Ordinario di letteratura italiana moderna e contemporanea e ex direttrice del Dipartimento d'Italianistica, Facoltà di Lettere, Università di Helwan, Il Cairo.
Atti del XXV Congresso dell'Adi - Associazione degli Italianisti (Foggia, 15-17 settembre 2022), 2024
La presenza dei letterati italiani in Egitto durante il ventennio fascista, sulla base di testi i... more La presenza dei letterati italiani in Egitto durante il ventennio fascista, sulla base di testi inediti e rapporti di viaggio, usciti in un mondo già particolarmente avvezzo alla presenza di fogli italiani che si rivolgevano sia ad una vasta comunità sia a tanti italofoni. Si focalizza l'attenzione sul contributo di queste conferenze e questi scritti all'esaltazione dell'italianità, identificata per lo più con il fascismo, e tesa a difendere e consolidare l'immagine di un'Italia coloniale nei confronti dell'Altro.
La narrativa egiziana: comprendere la rabbia ed esplorare il mondo Nel suo nuovo romanzo I gradi ... more La narrativa egiziana: comprendere la rabbia ed esplorare il mondo Nel suo nuovo romanzo I gradi della rabbia, pubblicato dalla casa editrice Edizioni libano-egiziane, l'autrice Safa' al-Najjar [1973-] ci rivela un universo nuovo, diverso per struttura e per ambientazioni da ciò che avevamo conosciuto nei suoi precedenti romanzi: Le dimissioni dell'angelo della morte, Il lieto fine e nelle tre raccolte di racconti: La ragazza che aveva rubato l'altezza a suo fratello, La huri del paradiso che sguscia piselli, e La derviscia. In quest'ultimo, per esempio, ci trovavamo davanti ad un personaggio che nonostante la sua ansia riusciva ad avere la meglio sul mondo circostante, che si rifugiava nella propria interiorità per poter poi affrontare una realtà crudele.
Il giornalismo italiano iniziò in Egitto nel 1845 con «Lo Spettatore Egiziano» di Alessandria, un... more Il giornalismo italiano iniziò in Egitto nel 1845 con «Lo Spettatore Egiziano» di Alessandria, un bisettimanale che fu pubblicato per oltre un quindicennio e si rivolgeva ad una vasta schiera di lettori italiani ed italofoni assolvendo le funzioni di Gazzetta Ufficiale del governo. Il quotidiano italiano che ebbe una vita più lunga è «L'imparziale» fondato al Cairo nel 1892 da Emilio Arus e fuso poi nel 1930 con il «Messaggero Egiziano» di Alessandria prendendo il nome di «Il Giornale d'Oriente» che rimase in vita fino al 1940. Nel periodo tra il 2019 e il 2021, sono state avviate le ricerche sulle varie collezioni dei periodici italiani in Egitto, esaminando il loro stato di conservazione, e la miglior soluzione che possa garantire un accesso globale ad esse. Un'indagine preliminare ha evidenziato tre collezioni di periodici italiani: la prima di proprietà del Centro Archeologico Italiano, affiliato all'Istituto Italiano di Cultura, la seconda si trova nella Biblioteca Nazionale Egiziana (Dār Al-Kutub), mentre la terza è nella Biblioteca Comunale di Alessandria. Le prime due collezioni abbracciano le testate: «L'Imparziale», «Il Giornale d'Oriente» e «Messaggero Egiziano», con annate diverse, mentre la terza, oltre a queste già citate, ne vanta varie altre, edite fino agli anni Cinquanta del secolo scorso.
Ad Alessandria, Fausta Cialente arriva il 1921 insieme al marito Enrico Terni, esponente di una r... more Ad Alessandria, Fausta Cialente arriva il 1921 insieme al marito Enrico Terni, esponente di una ricca famiglia ebrea di origine italiana stabilitasi ad Alessandria sin dal primo Ottocento, musicologo, musicista, compositore, nonché vicepresidente della Société des concerts d'Egypte. Il primo aprile del 1931, Cialente inizia una collaborazione con il Giornale d'Oriente. Insieme alle novelle, lei ha pubblicato vari contributi che propongono una riflessione sulle opere e sulle figure di scrittori classici e contemporanei, articoli riferibili a fatti di attualità e di cronaca, altri prodotti della sua attività come inviata speciale in Italia e all'estero.
Gli italiani iniziarono ad emigrare in Egitto all'inizio del XIX secolo per ragioni politiche. Do... more Gli italiani iniziarono ad emigrare in Egitto all'inizio del XIX secolo per ragioni politiche. Dopo la sconfitta di Napoleone e dopo il fallimento delle prime sollevazioni per l'indipendenza italiana, nel 1820-21 e 1831, un primo gruppo di italiani arrivò in Egitto per sfuggire alla restaurazione dei vecchi regimi e alle persecuzioni politiche. Lo stesso accadde dopo la sconfitta della Prima guerra di indipendenza nel 1848-49
Durante la sua visita ad Alessandria, nel 1932, Pirandello tenne una conferenza nel Liceo Frances... more Durante la sua visita ad Alessandria, nel 1932, Pirandello tenne una conferenza nel Liceo Francese sotto il titolo "Non parlo di me", anticipando così il saggio omonimo che uscì un anno dopo sulle pagine di Occidente, la rivista letteraria diretta da Armando Ghelardini. Sulla conferenza pirandelliana venne pubblicato, il 15 dicembre, sulla terza pagina del periodico italiano che usciva in Egitto, Il Giornale d'Oriente, un articolo dal titolo "Illustrazione dell'anima e della vita dell'artista", che riportava tratti del discorso del grande Accademico d'Italia. Il testo attuale e i due articoli del Corriere della Sera, uno in data 15 dicembre del 1932, l'altro in data 24 gennaio del 1933, sono contemporanei ed attestano in modo definitivo che Pirandello tenne due conferenze, una ad Alessandria e l'altra a San Remo, combacianti, sia nel titolo sia nel contenuto, con lo scritto pubblicato poi in Occidente, e firmato dall'autore stesso. Riporto qui il testo della relazione alessandrina frutto della ricostruzione di un anonimo cronista.
Although there are indications of the Italian presence in Egypt since the Middle Ages, the estab... more Although there are indications of the Italian presence in Egypt since the Middle Ages, the establishment of a real Italian community dates to the era of Muhammad Ali, who established the modern state of Egypt, followed by the emigration of many Italian technicians to Egypt to participate in the construction of the Suez Canal. Italians flocked to Egypt at the time of the Italian Risorgimento to escape the political conditions in their country of origin. This migration was characterized by a high level of cultural arrivals, which led to the popularity of the Italian language in some sectors of the administration, in high society, and in the court. The Italian language spread in Egyptian society in the seventeenth and eighteenth centuries, as the Italian language was the official language of the Egyptian government, and a tool for intellectual and literary expression. Italian newspapers have been published in Egypt since 1845, the date of the publication of Lo spettatore egiziano in Alexandria, followed by several other newspapers, the most famous and longest-lived L'imparziale founded in Cairo in 1892, and then Merged in 1930 with the Messaggero egiziano to be Giornale d'Oriente, which continued to be published until 1940, and in its first months of publication achieved a wide spread of more than 7,000 copies . This paper focalizes the efforts to document and digitize the Italian heritage published in Egypt in the 19th and 20th centuries, its importance and prospects for its development, as a unique and exceptional cultural impact, as stipulated in the fourth standard of the Guidelines for the Convention on the Preservation of World Cultural and Natural Heritage, issued by UNESCO in 1972.
Il 13 dicembre del 1932 Pirandello arrivò ad Alessandria d’Egitto a bordo del piroscafo Gange del... more Il 13 dicembre del 1932 Pirandello arrivò ad Alessandria d’Egitto a bordo del piroscafo Gange del LIoyd Triestino, ed era accompagnato dal Commendatore Piero Parini, Direttore Generale degli Italiani all’Estero, e dal giornalista Ettore De Zuani. Le tappe e gli eventi del viaggio breve del grande letterato, Accademico d’Italia, ad Alessandria e al Cairo, furono seguiti da «Il Giornale d’Oriente», il quotidiano italiano che usciva in Egitto con due sottotitoli separati «L’Imparziale» e «Il Messaggero Egiziano», a partire dal 1930, e che prevedeva tra gli articoli di cronaca anche contributi di tipo letterario-culturale, non privi di un certo spirito di mondanità. Nell’albergo alessandrino, Cecil, Atanasio Catraro, il giornalista e lo scrittore triestino, amico e traduttore del poeta greco-egiziano, Konstantinos Kavafis, incontrò Pirandello a cena ed ebbe con lui una libera conversazione sulla letteratura, sulle conferenze e sulla critica. In questo incontro, Pirandello annunciò anche la sua nuova opera, «Adamo ed Eva», che diede il titolo alla relazione rilasciata, il 15 dicembre del 1932, da Catraro stesso riguardo l’incontro, appunto sulla terza pagina del famoso periodico italiano.
Il labirinto della narrazione Wafaa El Beih Nel 1962, sul «Menabò 5», Calvino, analizzando tenden... more Il labirinto della narrazione Wafaa El Beih Nel 1962, sul «Menabò 5», Calvino, analizzando tendenze della produzione letteraria contemporanea, marcate profondamente dalla presenza del labirinto, suggerisce un nuovo ruolo della letteratura: «Quel che la letteratura può fare è definire l'atteggiamento migliore per trovare la via d'uscita, anche se questa via d'uscita non sarà
I presenti contributi raccolgono, invece, gli interventi della seconda tappa dell’iniziativa ital... more I presenti contributi raccolgono, invece, gli interventi della seconda tappa dell’iniziativa italo-egiziana sulla Via della Seta, tenutasi presso l’Università per stranieri di Siena nel mese di dicembre 2019. I contributi si riferiscono a diciotto interventi, organizzati in sei capitoli: “Oriente” e “Occidente”: diari di viaggio e rappresentazioni letterarie; Rappresentazioni, relazioni e influenze culturali Italia-Egitto; Letterature comparate tra Oriente e Occidente: traduzioni e circolazione di temi; “Orienti in Occidente” e “Occidenti in Oriente”: miti, radici, innesti; Linguistica comparata italiano/ arabo; La Nuova Via della Seta tra politica, economia, linguistica e sociologia. Tutti interventi che si aprono ad un ampio orizzonte di scambio culturale proficuo, trattando il rapporto dialettico tra identità e alterità (che «non sono concepibili l’una senza l’altra»), ma anche realtà, culture, storie, architetture, che formano questa rete di itinerari diversificati, conosciuti tuttavia con un nome al singolare, che ci parlano di incontri fatti e da fare, di incontri mancati, di rinvii, di promesse mantenute e non, e sicuramente anche di scontri, di conflitti.
La storia di Conversazione in Sicilia con la censura fascista è abbastanza significativa: il 27 m... more La storia di Conversazione in Sicilia con la censura fascista è abbastanza significativa: il 27 marzo 1940, Vittorini riceve ufficialmente da Arnoldo Mondadori il comunicato del rifiuto di pubblicare l'opera, proposta forse troppo innovativa per la
La presente raccolta contiene la versione
più aggiornata della poetica del mito, così
come è st... more La presente raccolta contiene la versione più aggiornata della poetica del mito, così come è stata elaborata da Catalfamo a conclusione di un lungo percorso letterario. Il poeta si richiama al concetto di «biogeografia culturale», in base al quale il territorio non costituisce solo un’area geografica. In esso si stratificano tutte le civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli, anzi dei millenni, con i valori e i sentimenti che ad esse hanno dato vita.
Catalfamoscrive Bianca Garufi sulla raccolta Le gialle colline e il mare (2004)-è nato e cresciut... more Catalfamoscrive Bianca Garufi sulla raccolta Le gialle colline e il mare (2004)-è nato e cresciuto nella parte orientale della Sicilia, imbevuta di miti greci, dominata da un equilibrio sottile tra passato e presente. Da questo equilibrio ne è scaturita una configurazione originale del mito, che non vive solo dell'archetipo, ma anche della sua storia e della sua realtà". E in La rivolta dei demoni ballerini (2021), Catalfamo presenta la versione più aggiornata della poetica del mito: "Sei giunta all'improvviso, a ridestare in me l'antica anima dei fliaci, lo spirito dionisiaco dei miei antenati greci, trapiantato nella terra dei vulcani e dei venti ingovernabili, rinchiusi negli otri e affidati ai capricci di un dio" (Dioniso e noi). Il poeta si richiama al concetto di «biogeografia culturale», in base al quale il territorio non costituisce solo un'area geografica. In esso si stratificano tutte le civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli, anzi dei millenni, con i valori e i sentimenti che ad esse hanno dato vita. Anche il poeta, se è profondamente legato a quel territorio, assomma in sé quelle civiltà, per cui si viene a creare una "corrispondenza biunivoca" tra lui e il territorio di riferimento. Egli riesce a "decriptare" i messaggi "cifrati" che vengono da questo territorio e a tradurli in versi. È la "poesia della vita", l'unica che merita di essere perseguita. La poesia di cui, secondo Carlo Levi, anche i contadini sono portatori, seppur a livello elementare. I loro racconti costituiscono un'analisi razionale della realtà mitica che si trovano di fronte per «ridurla a chiarezza». Il poeta "colto", naturalmente, ha tutti gli strumenti culturali, linguistico-formali, per esprimere questo mondo in termini artistici. "Nel Friuli bigotto/ persino i comunisti,/ ortodossi d'altra chiesa,/ condannarono decisi/ lo scandalo a Casarsa,/ il giovane poeta fuggì/ con la madre,/ come in un romanzo./ Tu voli, Colibrì,/ verso altri mondi,/ togliendo e conservando/ la religione dei tuoi avi contadini,/ spingendola in avanti,/ con dita di fata,/ sommessamente dialettica./ Il tuo Dio è quello di Spinoza,/ sciolto nella natura,/ che non conosce il peccato" (Educazione cattolica).
Letteratura e Scienze Atti delle sessioni parallele del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Pisa, 12-14 settembre 2019 a cura di Alberto Casadei, Francesca Fedi, Annalisa Nacinovich, Andrea Torre, 2021
Roberto Pazzi: la storia al vento, Le Muse, anno LXXI, aprile , 2021
Agli inizi del mese scorso, è uscita al Cairo la traduzione de La stanza sull’acqua di Roberto Pa... more Agli inizi del mese scorso, è uscita al Cairo la traduzione de La stanza sull’acqua di Roberto Pazzi, un’opera che fa parte ormai di un'attività ininterrotta di traduzioni dall'italiano all'arabo, e soprattutto di traduzioni di autori italiani che appartengono per lo più alla seconda metà del Novecento e al ventunesimo secolo.
Atti del XXV Congresso dell'Adi - Associazione degli Italianisti (Foggia, 15-17 settembre 2022), 2024
La presenza dei letterati italiani in Egitto durante il ventennio fascista, sulla base di testi i... more La presenza dei letterati italiani in Egitto durante il ventennio fascista, sulla base di testi inediti e rapporti di viaggio, usciti in un mondo già particolarmente avvezzo alla presenza di fogli italiani che si rivolgevano sia ad una vasta comunità sia a tanti italofoni. Si focalizza l'attenzione sul contributo di queste conferenze e questi scritti all'esaltazione dell'italianità, identificata per lo più con il fascismo, e tesa a difendere e consolidare l'immagine di un'Italia coloniale nei confronti dell'Altro.
La narrativa egiziana: comprendere la rabbia ed esplorare il mondo Nel suo nuovo romanzo I gradi ... more La narrativa egiziana: comprendere la rabbia ed esplorare il mondo Nel suo nuovo romanzo I gradi della rabbia, pubblicato dalla casa editrice Edizioni libano-egiziane, l'autrice Safa' al-Najjar [1973-] ci rivela un universo nuovo, diverso per struttura e per ambientazioni da ciò che avevamo conosciuto nei suoi precedenti romanzi: Le dimissioni dell'angelo della morte, Il lieto fine e nelle tre raccolte di racconti: La ragazza che aveva rubato l'altezza a suo fratello, La huri del paradiso che sguscia piselli, e La derviscia. In quest'ultimo, per esempio, ci trovavamo davanti ad un personaggio che nonostante la sua ansia riusciva ad avere la meglio sul mondo circostante, che si rifugiava nella propria interiorità per poter poi affrontare una realtà crudele.
Il giornalismo italiano iniziò in Egitto nel 1845 con «Lo Spettatore Egiziano» di Alessandria, un... more Il giornalismo italiano iniziò in Egitto nel 1845 con «Lo Spettatore Egiziano» di Alessandria, un bisettimanale che fu pubblicato per oltre un quindicennio e si rivolgeva ad una vasta schiera di lettori italiani ed italofoni assolvendo le funzioni di Gazzetta Ufficiale del governo. Il quotidiano italiano che ebbe una vita più lunga è «L'imparziale» fondato al Cairo nel 1892 da Emilio Arus e fuso poi nel 1930 con il «Messaggero Egiziano» di Alessandria prendendo il nome di «Il Giornale d'Oriente» che rimase in vita fino al 1940. Nel periodo tra il 2019 e il 2021, sono state avviate le ricerche sulle varie collezioni dei periodici italiani in Egitto, esaminando il loro stato di conservazione, e la miglior soluzione che possa garantire un accesso globale ad esse. Un'indagine preliminare ha evidenziato tre collezioni di periodici italiani: la prima di proprietà del Centro Archeologico Italiano, affiliato all'Istituto Italiano di Cultura, la seconda si trova nella Biblioteca Nazionale Egiziana (Dār Al-Kutub), mentre la terza è nella Biblioteca Comunale di Alessandria. Le prime due collezioni abbracciano le testate: «L'Imparziale», «Il Giornale d'Oriente» e «Messaggero Egiziano», con annate diverse, mentre la terza, oltre a queste già citate, ne vanta varie altre, edite fino agli anni Cinquanta del secolo scorso.
Ad Alessandria, Fausta Cialente arriva il 1921 insieme al marito Enrico Terni, esponente di una r... more Ad Alessandria, Fausta Cialente arriva il 1921 insieme al marito Enrico Terni, esponente di una ricca famiglia ebrea di origine italiana stabilitasi ad Alessandria sin dal primo Ottocento, musicologo, musicista, compositore, nonché vicepresidente della Société des concerts d'Egypte. Il primo aprile del 1931, Cialente inizia una collaborazione con il Giornale d'Oriente. Insieme alle novelle, lei ha pubblicato vari contributi che propongono una riflessione sulle opere e sulle figure di scrittori classici e contemporanei, articoli riferibili a fatti di attualità e di cronaca, altri prodotti della sua attività come inviata speciale in Italia e all'estero.
Gli italiani iniziarono ad emigrare in Egitto all'inizio del XIX secolo per ragioni politiche. Do... more Gli italiani iniziarono ad emigrare in Egitto all'inizio del XIX secolo per ragioni politiche. Dopo la sconfitta di Napoleone e dopo il fallimento delle prime sollevazioni per l'indipendenza italiana, nel 1820-21 e 1831, un primo gruppo di italiani arrivò in Egitto per sfuggire alla restaurazione dei vecchi regimi e alle persecuzioni politiche. Lo stesso accadde dopo la sconfitta della Prima guerra di indipendenza nel 1848-49
Durante la sua visita ad Alessandria, nel 1932, Pirandello tenne una conferenza nel Liceo Frances... more Durante la sua visita ad Alessandria, nel 1932, Pirandello tenne una conferenza nel Liceo Francese sotto il titolo "Non parlo di me", anticipando così il saggio omonimo che uscì un anno dopo sulle pagine di Occidente, la rivista letteraria diretta da Armando Ghelardini. Sulla conferenza pirandelliana venne pubblicato, il 15 dicembre, sulla terza pagina del periodico italiano che usciva in Egitto, Il Giornale d'Oriente, un articolo dal titolo "Illustrazione dell'anima e della vita dell'artista", che riportava tratti del discorso del grande Accademico d'Italia. Il testo attuale e i due articoli del Corriere della Sera, uno in data 15 dicembre del 1932, l'altro in data 24 gennaio del 1933, sono contemporanei ed attestano in modo definitivo che Pirandello tenne due conferenze, una ad Alessandria e l'altra a San Remo, combacianti, sia nel titolo sia nel contenuto, con lo scritto pubblicato poi in Occidente, e firmato dall'autore stesso. Riporto qui il testo della relazione alessandrina frutto della ricostruzione di un anonimo cronista.
Although there are indications of the Italian presence in Egypt since the Middle Ages, the estab... more Although there are indications of the Italian presence in Egypt since the Middle Ages, the establishment of a real Italian community dates to the era of Muhammad Ali, who established the modern state of Egypt, followed by the emigration of many Italian technicians to Egypt to participate in the construction of the Suez Canal. Italians flocked to Egypt at the time of the Italian Risorgimento to escape the political conditions in their country of origin. This migration was characterized by a high level of cultural arrivals, which led to the popularity of the Italian language in some sectors of the administration, in high society, and in the court. The Italian language spread in Egyptian society in the seventeenth and eighteenth centuries, as the Italian language was the official language of the Egyptian government, and a tool for intellectual and literary expression. Italian newspapers have been published in Egypt since 1845, the date of the publication of Lo spettatore egiziano in Alexandria, followed by several other newspapers, the most famous and longest-lived L'imparziale founded in Cairo in 1892, and then Merged in 1930 with the Messaggero egiziano to be Giornale d'Oriente, which continued to be published until 1940, and in its first months of publication achieved a wide spread of more than 7,000 copies . This paper focalizes the efforts to document and digitize the Italian heritage published in Egypt in the 19th and 20th centuries, its importance and prospects for its development, as a unique and exceptional cultural impact, as stipulated in the fourth standard of the Guidelines for the Convention on the Preservation of World Cultural and Natural Heritage, issued by UNESCO in 1972.
Il 13 dicembre del 1932 Pirandello arrivò ad Alessandria d’Egitto a bordo del piroscafo Gange del... more Il 13 dicembre del 1932 Pirandello arrivò ad Alessandria d’Egitto a bordo del piroscafo Gange del LIoyd Triestino, ed era accompagnato dal Commendatore Piero Parini, Direttore Generale degli Italiani all’Estero, e dal giornalista Ettore De Zuani. Le tappe e gli eventi del viaggio breve del grande letterato, Accademico d’Italia, ad Alessandria e al Cairo, furono seguiti da «Il Giornale d’Oriente», il quotidiano italiano che usciva in Egitto con due sottotitoli separati «L’Imparziale» e «Il Messaggero Egiziano», a partire dal 1930, e che prevedeva tra gli articoli di cronaca anche contributi di tipo letterario-culturale, non privi di un certo spirito di mondanità. Nell’albergo alessandrino, Cecil, Atanasio Catraro, il giornalista e lo scrittore triestino, amico e traduttore del poeta greco-egiziano, Konstantinos Kavafis, incontrò Pirandello a cena ed ebbe con lui una libera conversazione sulla letteratura, sulle conferenze e sulla critica. In questo incontro, Pirandello annunciò anche la sua nuova opera, «Adamo ed Eva», che diede il titolo alla relazione rilasciata, il 15 dicembre del 1932, da Catraro stesso riguardo l’incontro, appunto sulla terza pagina del famoso periodico italiano.
Il labirinto della narrazione Wafaa El Beih Nel 1962, sul «Menabò 5», Calvino, analizzando tenden... more Il labirinto della narrazione Wafaa El Beih Nel 1962, sul «Menabò 5», Calvino, analizzando tendenze della produzione letteraria contemporanea, marcate profondamente dalla presenza del labirinto, suggerisce un nuovo ruolo della letteratura: «Quel che la letteratura può fare è definire l'atteggiamento migliore per trovare la via d'uscita, anche se questa via d'uscita non sarà
I presenti contributi raccolgono, invece, gli interventi della seconda tappa dell’iniziativa ital... more I presenti contributi raccolgono, invece, gli interventi della seconda tappa dell’iniziativa italo-egiziana sulla Via della Seta, tenutasi presso l’Università per stranieri di Siena nel mese di dicembre 2019. I contributi si riferiscono a diciotto interventi, organizzati in sei capitoli: “Oriente” e “Occidente”: diari di viaggio e rappresentazioni letterarie; Rappresentazioni, relazioni e influenze culturali Italia-Egitto; Letterature comparate tra Oriente e Occidente: traduzioni e circolazione di temi; “Orienti in Occidente” e “Occidenti in Oriente”: miti, radici, innesti; Linguistica comparata italiano/ arabo; La Nuova Via della Seta tra politica, economia, linguistica e sociologia. Tutti interventi che si aprono ad un ampio orizzonte di scambio culturale proficuo, trattando il rapporto dialettico tra identità e alterità (che «non sono concepibili l’una senza l’altra»), ma anche realtà, culture, storie, architetture, che formano questa rete di itinerari diversificati, conosciuti tuttavia con un nome al singolare, che ci parlano di incontri fatti e da fare, di incontri mancati, di rinvii, di promesse mantenute e non, e sicuramente anche di scontri, di conflitti.
La storia di Conversazione in Sicilia con la censura fascista è abbastanza significativa: il 27 m... more La storia di Conversazione in Sicilia con la censura fascista è abbastanza significativa: il 27 marzo 1940, Vittorini riceve ufficialmente da Arnoldo Mondadori il comunicato del rifiuto di pubblicare l'opera, proposta forse troppo innovativa per la
La presente raccolta contiene la versione
più aggiornata della poetica del mito, così
come è st... more La presente raccolta contiene la versione più aggiornata della poetica del mito, così come è stata elaborata da Catalfamo a conclusione di un lungo percorso letterario. Il poeta si richiama al concetto di «biogeografia culturale», in base al quale il territorio non costituisce solo un’area geografica. In esso si stratificano tutte le civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli, anzi dei millenni, con i valori e i sentimenti che ad esse hanno dato vita.
Catalfamoscrive Bianca Garufi sulla raccolta Le gialle colline e il mare (2004)-è nato e cresciut... more Catalfamoscrive Bianca Garufi sulla raccolta Le gialle colline e il mare (2004)-è nato e cresciuto nella parte orientale della Sicilia, imbevuta di miti greci, dominata da un equilibrio sottile tra passato e presente. Da questo equilibrio ne è scaturita una configurazione originale del mito, che non vive solo dell'archetipo, ma anche della sua storia e della sua realtà". E in La rivolta dei demoni ballerini (2021), Catalfamo presenta la versione più aggiornata della poetica del mito: "Sei giunta all'improvviso, a ridestare in me l'antica anima dei fliaci, lo spirito dionisiaco dei miei antenati greci, trapiantato nella terra dei vulcani e dei venti ingovernabili, rinchiusi negli otri e affidati ai capricci di un dio" (Dioniso e noi). Il poeta si richiama al concetto di «biogeografia culturale», in base al quale il territorio non costituisce solo un'area geografica. In esso si stratificano tutte le civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli, anzi dei millenni, con i valori e i sentimenti che ad esse hanno dato vita. Anche il poeta, se è profondamente legato a quel territorio, assomma in sé quelle civiltà, per cui si viene a creare una "corrispondenza biunivoca" tra lui e il territorio di riferimento. Egli riesce a "decriptare" i messaggi "cifrati" che vengono da questo territorio e a tradurli in versi. È la "poesia della vita", l'unica che merita di essere perseguita. La poesia di cui, secondo Carlo Levi, anche i contadini sono portatori, seppur a livello elementare. I loro racconti costituiscono un'analisi razionale della realtà mitica che si trovano di fronte per «ridurla a chiarezza». Il poeta "colto", naturalmente, ha tutti gli strumenti culturali, linguistico-formali, per esprimere questo mondo in termini artistici. "Nel Friuli bigotto/ persino i comunisti,/ ortodossi d'altra chiesa,/ condannarono decisi/ lo scandalo a Casarsa,/ il giovane poeta fuggì/ con la madre,/ come in un romanzo./ Tu voli, Colibrì,/ verso altri mondi,/ togliendo e conservando/ la religione dei tuoi avi contadini,/ spingendola in avanti,/ con dita di fata,/ sommessamente dialettica./ Il tuo Dio è quello di Spinoza,/ sciolto nella natura,/ che non conosce il peccato" (Educazione cattolica).
Letteratura e Scienze Atti delle sessioni parallele del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Pisa, 12-14 settembre 2019 a cura di Alberto Casadei, Francesca Fedi, Annalisa Nacinovich, Andrea Torre, 2021
Roberto Pazzi: la storia al vento, Le Muse, anno LXXI, aprile , 2021
Agli inizi del mese scorso, è uscita al Cairo la traduzione de La stanza sull’acqua di Roberto Pa... more Agli inizi del mese scorso, è uscita al Cairo la traduzione de La stanza sull’acqua di Roberto Pazzi, un’opera che fa parte ormai di un'attività ininterrotta di traduzioni dall'italiano all'arabo, e soprattutto di traduzioni di autori italiani che appartengono per lo più alla seconda metà del Novecento e al ventunesimo secolo.
لماذا ترجمة المصطلح الإيطالي؟ وتحديدا المصطلح الأدبي والنقدي بشكل خاص؟ تأتي فكرة هذا المعجم تجليّ... more لماذا ترجمة المصطلح الإيطالي؟ وتحديدا المصطلح الأدبي والنقدي بشكل خاص؟ تأتي فكرة هذا المعجم تجليًّا لأعوام عدة قضيتها في القراءة والبحث في مراجع الأدب الإيطالي، وتاريخه، واتجاهاته، ونظرياته، ومعاجم المصطلحات الأدبية، والبلاغية، والنقدية الإيطالية، والعربية، ومن الاطلاع على معاجم مماثلة تمثل جسورا بين لغات أوروبية مختلفة ولغتنا العربية، وهي كلها جهود تسعى إلى سد نقص في كتب المصطلحات العربية الحديثة والمعاصرة. وفي هذا الإطار، يبقى المصطلح الأدبي والنقدي الإيطالي نائيا عن جهد الترجمة إلى العربية، بما يستبعد رافدا مهمًّا من روافد تشكيل النظرية الأدبية والنقدية العالمية، ويضع دارسي الأدب الإيطالي في حيرة جمع شتات المصطلحات الأدبية من المعاجم والمصادر الإيطالية، أو الأجنبية.
Un itinerario tra Oriente e Occidente: la Via della Seta dal (e verso il) Mediterraneo, Akeel Alm... more Un itinerario tra Oriente e Occidente: la Via della Seta dal (e verso il) Mediterraneo, Akeel Almarai, Carla Bagna, Wafaa R. El Beih (a cura di), Edizioni Università per Stranieri di Siena, 2022.
CONVEGNO INTERNAZIONALE
- scrittori in viaggio e/o viaggiatori in itinere
- storia e attualità de... more CONVEGNO INTERNAZIONALE - scrittori in viaggio e/o viaggiatori in itinere - storia e attualità del Mediterraneo e dei rapporti tra Oriente e Occidente - tematizzazioni legate alla percezione di sé e dell’altro da sé (anche confronti di sistemi di percezione) - riflessioni sul concetto di dialogo, incontro, confine e intersezione - orientalismo - estetica ed etica del viaggiare e del confronto (miti e simboli, stigmi del Mediterraneo) - presenza della cultura italiana in Egitto e in Cina “Vivere all’italiana” - generi e discorsi letterari/artistici sulla Via della Seta (musica, pittura, teatro, cinema, fumetto, ecc.) - riscritture
Università per Stranieri di Siena 4-5 dicembre 2019 "È sempre difficile resistere alla tentazione... more Università per Stranieri di Siena 4-5 dicembre 2019 "È sempre difficile resistere alla tentazione di tornare": così si legge in una delle pagine del celebre romanzo breve Seta di Alessandro Baricco, che è narrazione introspettiva, ma anche luogo di riflessione del forte legame culturale e commerciale che lega, intersecandoli tra loro, Occidente e Oriente. La seduzione dell'altrove, tale la chiamerebbe Dacia Maraini che lei, viaggiatrice in prima persona, al tema ha dedicato il testo omonimo, ma anche il viaggio come luogo di conoscenza e di incontro, così come la posizione del viaggiatore e ciò che gli fornisce il viaggio sono riassunte nella frase citata: viaggiare è partire, sostare, interrompere, conoscere, imparare ad ascoltare, vedere, sentire odori e profumi; lo spostamento implica il ritornare, così come lo sfidare se stessi e il quotidiano; è prendere e saper calcolare il tempo, misurare gli spazi. Uno degli itinerari più noti e affascinanti sin dall'antichità è sicuramente la Via della Seta. Da Xi' an a Venezia, o con percorso inverso, il suo itinerario evoca, per chi vi si confronta, nomi di città, di fiumi, di deserti, di merci, di confini e di superamenti di barriere, richiamando alla memoria rotte terrestri e marittime. A chi lo segue a posteriori, inoltre, la Via della Seta parla di destini più o meno fortunati, di eventi storici, come pure di potenzialità e dinamiche sia artistiche che culturali. In realtà non si può dire che la Via della Seta, a discapito di quanto potrebbe suggerire una prima lettura del nome, sia mai esistita come un unico e solo itinerario, essendo essa piuttosto da intendersi come molteplicità di percorsi commerciali e culturali di missionari, mercanti e altre tipologie di viaggiatori che ne hanno tracciato la storia e la geografia.
collaborazione con SNS, col patrocinio del Comune di Pisa 12-14 settembre 2019 § § Istruzioni per... more collaborazione con SNS, col patrocinio del Comune di Pisa 12-14 settembre 2019 § § Istruzioni per l'invio delle proposte di comunicazione ai panel § § Entro il 31 maggio 2019 possono essere inviate le proposte di comunicazione ai panel approvati, corredate di due abstract, uno più diffuso (massimo 1.500 battute, spazi compresi) e uno più sintetico (massimo 500 battute, spazi compresi). Nell'abstract dovrà essere indicato chiaramente: − il panel cui si intende partecipare; − nome e cognome, con l'eventuale istituzione di afferenza; − titolo dell'intervento proposto. Le proposte devono essere inviate all'indirizzo mail dei proponenti del panel e in copia all'indirizzo della segreteria organizzativa del congresso (congressoAdiPisa@gmail.com) E L E N C O D E I P A N E L A P P R O V A T I 1) PROSPETTIVE DI RICERCA, TEMI E TOPOI AD AMPIO SPETTRO CRONOLOGICO 1. Testi scientifici nelle biblioteche d'autore. Coordinano Christian Del Vento (Université Sorbonne Nouvelle Paris 3, christian.del-vento@sorbonne-nouvelle.fr) e Monica Zanardo (CNRS/ENS ITEM, Institut des Textes et Manuscrits Modernes, monicazanardo@gmail.com). Il panel si propone di esplorare la presenza della letteratura scientifica nelle biblioteche dei letterati, dalle origini al XXI secolo. Le biblioteche d'autore, infatti, rispecchiano un orizzonte intellettuale spesso molto più ampio ed esteso di quello che lo studio della tradizione e della memoria letterarie permette di osservare; e in quest'orizzonte i testi scientifici hanno spesso un ruolo di rilievo. Si tratterà, in particolare, di esaminare:-le varie modalità con cui i testi scientifici partecipano alla creazione letteraria. Laddove questo rapporto sia documentato, sarà particolarmente gradito un approccio che analizzi le relazioni genetiche tra volumi postillati e manoscritti d'autore;-la circolazione e la penetrazione delle teorie scientifiche. Anche in assenza di testi postillati, o nel caso di biblioteche disperse, altri documenti permettono di sondare la presenza e la diffusione della letteratura scientifica e di ricostruire la temperie culturale di un'area geografica o di un periodo storico;-la formazione e gli interessi degli autori. Lo studio dei cataloghi delle biblioteche di scrittori restituisce, in molti casi, un'immagine più sfaccettata di quella offerta dagli autori stessi, o dai loro biografi. Perché alcuni autori hanno valorizzato (o, al contrario, minimizzato) il loro interesse per la scienza e la tecnica? In quale misura il loro rapporto con le scienze ha contribuito a corroborare l'immagine autoriale che intendevano legare alla posterità? 2. La commedia delle scienze. Discorso scientifico e testo teatrale. Coordina Antonella Di Nallo (Univ. "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara, a.dinallo@unich.it). Per mettere in rilievo la natura «vivacemente teatrale» attraverso cui si era svolta la questione della lingua nel Cinquecento, Gianfranco Folena aveva coniato l'espressione «commedia delle lingue» perché la forma comunicativa del dialogo si era rivelata molto efficace per il genere del trattato. La drammatizzazione sarà adottata anche dalla nuova scienza, da Galileo in primis, per divulgare, mediante le diverse voci delle dramatis personae, una conoscenza che assumerà i tratti della «civil conversazione» nel quadro di una pluralità di prospettive e dunque di una limitata responsabilità autoriale. Ulteriori implicazioni drammaturgiche avrà, anni dopo, l'opera nella quale si spiegherà come «in vano si cerca il centro o la circonferenza del mondo universale», la Cena de le Ceneri di Giordano Bruno, testo che oltretutto presenta caratteri di contiguità con il capolavoro comico del Nolano, il Candelaio. Il panel intende dunque proporre una riflessione sulle modalità attraverso cui, muovendo da questi trattati dialogici, il teatro (fino ai giorni nostri) e il discorso scientifico hanno trovato punti d'incontro significativi. Alcune tracce possibili: le potenzialità teatrali nella divulgazione del sapere scientifico; la scienza e gli scienziati come fonte di ispirazione e/o soggetto teatrale; l'incidenza delle teorie scientifiche (l'evoluzionismo, la relatività, il principio di indeterminazione, i neuroni specchio, etc.) sulle forme e sui contenuti dei testi drammatici. 3. Dall'enciclopedismo barocco alla selezione dei saperi: procedimenti retorico-inventivi, forme dell'immaginario e orizzonti teorici dal '600 al '900. Coordina Ambra Carta (Univ. di Palermo, ambra.carta@unipa.it).
Il convegno intende inserirsi nella scia degli studi storiografici sulle migrazioni italiane nel ... more Il convegno intende inserirsi nella scia degli studi storiografici sulle migrazioni italiane nel Medio Oriente, esplorando questioni legate alla costruzione di un senso di appartenenza nelle comunità italiane del Medio Oriente, dall’Unità fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Collocandosi all'incrocio tra storia delle migrazioni e storia coloniale, il convegno propone di discutere la costruzione di un'identità nazionale italiana all'interno delle comunità italiane insediate nei paesi del Medio Oriente, ma anche di analizzare come l'italianità è stata recepita e definita dalle società locali in un contesto coloniale dell’Ottocento. Qualsiasi approccio di ricerca volto ad approfondire e a sfumare le relazioni tra le diverse popolazioni e a mostrare i modi a volte contraddittori in cui si intrecciano sarà particolarmente gradito.
SCRITTURE MIGRANTI MEDITERRANEE:
NARRAZIONI LETTERARIE DELL’ALTRO E DEL SÉ TRA L’ITALIA E L’EGITT... more SCRITTURE MIGRANTI MEDITERRANEE: NARRAZIONI LETTERARIE DELL’ALTRO E DEL SÉ TRA L’ITALIA E L’EGITTO Proponenti: Wafaa Raouf El Beih wafaa.raouf@hotmail.com Abdelhaleem Solaiman abdelhaleem.solaiman@yahoo.it Il panel si propone di soffermarsi sulla produzione letteraria dell’emigrazione italiana storica in Egitto e sulla letteratura prodotta da scrittori di origine egiziana in Italia, riflettendo sul meccanismo dialogico e su momenti diversi sulla via d’integrazione tra questi due popoli, attori attivi della sponda nord e sud del Mediterraneo. Si analizzano le narrazioni dell’Altro e del Sé, tenendo conto del legame storico-culturale, delle trasformazioni che hanno interessato la società locale e delle complesse dinamiche connesse alla convivenza tra stranieri e autoctoni all’interno di questi due paesi del Mediterraneo, indagando problematiche e questioni come l’affermazione/le contraddizioni identitarie, incontro e scontro di civiltà, processi di integrazione sociale. Le proposte possono riguardare, fra gli altri, i seguenti temi: - Il rapporto tra Italia ed Egitto nella tradizione letteraria; - L’Egitto nelle opere dei migranti e dei viaggiatori italiani; - Voci migranti nella letteratura italiana e nella letteratura egiziana; - Memoria e ambientazione mediterranee nelle scritture migranti; - La comunità italiana in Egitto e la comunità egiziana in Italia; - L’auto-rappresentazione del personaggio migrante; - Il cinema italiano ed egiziano e il racconto delle migrazioni
Profondo e radicato è il debito tematico-paesaggistico di molte opere letterarie verso le due spo... more Profondo e radicato è il debito tematico-paesaggistico di molte opere letterarie verso le due sponde del Mediterraneo, dall'antichità ai giorni nostri. Il panel si propone di soffermarsi sulla percezione, sulla rappresentazione e sulla rivisitazione simbolica di paesaggi e ambienti mediterranei nelle narrazioni della letteratura italiana e della letteratura araba. Il panel, senza imporre limiti temporali definiti, intende indagare, confrontare ed interpretare come l'universo paesaggistico mediterraneo abbia ispirato molti scrittori e poeti italiani e arabi, permeando profondamente i loro testi narrativi e poetici: dal Decameron di Boccaccio alle Mille e una notte, dalla Trieste di Italo Svevo e Umberto Saba all'Alessandria d'Egitto degli italiani Giuseppe Ungaretti e Fausta Cialente e quella degli egiziani Nagib Mahfuz e Ibrahim Abdel Meguid, dall'isola di Procida di Elsa Morante al deserto libico di Ibrahim El-Koni (solo per citare alcuni esempi).
Relazione introduttiva Luigi Cepparrone (Università degli studi di Bergamo), Esotismo e modernità... more Relazione introduttiva Luigi Cepparrone (Università degli studi di Bergamo), Esotismo e modernità nell'immagine del Mediterraneo Prima sessione Migrazioni Giuseppe Scaratti (Università degli studi di Bergamo), Essere in mezzo alle terre: narrazioni migratorie e implicazioni psico-socio-organizzative Paola Gandolfi (Università degli studi di Bergamo), L'invenzione del Mediterraneo: fratture, filiazioni e contiguità. Tracce di memoria e sperimentazioni di futuro Loredana Polezzi (Stony Brook University), Creatività diasporica e memoria mediterranea nelle pratiche artistiche di B. Amore e Luci Callipari Marcuzzo Wafaa El Beih (Helwan University), La letteratura di migrazione tra Egitto e Italia Collegamento alla prima sessione: https://tinyurl.com/3f77x4av no 25 vembre Presiede Margherita Ganeri (Università della Calabria) Relazione introduttiva Gianluca Bocchi (Università degli studi di Bergamo), Le molte età del Mediterraneo: luoghi di innovazioni, di interazioni, di conflitti Seconda sessione Gli autori, oper le e Tullio Pagano
IDENTITÀ/ALTERITÀ: SCENARI DEL CONFLITTO OCCIDENTE-ORIENTE TRA LA LETTERATURA
ITALIANA E LA LETT... more IDENTITÀ/ALTERITÀ: SCENARI DEL CONFLITTO OCCIDENTE-ORIENTE TRA LA LETTERATURA ITALIANA E LA LETTERATURA ARABA Coordinano: WAFAA RAOUF EL BEIH (Università di Helwan, Il Cairo) e ABDELHALEEM SOLAIMAN (Università di Aswan, Aswan)
Identità/Alterità: scenari del conflitto occidente-oriente tra la letteratura italiana e la lette... more Identità/Alterità: scenari del conflitto occidente-oriente tra la letteratura italiana e la letteratura araba Il panel si propone di soffermarsi sulla rappresentazione di diversi scenari del conflitto Occidente-Oriente nella letteratura italiana e nella letteratura araba, soprattutto considerando il rapporto tra identità e alterità (che «non sono concepibili l’una senza l’altra» (M. Augé: 2007). Un rapporto dialettico che, nel corso di tutte le epoche storiche, non smette di agire sulla natura dello scrivere e dell’espressione, ispirando e continuando a ispirare opere che vogliono affrontare e raccontare situazioni e memorie conflittuali che sollevano temi scomodi e interrogativi inquietanti. Il panel, senza specificare un arco temporale definito, intende indagare e confrontare le narrazioni e le contronarrazioni di tale scontro epocale, che non smette di cambiare dinamiche e semantica, nel panorama letterario italiano e arabo. I possibili temi per il panel riguardano: • Scenari di guerra tra Occidente-Oriente nella letteratura italiana e araba • Rappresentazione del conflitto Occidente-Oriente nelle scritture migranti • L’immagine dell’altro coloniale nella letteratura araba • Politica e ideologia e la costruzione dell’altro • Letteratura della resistenza • intellettuali tra impegno e disimpegno • memorie storiche e postcolonialismo
La ségrégation et les lois raciales dans les revues, les publications et les affiches italiennes ... more La ségrégation et les lois raciales dans les revues, les publications et les affiches italiennes (1935-1945)
Uploads
Papers by Wafaa El Beih
Italian newspapers have been published in Egypt since 1845, the date of the publication of Lo spettatore egiziano in Alexandria, followed by several other newspapers, the most famous and longest-lived L'imparziale founded in Cairo in 1892, and then Merged in 1930 with the Messaggero egiziano to be Giornale d'Oriente, which continued to be published until 1940, and in its first months of publication achieved a wide spread of more than 7,000 copies .
This paper focalizes the efforts to document and digitize the Italian heritage published in Egypt in the 19th and 20th centuries, its importance and prospects for its development, as a unique and exceptional cultural impact, as stipulated in the fourth standard of the Guidelines for the Convention on the Preservation of World Cultural and Natural Heritage, issued by UNESCO in 1972.
comparate tra Oriente e Occidente: traduzioni e circolazione di temi; “Orienti in Occidente” e “Occidenti in Oriente”: miti, radici, innesti; Linguistica comparata italiano/
arabo; La Nuova Via della Seta tra politica, economia, linguistica e sociologia. Tutti
interventi che si aprono ad un ampio orizzonte di scambio culturale proficuo, trattando il rapporto dialettico tra identità e alterità (che «non sono concepibili l’una
senza l’altra»), ma anche realtà, culture, storie, architetture, che formano questa rete
di itinerari diversificati, conosciuti tuttavia con un nome al singolare, che ci parlano di incontri fatti e da fare, di incontri mancati, di rinvii, di promesse mantenute e non, e sicuramente anche di scontri, di conflitti.
più aggiornata della poetica del mito, così
come è stata elaborata da Catalfamo a conclusione di un lungo percorso letterario. Il poeta
si richiama al concetto di «biogeografia culturale», in base al quale il territorio non costituisce solo un’area geografica. In esso si stratificano tutte le civiltà che si sono succedute nel
corso dei secoli, anzi dei millenni, con i valori
e i sentimenti che ad esse hanno dato vita.
Italian newspapers have been published in Egypt since 1845, the date of the publication of Lo spettatore egiziano in Alexandria, followed by several other newspapers, the most famous and longest-lived L'imparziale founded in Cairo in 1892, and then Merged in 1930 with the Messaggero egiziano to be Giornale d'Oriente, which continued to be published until 1940, and in its first months of publication achieved a wide spread of more than 7,000 copies .
This paper focalizes the efforts to document and digitize the Italian heritage published in Egypt in the 19th and 20th centuries, its importance and prospects for its development, as a unique and exceptional cultural impact, as stipulated in the fourth standard of the Guidelines for the Convention on the Preservation of World Cultural and Natural Heritage, issued by UNESCO in 1972.
comparate tra Oriente e Occidente: traduzioni e circolazione di temi; “Orienti in Occidente” e “Occidenti in Oriente”: miti, radici, innesti; Linguistica comparata italiano/
arabo; La Nuova Via della Seta tra politica, economia, linguistica e sociologia. Tutti
interventi che si aprono ad un ampio orizzonte di scambio culturale proficuo, trattando il rapporto dialettico tra identità e alterità (che «non sono concepibili l’una
senza l’altra»), ma anche realtà, culture, storie, architetture, che formano questa rete
di itinerari diversificati, conosciuti tuttavia con un nome al singolare, che ci parlano di incontri fatti e da fare, di incontri mancati, di rinvii, di promesse mantenute e non, e sicuramente anche di scontri, di conflitti.
più aggiornata della poetica del mito, così
come è stata elaborata da Catalfamo a conclusione di un lungo percorso letterario. Il poeta
si richiama al concetto di «biogeografia culturale», in base al quale il territorio non costituisce solo un’area geografica. In esso si stratificano tutte le civiltà che si sono succedute nel
corso dei secoli, anzi dei millenni, con i valori
e i sentimenti che ad esse hanno dato vita.
- scrittori in viaggio e/o viaggiatori in itinere
- storia e attualità del Mediterraneo e dei rapporti tra Oriente e Occidente
- tematizzazioni legate alla percezione di sé e dell’altro da sé (anche confronti di sistemi di percezione)
- riflessioni sul concetto di dialogo, incontro, confine e intersezione
- orientalismo
- estetica ed etica del viaggiare e del confronto (miti e simboli, stigmi del Mediterraneo)
- presenza della cultura italiana in Egitto e in Cina “Vivere all’italiana”
- generi e discorsi letterari/artistici sulla Via della Seta (musica, pittura, teatro, cinema, fumetto, ecc.)
- riscritture
Medio Oriente, esplorando questioni legate alla costruzione di un senso di appartenenza nelle
comunità italiane del Medio Oriente, dall’Unità fino alla fine della Seconda guerra mondiale.
Collocandosi all'incrocio tra storia delle migrazioni e storia coloniale, il convegno propone di
discutere la costruzione di un'identità nazionale italiana all'interno delle comunità italiane
insediate nei paesi del Medio Oriente, ma anche di analizzare come l'italianità è stata recepita e
definita dalle società locali in un contesto coloniale dell’Ottocento. Qualsiasi approccio di
ricerca volto ad approfondire e a sfumare le relazioni tra le diverse popolazioni e a mostrare i
modi a volte contraddittori in cui si intrecciano sarà particolarmente gradito.
NARRAZIONI LETTERARIE DELL’ALTRO E DEL SÉ TRA L’ITALIA E L’EGITTO
Proponenti:
Wafaa Raouf El Beih wafaa.raouf@hotmail.com
Abdelhaleem Solaiman abdelhaleem.solaiman@yahoo.it
Il panel si propone di soffermarsi sulla produzione letteraria dell’emigrazione italiana storica in Egitto e sulla
letteratura prodotta da scrittori di origine egiziana in Italia, riflettendo sul meccanismo dialogico e su
momenti diversi sulla via d’integrazione tra questi due popoli, attori attivi della sponda nord e sud del
Mediterraneo. Si analizzano le narrazioni dell’Altro e del Sé, tenendo conto del legame storico-culturale,
delle trasformazioni che hanno interessato la società locale e delle complesse dinamiche connesse alla
convivenza tra stranieri e autoctoni all’interno di questi due paesi del Mediterraneo, indagando
problematiche e questioni come l’affermazione/le contraddizioni identitarie, incontro e scontro di civiltà,
processi di integrazione sociale.
Le proposte possono riguardare, fra gli altri, i seguenti temi:
- Il rapporto tra Italia ed Egitto nella tradizione letteraria;
- L’Egitto nelle opere dei migranti e dei viaggiatori italiani;
- Voci migranti nella letteratura italiana e nella letteratura egiziana;
- Memoria e ambientazione mediterranee nelle scritture migranti;
- La comunità italiana in Egitto e la comunità egiziana in Italia;
- L’auto-rappresentazione del personaggio migrante;
- Il cinema italiano ed egiziano e il racconto delle migrazioni
ITALIANA E LA LETTERATURA ARABA
Coordinano: WAFAA RAOUF EL BEIH (Università di Helwan, Il Cairo) e ABDELHALEEM SOLAIMAN
(Università di Aswan, Aswan)
Il panel si propone di soffermarsi sulla rappresentazione di diversi scenari del conflitto Occidente-Oriente nella letteratura italiana e nella letteratura araba, soprattutto considerando il rapporto tra identità e alterità (che «non sono concepibili l’una senza l’altra» (M. Augé: 2007). Un rapporto dialettico che, nel corso di tutte le epoche storiche, non smette di agire sulla natura dello scrivere e dell’espressione, ispirando e continuando a ispirare opere che vogliono affrontare e raccontare situazioni e memorie conflittuali che sollevano temi scomodi e interrogativi inquietanti. Il panel, senza specificare un arco temporale definito, intende indagare e confrontare le narrazioni e le contronarrazioni di tale scontro epocale, che non smette di cambiare dinamiche e semantica, nel panorama letterario italiano e arabo. I possibili temi per il panel riguardano:
• Scenari di guerra tra Occidente-Oriente nella letteratura italiana e araba
• Rappresentazione del conflitto Occidente-Oriente nelle scritture migranti
• L’immagine dell’altro coloniale nella letteratura araba
• Politica e ideologia e la costruzione dell’altro
• Letteratura della resistenza
• intellettuali tra impegno e disimpegno
• memorie storiche e postcolonialismo