autore, invece, coglie il senso teologico profondo, dandone, così, una più corretta rilettura).
A pag.31 è l’Autore ad affermare che: ‘The nature of this research is interdisciplinary, spanning several fields: Archaeology, Egiptology, Classics, Epigraphy, and Art History’: quindi, la presente monografia ci offre, innanzitutto, una corretta e magistrale lezione di metodo nell’ambito degli studi sulla coroplastica.
Il volume è frutto del Convegno ‘Ceramics of the Phoenician-Punic world’, celebrato a Malta (8 -13 January 2007) sotto gli auspici delle Università di Melbourne e di Malta e delle Istituzioni maltesi preposte alla conservazione del patrimonio culturale dell’isola (Superintendence of Cultural Heritage, Heritage Malta, National Museum of Archaeology at Heritage Malta).
JOURNAL by Antonella D'Ascoli
Thematic issue:
Renenutet/Isis Thermouthis: diffusion of this anguiform deity from east to west.
Free Section
L’opera, corposa ed approfondita, costituita da 731 pagine di testo, ci è sembrata particolarmente innovativa, in quanto l’argomento è analizzato, efficacemente, da molteplici punti di vista: in particolare, l’analisi iconografica della coroplastica egittizzante da Delo, non è fine a sé stessa, come nella stragrande maggioranza dei cataloghi di terrecotte figurate, ma è continuamente alimentata e suffragata dalla conoscenza della teologia e della liturgia del mondo religioso e cultuale dell’antico Egitto, in particolar modo, del periodo ellenistico greco-romano, sebbene antecedenti siano spesso, coerentemente, ricercati nell’Egitto faraonico.
Questo approccio, storico ed archeologico, estremamente interessante, puntuale ed analitico, permette di analizzare sotto una nuova luce i tipi iconografici, ricollocandoli nel contesto, fortemente cosmopolita, dell’isola di Delo, e dando per molti di essi una nuova, condivisibile, lettura, suffragata dalle fonti primarie, testuali ed iconografiche. Lavoro, questo della Barrett, che non passerà inosservato, poiché imporrà di revisionare il significato di molte iconografie egittizzanti, e dei loro relativi contesti, non solo ellenistici, ma anche del mondo romano (ci riferiamo, ad esempio, ai cd. ‘paesaggi nilotici’, alle terrecotte raffiguranti ‘negroidi’, notoriamente interpretati, rispettivamente, come amene scene di paesaggio fini a sé stesse, e come ‘figure grottesche o caricaturali’ e via dicendo, di cui l’Autore, invece, coglie il senso teologico profondo, dandone, così, una più corretta rilettura).
A pag.31 è l’Autore ad affermare che: ‘The nature of this research is interdisciplinary, spanning several fields: Archaeology, Egiptology, Classics, Epigraphy, and Art History’: quindi, la presente monografia ci offre, innanzitutto, una corretta e magistrale lezione di metodo nell’ambito degli studi sulla coroplastica.
Il volume è frutto del Convegno ‘Ceramics of the Phoenician-Punic world’, celebrato a Malta (8 -13 January 2007) sotto gli auspici delle Università di Melbourne e di Malta e delle Istituzioni maltesi preposte alla conservazione del patrimonio culturale dell’isola (Superintendence of Cultural Heritage, Heritage Malta, National Museum of Archaeology at Heritage Malta).
Thematic issue:
Renenutet/Isis Thermouthis: diffusion of this anguiform deity from east to west.
Free Section